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ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIUTERIA ARTISTICA ITALIANA APS

 

LA NOSTRA STORIA

La nostra storia

 ANLAI è stata fondata nel 2000 a Cremona dal Professor Gualtiero Nicolini con un gruppo di amici e nasce come associazione culturale per la diffusione e la promozione della liuteria italiana. Oggi l’Associazione, che annovera fra i suoi soci molti nomi prestigiosi fra maestri liutai, musicisti e studiosi, ha preso il nome di Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana da quella fondata nei primi del novecento a Santa Cecilia di Roma dai più grandi liutai dell’epoca.

Le attività culturali di ANLAI hanno sempre come obiettivo la valorizzazione delle scuole di liuteria italiane e la diffusione della liuteria antica e moderna sia in Italia sia nel mondo. 

NEL 2019 E' DIVENUTA APS 

 

Il Presidente

Gualtiero Nicolini è stato docente di Italiano e Storia della Liuteria presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona (IPALL – Istituto Professionale Internazionale Liutario e del legno), dagli anni ’70 sino agli anni ’90, dove, successivamente, ha ricoperto la carica di Vice Preside e responsabile della Sezione di Liuteria, come collaboratore vicario della Presidenza. Nella sua carriera di docente ha formato circa 800 allievi provenienti da quaranta paesi di tutto il mondo, accompagnandoli nel loro percorso professionale che ha portato molti di loro ad essere fra i liutai più affermati ed apprezzati del panorama artistico internazionale. Ha collaborato all’organizzazione di mostre??? per conto della Scuola e ha tenuto conferenze in: Cina, Messico, Cuba, Singapore, Russia, Polonia, Germania, Svizzera, Spagna, Ungheria.

Ha condotto numerosi studi e ricerche sulla liuteria e scritto numerose opere fra cui:

 “ Quarant’anni di storia della Scuola di Liuteria di Cremona” la Pace  Cremona e Stradivari Cremona 

 “ Two Score Years of Violin Making The International School of Cremona “   due edizioni Stradivari Cremona 

 “ Settant’anni di storia della Scuola di Liuteria di Cremona”)  Cassiodoro  Bologna 

 “ Come nasce un violino “ ( tradotto anche in inglese e cinese )  otto edizioni Stradivari Cremona

“ Liutai italiani di ieri e di oggi dal ‘500 all’ ‘8oo”  Stradivari   Cremona 

“ Liutai italiani di ieri e di oggi. dall’ ‘800 ai giorni nostri “ –  sei edizione Stradivari  Cremona

“I Liutai a Cremona del novecento”  Stradivari Cremona

“ Liutai in Italia – Violin makers in Italy “  Perdisa   Bologna 

 “The Konya Famiy”  Stradivari Cremona 

" Liutai del Novecento"

" La sgorbia e il rossetto  LIUTAIE Fascino e stile nell'Italia di oggi "

" Gli arcani dell'anina  Joseph Guarnerius fecit in Cremone anno 1795"

"Giuseppe Fiorini il fautore della rinascita della liuteria italiana"

" Io il salterio ed io "

" Il liutaio del vento "

" Giuuseppe Fiorini  e la rinascita della liuteria italiana"

" Omaggio a Luigi Garoli "

" Le urla dei miei silenzi"

" Trasparenze" 

"My life and Connection of Leonidas Rafaelian"

" I nostri 20 concorsi nazionaliu ed internazionali di Liuteria  ANLAI 2007/ 2017"

"Una vita vissuta Piereangelo Balzarini  un grande liutaio dnella Cremona di fine novecento"

" Stradivari svelato  I documenti di bottega ritrovati di Messer Antonio Cremona 1645 -1737 "

" Stradivari rivealed" 

 

 

 

Ha pubblicato anche un romanzo sulla vita di Guarneri del Gesù:

“Gli arcani dell’anima”   Capelli Bologna  e Nicppassech Milano che piacque  al regista cinese Gu Rong, tanto da inserirlo in un progetto cinematografico dopo un suo sopralluogo a Cremona per conoscere l’autore del libro.

 

NEGLI ANNI HANNO FATTO PARTE DEL DIRETTIVO I SEGUENTI PERSONAGGI 

Avv. Luigi Dati (Bologna). Libero professionista, associato dello Studio legale Dati.

Speaker Ufficiale e Collaboratore Ufficio Relazioni Esterne e Cerimonie - Università di Bologna dal 1987

Medaglia d’oro e Diploma d’Onore IX Centenario dell’Università degli Studi di Bologna

Presidente dell’Associazione Ars. Creativa di Bologna (2001 - 2011)

Presidente di Cassiodoro MasterClass associazione di promozione sociale della musica (2011)

Vice Presidente dell’Associazione Arcoscenico di Bologna (1995 - 2011)

Consigliere dell’Associazione Italiana di Biopsicosintesi (2007 – 2011)

Socio Onorario dell’Unione Nazionale Scrittori ed Artisti (2004 – 2011)

Nipote dell'omonimo fotografo professionista abruzzese Luigi Dati, l'autore inizia ad interessarsi alla fotografia già dal 1976, imparando dal medesimo i rudimenti dell'inquadratura e della scatto con luce artificiale e naturale e i segreti dello sviluppo e stampa in camera oscura. La fotografia è la sua passione ma si interessa dell''ORGANIZZAZIONE E/O PRODUZIONE E/O PROMOZIONE E/O COMMERCIALIZZAZIONE E/O RAPPRESENTAZIONE - IN FORMA AUTONOMA E/O ASSOCIATA - DI SPETTACOLI E/O DI MANIFESTAZIONI E/O DI EVENTI TEATRALI, CINEMATOGRAFICI, RADIOTELEVISIVI, MUSICALI, LIRICI, SPORTIVI, ARTISTICI, RICREATIVI E/O CULTURALI E/O DI ANALOGHE ATTIVITA' - PER CONTO PROPRIO E/O DI TERZI - IN LOCALI PROPRI E/O DI TERZI.  Da anni grazie soprattutto all'Anlai e a Cassidoro Masterclass si interessa di musica e di liuteria.

 

m° Elisabetta Giordano 

I suoi interessi per l'attività artistica, in particolare il disegno, la pittura, la scultura, uniti alla passione e all'amore per il legno, l'hanno portata, dopo la scuola dell'obbligo, ad iscriversi alla Scuola Internazionale di Liuteria "Antonio Stradivari" di Cremona, dove si è diplomata nel 1991 sotto la guida del Maestro Giorgio Scolari.
Nell'A.A. 1989-90 ha frequentato un corso sulla costruzione della chitarra classica sotto la guida del Maestro Claudio Poli organizzato dalla Regione Lombardia. Nei due anni successivi si è perfezionata nel laboratorio di Giorgio Scolari. E' considerata oggi uno dei migliori liutai italiani ha ottenuto molti premi e  riconoscimenti, ha partecipato a importanti mostre e fiere e i suoi strumenti sono particolarmente ricercati per la sonorità e la dolcezza del suono.

 

m° Marco Traverso 

 Nato a  Napoli inizia giovanissimo gli studi Musicali, diplomandosi in Viola e Violino sotto la guida del M° G. Cappone (I Viola Berliner). Ha suonato nelle più importanti Orchestre Italiane ed in varie formazioni cameristiche in Italia e all’estero. Si dedica alla ricerca di nuove Composizioni per Viola dal 2005  incide e si esibisce in duo con il M° B. Canino. Docente dell'Istituto Superiore  Musicale di Caltanissetta ha ottenuto il Disco d'oro nel 2012 per la registrazione di numerosissimi CD 

 

Dott. Antonio Saladino 

Giornalista di Palermo, si dedica da moltissimo tempo alla studio della chitarra e alla registrazione. Ha seguito il percorso formativo dei suo figli Ninni ( violoncellista ) Mati (violino) e del nipote ( flauto ) e del loro Trio ( " Trio saladino "). 

Ed inoltre 

 

Valery Prilipco maestro litaio 

avv.Cesare  Gualazzini 

 

nei vari CDN 

 

Consiglieri : Dott Tarcisio Migani, Rimini; M° Valery Prilipco, Mosca (Russia); Dott. Fernando Stumpo, Bologna; M° Ashot Asparukovich Vartanian, USA; M° Juliu Bertok, Manheim (Germania); Dott.ssa Noemi Boggero, Monza;;  Dott. Franco Tabacco ( Bologna), M°  Maggi Sergio Palmiro Cremona, M° Alessandro Lupo Pasini  Crema (Cr), M° Franco Marlo  Bovolone (Vr) ; M° Claudiu Ciurba, Bucarest (Romania); Dott. Luca Ciuffoletti, Tokyo (Giappone); M° Rosetta Di Paola, Formia ( Lt) ; Prof. Piero Gargiulo, Firenze; M° Juan Penalver La Marca, Madrid (Spagna); M° Antonio Capela, Arta (Portogallo)  M°  Edrio Edrew kazanlak ( Bulgaria); M° Tibor Semmelwais Budapest ( Ungheria)  m° Wim Janssen  Cremona 

 

nel 2020  il CDN era composto da 

Gualtiero Nicolini , Salvatore Dugo, Valery Prilipco, Antonio Sivalli, Ornella Righelli ,Giorgia Coriselli , Erick Michopulo,  Antonio Saladino, Franco Merlo , Edrio Erew, Alessio Ferrari 

  I NOSTRI TARGET

SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE

SCUOLE DI LIUTERIA E ISTITUTI SPECIALIZZATI

CONSERVATORI

ORCHESTRE 

CITTA’ DELLA MUSICA 

 

 

La Formazione Priofessione è per noi un elemento prioritario così come il controllo delle qualità 

Ecco quindi che parleremo nelle pagine successive della Scuola di Liuteria di cremona e della nsotra posizione al riguardo e del violino no DOC

Certamente importante anche quello del Collegio peritale.

E' ovvio che forse non riusciremo nel nostri intento Crediamo comunque importante  sottolineare con forza le nostre idee CONVINTI DI ESSERE NEL GIUSTO 

 

COLLEGIO PERITALE PER

PORTARE DAVVERO  CREMONA  AL CENTRO MONDIALE  DELLA LIUTERIA 

I protocolli che gli enti di Cremona dovranno  stipulare con  l’ Unesco in relazione al recente riconoscimento ottenuto dalla città  presuppongono  un notevole sforzo di serietà e  rigorosi controlli  sia sui metodi costruttivi,  sia sui  materiali usati,   sulla resa acustica degli strumenti cremonesi ecc.

L’ANLAI ritiene comunque importante segnalare un ulteriore problema relativo al mondo della liuteria, che evidenzia  da sempre notevoli carenze e difficoltà. Ci riferiamo  all’expertise degli  strumenti ad arco  che consentono  notevoli  “ guadagni” ad un numero limitatissimo di  “ esperti”   che si distinguono anche, a volte come documentato da vari tribunali in molti paesi,  per  aver certificato clamorosi falsi.

Questi signori ritenuti esperti in virtù delle loro conoscenze e  capacità  sono chiamati a dichiarare l’originalità di  strumenti  delle varie epoche e delle varie scuole. Sono quasi sempre non italiani, sono numericamente pochissimi e non supportano quasi mai le loro dichiarazioni con una  documentazione scientifica adeguata.Non si discute la serietà, l’impegno  e le capacità di alcuni di loro quanto la possibilità di errori anche involontari e comunque la scarsità di prove scientifiche.

PROPOSTA ANLAI

La richiesta quindi  che l’Anlai avanza a Cremona, al Museo del Violino in particolare e agli altri enti cremonesi che si dovranno far carico dei protocolli per l’UNESCO  è quella di dar  vita  finalmente anche ad un COLLEGIO PERITALE in grado di arrivare a dichiarare l’originalità di strumenti di pregio  supportando queste dichiarazioni con tutta una documentazione tecnico scientifica possibile  grazie  anche ai laboratori  scientifici  dell’Università di Pavia e del Politecnico.

Ci si dovrebbe far carico di costituire quindi un Collegio composto da maestri di grande fama e capacità ( alcuni dei quali operano anche a Cremona )  il che consentirebbe anche a loro notevole prestigio,  che andrebbero ovviamente  remunerati  per il loro impegno ma questo organismo non solo potrebbe dare enorme prestigio e visibilità a Cremona ma eliminerebbe la aleatorietà e la possibilità di  tentazioni  e riporterebbe serietà  nel settore oltre a determinare  una più importante presenza di Cremona nel mondo  della liuteria.

PS E’ necessario sapere che l’expertise consente al  “ perito “ un utile del 10%  sul valore attribuito allo strumento. Va da sé che può esistere la tentazione di attribuire uno strumento  ad un autore anche dello stesso periodo ma maggiormente apprezzato dal mercato o addirittura di attribuire ad un liutaio  classico uno strumento  costruito  magari anche molti anni dopo la sua scomparsa e ovviamente di altro autore  meno noto e meno importante. Ciò è accaduto accade e accadrà  se non si interviene correttamente

 

 

INTERVISTA IN TV

 

AL PRESIDENTE ANLAI 

 

 

D- Prof Nicolini, come saprà  è  stata restituita oggi al suo legittimo proprietario la viola Medicea  il cui valore è stato calcolato in 5 milioni  di euro. Lei che è un esperto del settore cosa  pensa in merito al problema del valore degli strumenti antichi ?

E’ estremamente difficile  dare un valore ad uno strumento antico in considerazione del fatto che  specialmente  gli strumenti classici  cremonesi  cui si aggiungono altri autori come Gasparo da Salò,  G.B. Guadagnini, Montagnana  ed alcuni altri grandi maestri del passato nel giro di pochi anni  hanno registrato un incremento di valore “stratosferico” . Ad esempio  uno strumento di  Guarneri del Gesù aveva  raggiunto nel 2006  quota  5 milioni di euro, ebbene nel luglio 2010  un altro suo strumento  non molto “diverso il  “Veuxtemps”   è stato battuto a  18 milioni di dollari!!

Lo stesso dicasi per strumenti del “ sommo”  Stradivari . Il suo “Molitor”  del 1697 che ha preso il nome da un generale di Napoleone  che è stato suonato per vari anni da Elmar Oliverira  nel 2010 ha spuntato la cifra  di 3,6 milioni euro ma nel  2011  il  “Lady Blunt”  è stato attribuito per  16 milioni di dollari.

Atro dato che evidenzia  l’enorme aumento di valore è dato ad esempio  dal  “Lambert “  un altro Strumento di Stradivari, costruito nel 1729  che acquistato negli anni  ’70 per 30 mila dollari è stato poi rivenduto  dopo 40 anni per un milione e mezzo di dollari.

Un recente studio di Florian Leonhar,  uno dei principali trader inglesi  che l’Anlai conosce bene essendo stato il presidente di Giuria del nostro Concorso di Liuteria di Pisogne ed anche  prossimo presidente in settembre sempre a Pisogne,  evidenzia un aumento per strumenti classi del 750% in vent’anni. Sono nati anche diversi fondi di investimento specializzati  in questo settore.

 

D - Da cosa dipende il valore di uno strumento classico di questi livelli ?

Dipende  dall’autore, da chi lo ha costruito ovviamente  ma anche  dall’importanza  di  chi lo ha suonato o posseduto  e ovviamente  anche dallo stato di conservazione. Importante per far aumentare il valore di uno strumento classico ( se non è già stato di qualche grande musicista )  è anche affidarlo ad  un grande nome che sia disponibile a suonare lo strumento ed a portarlo in giro per il mondo per i suoi concerti

 

D-Cosa ci può dire sulla autenticità però di questi strumenti ?

Come l’Anlai ha più volte ribadito  l’expertise è da tempo  “ appannaggio” di una èlite di persone   ( tra l’altro nessuna delle  quali italiana  )  che  senza dubbio  per la loro fama, esperienza, capacità  riconosciute  “ si arrogano il diritto “  di dichiarare l’autenticità di queste opere;  dichiarazioni che sono ritenute valide da tutti.

Alcuni “ problemi” riguardano però il fatto che l’expertise consente in genere  un utile del 10 % sul valore attribuito e questo fatto in alcuni casi potrebbe indurre alcuni ad attribuire magari  uno strumento sicuramente di valore e del periodo ad un autore che è   più affermato e più  quotato   ( ovviamente che ha lavorato magari nella stessa bottega o città nello stesso  periodo oppure anche attribuire  lo strumento del padre al figlio o viceversa  sempre considerando chi ha più valore )

 

Altro  problema riguarda la mancanza quasi sempre di  una adeguata documentazione scientifica, che accompagni questa perizie.

Non sono stati  così rari i casi di controversie giudiziarie, di pronunce  di tribunali, di  dichiarazioni  di falsi  ed anche di condanne clamorose come documentato anche in diversi libri  ( dallo stesso Elia  Santoro ai  più recenti studi  del prof  Renato Meucci )

D - Cosa si potrebbe fare per eliminare questo problema ?

Anche in questo caso l’ANLAI  ha più volte indicato l’opportunità di costituire magari a Cremona specie ora che si inaugurerà  il Museo del Violino un Collegio Peritale internazionale costituito  da studiosi e   liutai  (anche italiani)  famosi e importanti che, con l’ausilio dei laboratori  universitari, supporti  le certificazioni.

Un Collegio di esperti  nei vari campi che accettino di far parte  di questo organismo scientifico  e che siano remunerati ma non certo  con percentuali sul valore attribuiti agli  strumenti  che  potrebbe divenire il vero  “ faro” dell’expertise mondiale proprio grazie alla collegialità e soprattutto grazie alla documentazione scientifica . 

 

In questa sezione affrontiamo anche  i possibili progetti di Dubai e San Pietroburgo.

LO STAGE DI CARLOS ALBERTO  DUNCAN ( Colombia) UNIVERSITA° DI PATIGI  si è concluso con la seguente tesina di laurea

 

 

PROPOSTA PER UNA SCUOLA DI LIUTERIA  A CREMONA  PROPOSTA DI LEGGE 

 

 

LA SCUOLA DI LIUTERIA DI CREMONA

 

La Scuola di liuteria di Cremona è nata nel 1938, ben 75 anni fa, da un’idea di Giuseppe Fiorini (una figura purtroppo dimenticata) con la donazione alla città di preziosissimi cimeli stradivariani provenienti dalla sua collezione privata. In seguito, la realizzazione della progetto fu affidata al gerarca Farinacci che la inaugurò dopo il successo delle manifestazioni organizzate per celebrare il bicentenario della nascita di Stradivari. La Scuola attraversò da subito un periodo buio, a causa dello scoppio della II° guerra mondiale,  dal quale si risollevò presto con grande vigore grazie alla presenza di personaggi di grande rilievo che contribuirono a dare lustro all’istituzione con la loro collaborazione: Fernando Simone Sacconi, Ornati, Garimberti, i Bisiach per fare qualche nome, o di docenti con un alto profilo accademico, fra questi: Pietro Sgarabotto, Francesco Bissolotti, Gio Batta Morassi. In questa Scuola si sono diplomati centinaia di  liutai provenienti da tutto il mondo, gran parte dei quali costruiscono ancora strumenti nei loro paesi d’origine, altri invece sono rimasti a Cremona, e molti di loro sono considerati tra i più importanti artisti di settore a livello mondiale.

Sin dal suo esordio, la Scuola è stata assimilata ad un Istituto Professionale, benchè atipico, e da corso quadriennale, con le varie riforme ministeriali scolastiche, si è poi trasformato in  quinquennale con il conseguimento della maturità professionale. L’ introduzione di materie di studio obbligatorie (inutili per molti studenti già laureati o diplomati ) finalizzate al conseguimento dell’esame di stato alla fine del percorso scolastico ha avuto come conseguenza la drastica riduzione del monte ore di quelle formative e tecniche, indispensabili per una adeguata preparazione professionale della figura del liutaio, come i laboratori di costruzione degli strumenti, le tecniche di verniciatura, il restauro tanto per citarne alcune.

Molti sono gli attori qualificati (e fra tutti anche ANLAI) che da tempo discutono sulla necessità di una modifica del corso di studi della Scuola di Liuteria (ex Istituto Professionale Internazionale per l’artigianato Liutaio e del legno), oggi Istituto di Istruzione Superiore Antonio Stradivari, la cui unicità e specificità, è sancita dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con il decreto 3 agosto 2011, che riconosce nella Liuteria  uno dei settori strategici dell’artigianato artistico nazionale, fra i più rappresentativi del Made in Italy nel mondo, autorizzando la Scuola a sperimentare nuovi modelli organizzativi e didattici per tutelare e consolidare le proprie caratteristiche di eccellenza..

L’Istituto  prevede, oltre alla Liuteria,  corsi di Moda, Design d’interni  e il Liceo Musicale  ma per carenza di iscrizioni non gode di una propria autonomia e non ha un dirigente scolastico proprio, malgrado le tante promesse e le sicurezze  ostentate di deroga.

Nella sezione di liuteria (la Scuola di Liuteria vera e propria) il corso formativo include: il primo biennio propedeutico per gli studenti con minime o nulle competenze liutarie; il terzo anno per il consolidamento e apprendimento generale più avanzato, il quarto anno, per le tre specializzazioni: 

- costruzione di strumenti ad arco moderni

- manutenzione e riparazione degli strumenti ad arco;  

- costruzione di strumenti a pizzico.

e il quinto anno in cui lo studente sostiene l’Esame di Stato, per ottenere il titolo di Tecnico di Liuteria, riconosciuto sia a livello nazionale, sia internazionale.

Gli studenti in età adulta, italiani e stranieri, che abbiano conseguito un diploma  di scuola media superiore, o un titolo equivalente in altri Stati UE o extra UE, con provate conoscenze e capacità operative nel settore della liuteria, possono  essere ammessi direttamente al terzo anno.

La maggior parte degli studenti si iscrive quindi  al corso triennale dove  il monte ore delle lezioni dedicate alle materie di laboratorio risultano insufficienti e spesso qualitativamente inadeguate alla fama stessa della scuola .

Le proposte di modifica dell’attuale Scuola di Liuteria e/o  la necessità di istituire comunque una scuola a livello universitario sono state più volte  affrontate a livello locale e nazionale, sia in dibattiti pubblici, sia attraverso i media, senza però ottenere l’attenzione delle Istituzioni locali, rivelatesi incapaci di compiere scelte coraggiose e provvedimenti radicali.

Dell’argomento se ne parla ogni anno, ciclicamente, ma la situazione rimane inalterata pur in presenza di impegni e di dichiarazioni pubbliche da parte di esponenti di partito, che, fino ad ora, sono rimaste promesse da campagna elettorale.

Anlai desidera ancora una volta sottolineare alcune delle possibili  “soluzioni “ da percorrere per riportare la Scuola all’antico splendore e restituirle la sua celebrata fama internazionale.

Nell’ordinamento legislativo scolastico attuale sarebbe interessante affiancare al quinquennio della Scuola, un Corso di liuteria universitario equiparato, sia  per completare il ciclo di studi, sia per approfondire le materie più importanti nella formazione del maestro liutaio.  

Esaminando le attuali normative ministeriali,  si potrebbe pensare ad   una Scuola superiore universitaria, una struttura completamente indipendente dal punto di vista giuridico che offra percorsi di alta formazione e ricerca  dedicata alla didattica dottorale e post-dottorale come: la Scuola  normale superiore di Pisa,  la Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento Sant'Anna  sempre di Pisa, l’ Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia (IUSS), la  Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (SISSA)   oppure  ad una    Scuola superiore dedicata all'alta formazione dottorale dotata di totale autonomia. Un’ istituzione statale  che  rilasci  un titolo  avente valore legale  o titoli di perfezionamento equiparato al dottorato di ricerca, come ad esempio  la Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste (SISSA), l’ Istituto italiano di scienze umane di Firenze (SUM) e l’Istituto di studi avanzati di Lucca (Scuola istituzioni, mercati, tecnologie, alti studi, o IMT) oppure come  il Collegio europeo di Parma il Collegio superiore dell'università di Bologna, l’ Istituto superiore universitario di formazione interdisciplinare di Lecce, la Scuola di studi superiori dell'Università degli Studi di Torino, la Scuola di Studi Superiori 'Giacomo Leopardi' di Macerata, la Scuola galileiana di studi superiori di Padova, la Scuola superiore di Udine, la Scuola superiore di Catania, la Scuola superiore di studi avanzati dell'università La  Sapienza di Roma,  la Scuola superiore Santa Chiara a Siena.

Da non trascurare anche  corsi di  master universitario, autonomamente  o congiuntamente con gli atenei con cui sia possibile una collaborazione ( per esempio: Pavia, Milano  )

Inoltre, per alcune professioni sarebbe fondamentale istituire Corsi equipollenti al dottorato di ricerca, Diplomi di perfezionamento equipollenti ai dottorati di ricerca, come  i  Diplomi di perfezionamento: Scuola Normale Superiore, Pisa - Legge n. 308/1986, i  Diplomi di perfezionamento: Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento "Sant'Anna", Pisa - Legge n. 41/1987 i  Diplomi di perfezionamento: Alta scuola europea di scienze religiose Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, Bologna - Decreto ministeriale Murst 19.10.1999, i Diplomi di perfezionamento: Scuola internazionale di alti studi della cultura Fondazione collegio San Carlo, Modena - Decreto ministeriale Murst 4.5.1998 i Diplomi di perfezionamento: Società internazionale per lo studio del medioevo latino, Fondazione Ezio Franceschini, Firenze - Decreto ministeriale 3.4.2001 i Diplomi di perfezionamento scientifico: Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, Firenze - Decreto ministeriale 9.10.2001, il Diploma di Doctor Philosophiae (PhD): Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA). Trieste - Decreto ministeriale Murst 24.2.1993, il Diploma di Doctor Philosophiae (PhD): European University Institute (Istituto Universitario Europeo), Fiesole/Firenze - Legge n. 352/1986 il Dottorato in studi storici: Università degli Studi San Marino - - Decreto ministeriale Murst 11.6.1990 e scambio Note 16.7.1999 in vigore dal 28.11.2000 il Dottorato in ingegneria economico - gestionale: Università degli Studi San Marino - Decreto ministeriale Murst 11.6.1990 e scambio Note 16.7.1999 in vigore dal 28.11.2000 i Diplomi di perfezionamento scientifico: Fondazione internazionale per gli studi superiori di architettura, Scuola superiore europea di architettura urbana - Decreto ministeriale Miur 14 luglio 2006.

Un'ulteriore possibilità infine è data dalla Scuola di Alta Formazione di Restauro istituita  presso l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze cui ci si potrebbe " ispirare ".

Cremona con la sua immagine di città del violino, il riconoscimento di patrimonio dell’Umanità concesso da Unesco, la sua storia legata ai grandi maestri liutai, le sue collezioni  di strumenti musicali, i cimeli stradivariani, un Museo del Violino di grande tecnologia, un auditorium di ultima generazione, i laboratori del Politecnico e della facoltà di paleografia Musicale, non riesce d avere una Scuola all’altezza della sua fama e una scuola di liuteria a livello universitario! 

Noi di ANLAI, chiediamo con forza a nome di tutta la liuteria cremonese che venga presentato al più presto un progetto serio e definitivo che ricomprenda almeno in parte le idee da noi suggerite per ridare slancio alla nostra storia ed assicurare ai giovani prospettive concrete di lavoro nel nostro territorio.

La politica locale non può ignorare le problematiche che affliggono la Scuola di liuteria e nemmeno che il futuro della nostra città è saldamente legato alla professionalità e alla specializzazione dei giovani che accedono ad essa, per trovare una via di sbocco professionale rimanendo a lavorare nel proprio paese. La concessione di Unesco dipenderà anche dall’impegno dimostrato dalle forze politiche di progettare e formulare nuove strategie vincenti all’altezza dello scenario e delle aspettative degli standard scolastici internazionali.

                                                                         ANLAI

 

 

Allegato 1

Le Scuole superiori riconosciute . Sono sostanzialmente delle Università degli Studi, ai sensi del Regio Decreto 31 agosto 1933 n. 1592 all. A, e sono diretti da un RettoreDue di queste sono riconosciute:

 

Le Scuole superiori dedicate all'alta formazione dottorale sono state istituite dallo Stato e sono state dotate di autonomia, dovendosi dunque considerare dei particolari istituti di istruzione superiore, ma sono dedicati esclusivamente all'alta formazione dottorale.

 

 

Scuole superiori non autonome

 

 

Corsi equipollenti al dottorato di ricerca [Diplomi di perfezionamento equipollenti ai dottorati di ricerca

  • Diplomi di perfezionamento: Scuola Normale Superiore, Pisa - Legge n. 308/1986
  • Diplomi di perfezionamento: Scuola superiore di studi universitari e di perfezionamento "Sant'Anna", Pisa - Legge n. 41/1987
  • Diplomi di perfezionamento: Alta scuola europea di scienze religiose Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII, Bologna - Decreto ministeriale Murst 19.10.1999
  • Diplomi di perfezionamento: Scuola internazionale di alti studi della cultura Fondazione collegio San Carlo, Modena - Decreto ministeriale Murst 4.5.1998
  • Diplomi di perfezionamento: Società internazionale per lo studio del medioevo latino, Fondazione Ezio Franceschini, Firenze - Decreto ministeriale 3.4.2001
  • Diplomi di perfezionamento scientifico: Istituto nazionale di studi sul Rinascimento, Firenze - Decreto ministeriale 9.10.2001
  • Diploma di Doctor Philosophiae (PhD): Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA). Trieste - Decreto ministeriale Murst 24.2.1993
  • Diploma di Doctor Philosophiae (PhD): European University Institute (Istituto Universitario Europeo), Fiesole/Firenze - Legge n. 352/1986
  • Dottorato in studi storici: Università degli Studi San Marino - - Decreto ministeriale Murst 11.6.1990 e scambio Note 16.7.1999 in vigore dal 28.11.2000
  • Dottorato in ingegneria economico - gestionale: Università degli Studi San Marino - Decreto ministeriale Murst 11.6.1990 e scambio Note 16.7.1999 in vigore dal 28.11.2000
  • Diplomi di perfezionamento scientifico: Fondazione internazionale per gli studi superiori di architettura, Scuola superiore europea di architettura urbana - Decreto ministeriale Miur 14 luglio 2006.

 

 

 

Allegato 2

Scuola di Alta Formazione di Restauro istituita  presso l’Opificio delle Pietre Dure a Firenze

La Scuola di restauro attiva presso l'Opificio delle Pietre Dure di Firenze ha avviato i propri corsi nel 1978. Ufficialmente istituita con la legge 20/01/1992 n. 57 e regolamentata con il successivo DPR 294/1997, è diventata Scuola di Alta Formazione e di Studio nel 1998 (D.L. 368/1998 art. 9). Nel 2004 la Scuola per il Restauro del Mosaico di Ravenna è divenuta sede distaccata della SAF dell'OPD, venendo ad integrare uno dei settori storici dell'Istituto.

Il diploma della Scuola dell'OPD é equiparato al diploma di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali (LM-R / 02). La SAFS ha ricevuto anche l'accreditamento da parte delle Regione Toscana.

I corsi, a ciclo unico, articolati in 300 crediti formativi, corrispondenti ai CFU del vigente regolamento universitario, hanno durata quinquennale. Comprendono lezioni teoriche e attività tecnico-didattiche che si svolgono all'interno dei laboratori. E' richiesta la frequenza obbligatoria.

La struttura dei corsi quinquennali varia secondo percorsi formativi attivati di volta in volta, tenendo conto del piano di studi, che fissa annualmente le materie di base e quelle caratterizzanti. Alcuni percorsi prevedono l'accorpamento didattico di più settori di restauro: questo può comportare l'attivazione di indirizzi formativi e specializzazioni in una o più aree dell'istituto, nell'ambito del quinquennio.

Le attività tecnico-didattiche, cui è riservato più del 60% del totale monte ore complessivo dei corsi, sono interamente svolte su manufatti qualificabili come beni culturali, ai sensi del Codice. (D.L. del 22 gennaio 2004, n.42, art. 29). La parte metodologica applicativa è completata da cantieri, stage e seminari specialistici.

Il personale docente è costituito sia da personale interno che da esperti provenienti da Enti ed istituti impegnati nella ricerca e nell'attività di tutela e conservazione.

A titolo di parziale rimborso spese gli allievi sono tenuti a versare, per ogni anno di corso, un contributo in denaro secondo modalità stabilite dalla Direzione della scuola d'Alta Formazione.

L'accesso avviene tramite concorso pubblico internazionale, bandito annualmente dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che individua i percorsi professionalizzanti per i quali è previsto l'accesso. Di seguito il bando di concorso 2012/2013:

Requisito indispensabile per l'ammissione al concorso sono il possesso del diploma quinquennale di scuola secondaria superiore (o quadriennale più un anno integrativo)  Possono partecipare al concorso cittadini comunitari ed extracomunitari

I corsi sono articolati in diverse aree di indirizzo (denominate ai sensi del DM 26 maggio 2009.n.87, allegato B, Percorsi Formativi Professionalizzanti), la cui scelta viene effettuata dal candidato al momento della domanda di ammissione.

 

Percorsi formativi professionalizzanti attivi presso l'OPD

1. Materiali lapidei e derivati. Superfici decorate dell'architettura;

2. Manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile. Manufatti scolpiti in legno. Manufatti in materiali

sintetici lavorati, assemblati e/o dipinti;

 

3. Materiali e manufatti in tessili e in pelle;

 LA NOTIZIA RIPRESA DA " IL VASCELLO "

 

Appello per il futuro della scuola internazionale di liuteria

L'ANLAI ha lanciato un vibrante appello per il futuro al giusto livello di dignità e di importanza della scuola internazionale di liuteria atttualmente collocata in Palazzo Pallavicino Ariguzzi del quale vediamo nella foto il cortile d'onore. 
"La politica locale non può ignorare le problematiche che affliggono la Scuola di liuteria e nemmeno che il futuro della nostra città è saldamente legato alla professionalità e alla specializzazione dei giovani che accedono ad essa, per trovare una via di sbocco professionale rimanendo a lavorare nel proprio paese. La concessione di Unesco dipenderà anche dall’impegno dimostrato dalle forze politiche di progettare e formulare nuove strategie vincenti all’altezza dello scenario e delle aspettative degli standard scolastici internazionali". lo sbocco è nel quadro degli istituti di alta formazione

 

 

 

 

L'ANLAI E LE MOSTRE LIUTARIE

 
 
 

   LE NOSTRE UINIZIATIVE IMPORTANTI   RIMINI MUSEO DELLA CITTA' MOSTRA ANLAI 

MOSTRA A SAN PIETROBURGO DI ANLAI  2015 

1 marzo, 2015   // 0 Commenti

“Cremona si presenta al mondo, in questa città, San Pietroburgo, così ricca di cultura, arte e musica”. Queste le parole del sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti per inaugurare la mostra “Le eccellenze della Liuteria italiana e cremonese” nel Museo della Musica e del Teatro al Sheremetev Palace di San Pietroburgo, dove si possono ammirare strumenti attribuiti a Nicolò Amati e Francesco Stradivari. Durerà fino al 13 marzo, ed è organizzata da Top Italy in collaborazione con Comune di Cremona, Museo del Violino, Anlai, Academia Cremonensis e Cremona Mondomusica, i riflettori del Sheremetev Palace si accendono sui Maestri contemporanei. A testimoniare l’eccellenza della scuola cremonese è un quartetto di vincitori del Concorso Triennale Antonio Stradivari: i violini realizzati da Giorgio Cè, medaglia d’oro nella prima edizione, e Primo Pistoni, la viola di Nicola Lazzari e il violoncello di Alessandro Voltini. Ambasciatori delle botteghe di oggi sono gli strumenti di Elena Bardella, Sebastiano Ferrari, Elisabetta Giordano, Bénédicte Friedmann, Valery Prilipko, Yael Rosenblum, Rosario Salvi `Rusi’ e Andra Schudtz, gli archetti di Emilio Slaviero e le custodie di Maurizio Riboni.

La mostra segna un nuovo momento delle collaborazioni in ambito culturale tra Cremona e San Pietroburgo, iniziate lo scorso autunno con un concerto ed un incontro al Museo dell’Acqua. “È un importante ritorno per il Museo del Violino qui a San Pietroburgo – spiega nel corso della conferenza stampa Paolo Bodini, presidente del network Friends of Stradivari – Il legame con la Russia, paese dalla grandissima tradizione culturale e musicale, si arricchisce così di un nuovo capitolo. In questo momento al Museo del Violino stiamo ospitando tre strumenti storici della Collezione di Stato Russa che rimarranno con noi fino alla fine dell’EXPO 2015. È questo un altro segno dello sforzo di internazionalizzazione che la nostra Fondazione persegue con successo crescente da oltre un decennio. Per questa occasione siamo riconoscenti all’ANLAI che ha propiziato questa missione e a Massimo Svanera di Top-Italy che ha economicamente supportato questo evento”.

“Spero – sottolinea Leonardo Bencini, Console Generale d’Italia a San Pietroburgo – sia l’inizio di una sinergia nel segno della musica, che qui ha una tradizione forte e viva, ieri come oggi innervata di costanti relazioni con l’Italia. A questo scambio Cremona può dare un contributo significativo, cui il Consolato Generale d’Italia offre il proprio convinto sostegno”.“Le relazioni internazionali – osserva il sindaco Gianluca Galimberti – vanno coltivate con pazienza e costanza, ritornando in città culturalmente fortissime (come abbiamo fatto e faremo anche con Vienna) e stringendo con loro rapporti istituzionali che si costruiscono nel tempo e con proposte competenti e di qualità. L’incontro con i responsabili dei Musei di San Pietroburgo è stato importante. In particolare il confronto con il Console italiano è stato molto fruttuoso e ci siamo lasciati con l’impegno di costruire insieme altri momenti di promozione della città e del nostro territorio a San Pietroburgo e in Russia”.

Dopo la conferenza stampa e l’inaugurazione, nella sala da concerto del Museo sono risuonate note cremonesi: Sebastiano Maria Vianello Mirabello ha eseguito un concerto con il violino “Lake” (del 1611) di Antonio e Girolamo Amati, accompagnato al pianoforte dal fratello Gabriele.

Anche il sindaco Galimberti si è cimentato con emozione sul pianoforte appartenuto a appartenuto a Pëtr Il’ič Čajkovskij.

 

Mostra a Kazanlak Festival delle rose

 
 

Organizzata dall'Associazione Regionale Liutai Bulgari di Kazanlak su un idea dell'Anlai  in collaborazione con la stessa Anlai ,  la Scuola di Liuteria di Cremona ed il Comune della città si è aperta ieri a Kazanlak  durante il festival  delle rose una importante  mostra di liuteria che vede la presenza di  opere di maestri liutai di Cremona e di liutai bulgari diplomati in Italia  ovviamente per la quasi totalità a Cremona

In questo contesto ha valore la mostra della Scuola di Liuteria di Cremona e la presenza del m° Massimo Negroni in rappresentanza dell'istituto

Sono presenti ovviamente rappresentanti dell'ANLAI e l'on Marina Berlinghieri della Commissione Europa della Camera dei Deputati invitata ufficialmente e che parlerà il 2 giugno anniversario della Repubblica per sottolineare i legami Italia Bulgaria.

Attesa la presenza dell'assessore alla cultura del Comune di  Cremona Nicoletta De Bona e della dott.ssa Jotta che hanno assicurato la loro presenza in rappresentanza del Comune di Cremona 

 

Recensione: Matteo Fedeli: "A Stradivari per la gente" a Reinberger Sala da Camera (28 aprile)

 

 

L'ANLAI IN USA  CON MAURO BENAGLIA 

Lo Stradivari incanta anche l'America

 

ultimo aggiornamento: 30 aprile, ore 16:53

Roma, 30 apr. (Adnkronos) - Quando suona, le note del suo Stradivari catalizzano l'attenzione e il cuore. Anche gli americani si sono accorti del talento del maestro Matteo Fedeli, che è in procinto di partire per un tour negli Stati Uniti on the road. Sentiamolo, ed ascoltiamo un po' dell'esibizione che il maestro ha regalato in esclusiva all'Adnkronos.i

Di Severance Hall di Cleveland è stato incluso nel tour di otto città americana di Stradivari 1726 "Adams Collection Ex" violino Antonio interpretato da Matteo Fedeli con il pianista Andrea Carcano.Presentato da Il Consolato d'Italia a Detroit per commemorare l'Anno della Cultura Italiana in USA 2013, il programma di brevi pezzi servito bene per mostrare le ricche doti dello strumento ambita. Fedeli è consigliere, socio fondatore ed è stato primo violino dell'Accademia String Concert Orchestra di Milano dal 1995. Conosciuto come "l'uomo del Stradivarius," era un affascinante ed entusiasta ambasciatore, fornendo note di programma pronunciate dal palco di Reinberger Chamber Hall.

Apertura con Danse Hongroise di Rachmaninoff, violinista e pianista Carcano subito rivelato una stretta e sensibile collaborazione che ha prevalso per tutta la serata. Fedeli ha richiamato un tono corposo dallo strumento che è stato più impressionante nel suo registro più basso, rendendo la maggior parte di contrasti tra la ritmica e la lirica. Apres un R êve - un sogno di fuga romantica con un amante - è uno dei Fauré canzoni più famose e in effetti il violinista è diventato un cantante, sensibile fraseggio e la respirazione con sfumatura sottile e emozione sincera.

Le capacità del violino per brillantezza e la proiezione sono stati dimostrati da una lettura emozionante di Danse Macabre di Saint-Saëns. Sia il violinista e pianista soddisfacevano tutte le sfide tecniche mirabilmente.Penetrante analisi di Fedeli era certo necessaria al fine di comprendere leggenda del brano nel loro modo di suonare ha evocato immagini inquietanti e vivaci, la danza della morte, scheletri, il canto del gallo e gli altri elementi sono stati effettivamente e coloritamente convogliato.

Andrea Carcano ha avuto l'opportunità di mostrare le sue doti pianistiche in due trascrizioni, il primo è di Turandot Fraungemach Elegia n ° 4 di Busoni.Squame brillanti e corre, dispacciamento croccante di figure accordali più un acuto senso di equilibrio e consistenza adornavano la Greensleevesmelodia. Trascrizione di Ginzburg di Largo al factotum da Il barbiere di Siviglia di Rossini brulicava di arguzia, umorismo e spavalderia.

Il duo ha suscitato un po 'di energia nervosa attraverso il turbolento secondo movimento Allegro dalla Sonata di Franck in la maggiore. Onde sonore eruttato dal pianoforte, ma mai sopraffatto il violino. I più tranquilli, sezioni riflettenti giocato con un senso di spontaneità erano incantevoli.Anche in questo caso, Fedeli giocato con la sensibilità e il fraseggio di un cantante, piena di dettagli espressivi e di inflessione, mentre Carcano è stato il collaboratore consumata, l'aggiunta di colore e atmosfera così come propulsione ritmica lussureggiante.

Di Paganini Cantabile, notevole per le sue lunghe linee di legato e salti spettacolari, ha dimostrato di essere il pezzo perfetto per illustrare ulteriormente la qualità del tono splendido Stradivari del 1726 Antonio strumento. Lo splendore delle note nel registro più alto era un sogno.Paganini è di solito associata con fuochi d'artificio, ma questo pezzo servito come una tregua calmante, la calma prima della tempesta, come i musicisti poi ha approfondito John Williams 'diabolico del diavolo Danza dal film Le streghe di Eastwick . Tutti gli arresti sono stati tirati fuori nel corso di questo diabolico romp.

Sei brevi danze popolari comprendono di Bartók Danze Rumene, l'opera conclusiva di questo programma. Fedeli e Carcano giocato con un forte senso del ritmo e carattere, facendo emergere le qualità intrinseche zingari del lavoro. Il violino scrivere in questo cinque minuti di musica esotica comprende quasi tutti i trucchi e la tecnica del violinista gitano. Eccitante!

Kreisler è Liebeslied servito come il bis perfetta per questo programma di pezzi che ha illustrato la magnificenza della Antonio Stradivari 1726. Fedeli scese dal palco, passeggiando per il pubblico senza perdere un colpo e pianista Carcano era con lui musicalmente ogni passo del cammino. E l'immancabile corpo (violino?) Guardia era a pochi passi corti e, tenendo stretta vigilanza, come tutti si chinò ai loro posti da vedere lo strumento come si passava. Può essere interessante notare che il programma è stato stampato un souvenir replica fotografica del "Ex Adams Collection" violino, davanti e dietro.

 

Pubblicato il ClevelandClassical.com 7 maggio 2013

 

San Pietroburgo e l’ ANLAI

L’Anlai organizza dal 4 al 10 giugno p.v  un incontro  a  San Pietroburgo  per la liuteria italiana.

Il 5 giugno al Conservatorio della città sarà presentato lo strumento di Stradivari ex Bello  Marie Low, (costruito a Cremona  nel 1687 ) una delle opere unanimemente riconosciute  tra le migliori del primo periodo del  grande maestro cremonese. La bella e brava violinista svizzera Maristella Patuzzi  con l’audizione prevista farà conoscere a docenti e allievi del Conservatorio la voce impareggiabile dello strumento.

 Il 7 giugno quindi al Museo della musica si terrà  un memorabile concerto  ad inviti selezionali   sia per musicisti sia per collezionisti  in cui si esibiranno Maristella  e Mario Patuzzi  ( violino e pianoforte)  e alla presenza di importanti autorità del paese.

IN QUESTO CONTESTO L’ANLAI INTENDE ORGANIZZARE A FINE OTTOBRE UNA MOSTRA DI OPERE DELLA LIUTERIA CONTEPORANEA ITALIANA ( STRUMENTI AD ARCO E ARCHI) IN UNA LOCATION DI GRANDE RILIEVO DI SAN PIETROBURGO  PER ALMENO 2 GIORNI  CON INVITI SELEZIONATI E GRANDE CAMPAGNA PUBBLICITARIA. 

  A seguito dell'incontro sottodescritto con i rappresentanti del Governo del Barein  l'ANLAI organizza  la missione in Barein del prossimo febbraio 2014

Coloro che fossero interessati possono contattarci 

Pubblichiamo  intanto le clausole  necessarie da risapettare 

 

Missioni imprenditoriali - rappresentanza

Bahrain - BIGS (Bahrain International Garden Show) - 25 febbraio - 2 marzo 2014

Missione Imprenditoriale / FIERA

DESCRIZIONE INIZIATIVA

TOP ITALY, realtà dinamica e moderna, con una forte conoscenza del mercato arabo, attiva nella rappresentanza di

aziende nel mondo, con un u_cio di rappresentanza in Bahrain e collaboratori locali in Bahrain e Abu Dhabi,

organizza una missione imprenditoriale per le aziende italiane:

Bahrain - BIGS 2014

BAHRAIN: Grazie alla sua reputazione di paese del Golfo Persico relativamente liberale e moderno, il Bahrain è uno

degli stati della regione preferito dagli imprenditori e rappresenta senza dubbio un ottimo approccio al Golfo.

Mentre i loro vicini hanno puntato tutto sul petrolio, gli abitanti del Bahrain hanno diversificato la loro economia e sono riusciti a creare uno dei sistemi scolastici e sanitari migliori della regione. Gli anni d'influenza britannica hanno fatto sì che oggi l'inglese sia molto dffuso nel paese. Lo sviluppo è stato rapido, ma non ha spazzato via tutto. Il Bahrain, che è il luogo in cui ha avuto origine una delle civiltà più antiche del mondo e che alcuni ritengono essere il posto in cui si trovava il Giardino dell'Eden, pullula di siti archeologici, di musei storici e di suq. Il paese è generalmente considerato sicuro. Particolarmente interessante per Business, il Bahrain è uno fra i paesi in più forteespansione economica e rappresenta il più interessante paese per la costruzione di rapporti di lavoro.

Settori/prodotti principali: lavorazione e rffnazione del petrolio, costruzioni ed edilizia, fusione dell'alluminio, servizi bancari in regime di paradiso fiscale, turismo, cantieri navali, frutta, ortaggi, aziende avicole,latticini, gamberetti, pesce.

Partner economici: USA, India, Arabia Saudita, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Emirati Arabi

BIGS: Rappresenta una delle più importanti fiere del comparto verde/ecologia del Golfo persico. Il BIGS non è solo una _fiera del verde ma di tutto ciò che ruota attorno all’ecosostenibilità, energie rinnovabili e ambiente. In occasione del BIGS cofluiscono in Bahrain investitori provenienti da Bahrain, Arabia Saudita, Quatar e emirati arabi.

Al BIGS sono attesi architetti, buyers, investitori di primissima importanza. La Fiera è organizzata e patrocinata dalla famiglia reale e sarà presente in Fiera Royal Highness Princess Sabeeka Bint Ibrahim Al Khalifa, moglie del re del Bahrain His Majesty King Hamad Bin Isa Al Khalifa. Il contatto di Top Italy è con Sana Al Shamian responsabile dei contatti internazionali della Fiera stessa oltre che autorevole esponente del ministero degli investimenti in Bahrain.

per info: http://www.bigs.com.bh

Saranno incentivati incontri collaterali liberi fra imprenditori, tipici del mercato arabo.

Il viaggio comporta la partecipazione alla _era BIGS; la missione imprenditoriale comprenderà momenti importantissimi di incontro e di attività commerciale ed alcuni momenti di visita del territorio

PROGRAMMA:

- 25 Febbraio Volo aereo (Partenza da MI h 10.00) - arrivo in Barhain ore 23.00 circa

- 26 Febbraio Apertura u_ciale della Fiera BIGS con presenza di autorità locali

- 27 Febbraio Inizio lavori in _era e incontri mirati presso gli stand della _era stessa

- 28 Febbraio Presenza in _era e incontri mirati presso gli stand della _era stessa

- 01 Marzo Presenza in _era e incontri mirati presso gli stand della _era stessa

- 02 Marzo Rientro in Italia (Partenza ore 00.20 arrivo a MI ore 09,55)

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

Partecipazione a BIGS e

Missione imprenditoriale (25/02 - 02/03)* 2.000 € + IVA

Pacchetto viaggio* 1.900€ (Iva regolamentata regime 74ter)

INFORMAZIONI

TOP ITALY - Brescia

www.top-italy.it

Tel 030 5785122

Fax 030 5785068

info@top-italy.it

I

Alla sede dell'ANLAI incontro con rappresentanti del Bahrein

Si è svolta presso l'Anlai una riunione con la presenza della signora Sana Al Kalifa responsabile dell'Ufficio Investimenti del governo del Bahrein cui hanno partecipato anche una decina di operatori del settore della liuteria e degli archetti, tra i più importanti nel panorama liutario cremonese e alcuni musicisti ( il m° Fedeli " l'uomo degli Stradivari" e il m° Vianello Mirabello in grado di poter suonare strumenti di Amati e di Guarneri del Gesù )
Entro la fine del mese sarà elaborato un progetto che prevede la partecipazione a una mostra commerciale nel Bahrein nel marzo 2014 e la presenza di una delegazione commerciale nel paese ma anche ad Abu Dhabi e in Dubai nel prossimo novembre.

 

IL SUONO DELLA MUSICA

 

  A CONCLUSIONE DELLA MOSTRA  TENUTASI AL MUSEO DELLA CITTA' DI RIMINI  " L'ARTE DELLA MUSICA : IL MESTIERE DEL LIUTAIO"  IL CDN DELL'ANLAI DEDIERA ESPRIMERE IL PIU' SENTITO RINGRAZIAMENTO ALL'ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI RIMINI DOTT. MASSIMO  PULINI,  ALLA SIGNORINA ANNAMARIA BERNUCCI  E A TUTTO IL PERSONALE DEL MUSEO.

UN GRAZIE ANCHE OVVIAMENTE AI VARI RELATORI E AI MUSICISTI, AI COLLEZIONISTI E AGLI ESPOSITORI  E UN SENTITO RINGRAZIAMENTO ALL'AMICO DOTT TARCISIO MIGANI CHE SI E' PRODIGATO OGNI GIORNO PER LA RIUSCITA DELLA MANIFESTAZIONE. 

ANCORA GRAZIE A TUTTI CON LA PIU' GRANDE E SINCERA SODDISFAZIONE    

                                                            

 

Rimini: bilancio positivo per la mostra

"L'arte del suono: il mestiere del liutaio"

 

Chiude con un bilancio più che positivo l'esposizione  L'Arte del suono: il mestiere del liutaio  promossa dall'ANLAI insieme all'Assessorato alla Cultura del Comune di Rimini nella città romagnola.

La mostra ha presentato strumenti di grandi liutai dell'800 e del '900(Soffritti, G. Fiorini, Capicchioni, Pollastri,  Bignami, Rocchi, Utili,etc.), oltre al bozzetto della statua di Floriano Bodini “Stradivari bambino”,  alla collezione di Mario Maggi, ad archetti di Giovanni Lucchi e Primo Papini  e ad opere di Mauro  Lucini, Ezia Di Labio e  Giorgio Piacentini. È stata inoltre illustrato il metodo di costruzione del violino adottato alla Scuola di Liuteria di Pieve di Cento.

La mostra è stata animata dalle presentazioni dei libri di Renato Meucci (Lo strumentaio), Piero Gargiulo  (Le intavolature del luito nel ‘500), Salvatore Dugo (Il violino DOC), Gualtiero Nicolini (Giuseppe Fiorini), Antonio Bonacchi  (Il violinista), Carlo Vettori (Stradivari a Madrid), Cesare Gualazzini (La costruzione della chitarra classica).  Protagonisti dei concerti sono stati invece Cristiano Rossi,  Alessandro Cavallucci, il Duo Imago, Aldo Vianello, Valery Prilipko, Wim Jannsen, Alberto Lupo Pasini, Matteo Fedeli e gli allievi dell’Istituto "G. Lettimi" di Rimini.

 

 

Anlai Cremona. “L'Arte del suono", il mestiere del liutaio in mostra a Rimini

CREMONA - Si è conclusa a Rimini al Museo della città la mostra “L'Arte del suono il mestiere del liutaio“ organizzata dall'ANLAI, l’associazione di Cremona, in collaborazione con l'assessorato alla cultura del Comune di Rimini che ha visto, anche grazie alla presenza di capolavori della pittura di autori quali il  Baschenis e il Bettera e di strumenti di grandi liutai dell'Ottocento e del Novecento dai Soffritti a Giuseppe Fiorini, a Capicchioni, ai Pollastri, a Bignami Rocchi, Utili ecc. un afflusso di pubblico da record e giudizi estremamente positivi da parte della critica non solo specialistica.

Erano in mostra anche il bozzetto della statua di Floriano Bodini  “Stradivari bambino” la statua di Piazza Stradivari a Cremona,  e i bronzi della medaglia di Stradivari dello stesso autore oltre alla collezione Mario Maggi che ha riscosso unanimi consensi,  archi di Giovanni Lucchi  e ad opere di Giorgio Piacentini e Mauro  Lucini.

Tra le iniziative che hanno animato la manifestazione ed ottenuto grande successo le relazioni dei “ cremonesi”  Renato Meucci che ha presentato il volume “Lo strumentaio” ,  Salvatore Dugo sul violino DOC, di Gualtiero Nicolini su “ Giuseppe Fiorini “ ,  di Massimo Lucchi  che ha presentato il libro sul maestro Giovanni Lucchi   e  di Cesare Gualazzini sulla costruzione della chitarra classica.

Da sottolineare ovviamente i concerti di Alberto Lupo Pasini e Wim Jansen, di Matteo Fedeli con lo Stradivari ex Adams 1726, di Cristiano Rossi, di Alessandro Cavallucci e Francesco Ciancetta , di Valery Prilipco e Galia Danilina , di Aldo Vianello  e degli allievi dell'Istituto Lettimi di Rimini e le conferenze di Piero Gargiulo sulle intavolature del liuto nel  '500, di Antonio Bonacchi " Il violinista" dell' on.  Marina Berlinghieri sui Concorsi di Liuteria di Pisogne, di Alfia Milazzo sulla orchestra giovanile " Falcone e Borsellino " della Fondazione La città invisibile  di Biancavilla, di Carlo Vettori su " Stradivari a Madrid" , di Claudio Rampini sulle vernici in liuteria di Ezia di Labio  con i suoi violini dipinti.

 

 

 

L'Arte del suono. Il mestiere del liutaio.

Mostra, concerti ed incontri. Rimini, Museo della Città dal 18 maggio al 16 giugno 2013

 

Alla scoperta del mestiere del liutaio

L’arte del suono: il mestiere del liutaio è il titolo di una serie di eventi culturali in programma dal 18 maggio al 16 giugno 2013 promossi dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali con l’intento di diffondere la conoscenza dei mestieri d’arte iniziando con i costruttori di strumenti ad arco e a pizzico.

L’intento è evidenziare le eccellenze dell’Emilia Romagna (regione che dall’Ottocento ha contribuito alla rinascita della liuteria di scuola classica in Italia) e del territorio riminese grazie a maestri la cui azione contemporanea mantiene viva e attuale una tradizione lunga cinquecento anni.

L’evento, con la collaborazione della Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana (ANLAI) di Cremona, dei Liutai Migani di Rimini e la partecipazione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Lettimi di Rimini, propone una mostra di legni, semilavorati e manufatti in successione temporale secondo le fasi costruttive di un violino, di attrezzi in uso ai liutai, di resine e pigmenti naturali per le vernici, di materiale tecnico scientifico e di pregevoli strumenti finiti. Molte delle opere in mostra sono state realizzate da importanti liutai emiliano romagnoli dell’Ottocento e Novecento, fra i quali Fiorini, Mozzani, Sgarabotto, Contavalli, Utili, Poggi, Rocchi, Bignami, Carletti, Capicchioni, Scrollavezza, e poi gli archi di Lucchi, Fracassi, Papini. In esposizione anche antichi strumenti provenienti da diverse parti del mondo, oltre ad altri oggetti musicali di liuteria ed altre curiosità. La mostra comprende anche alcuni dipinti del Seicento di eccezionale pregio raffiguranti strumenti musicali, che testimoniano la raffinatezza raggiunta dal mestiere del liutaio in epoca barocca.

“Nella disciplina del liutaio – scrive l’assessore alla culturaMassimo Pulini nell’introduzione del catalogo - il distillato di conoscenza delle materie naturali, l'impeccabile processo esecutivo, che necessariamente deve sposarsi con un tempo lento e con una pazienza analoga a quella spirituale, viene indirizzato a formare una sorgente sonora che, per via di quella complessità, è destinata ad acquisire una voce individuale, unica”.

Il programma della rassegna comprende anche concerti, presentazioni di libri e incontri di approfondimento con musicologi, organologi, liutai e musicisti, come Piero Gargiulo, Renato Meucci, Claudio Rampini, Cristiano Rossi, Matteo Fedeli con il violino Stradivari “ex Adams Collection 1726”, Lapo Pasini, il duo soprano e liuto Anholm / Richter.

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Camera di Commercio di Rimini, main sponsor Banca Malatestiana Credito Cooperativo Rimini e con il contributo di Azzurra Hotel Rimini, Banca di Rimini Credito Cooperativo e Rose & Crown Rimini.

Orari della mostra

dal 18 al 31 maggio da martedì a sabato 8,30-13/16-19; domenica e festivi 10-12,30/15-19

dal 1° giugno da martedì a sabato 14-23; martedì e giovedì anche 10-12,30; domenica e festivi 17-23

lunedì non festivi chiuso
Ingresso libero

Il programma degli eventi
 
Sabato 18 maggio
ore 12
Presentazione della manifestazione / Conferenza stampa
Intervento del quartetto d’archi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Lettimi” di Rimini
ore 17
Concerto Orchestra d’Archi Istituto Lettimi Rimini

Domenica 19 maggio
ore 16
Inaugurazione
Prof. Piero Gargiulo, Conservatorio “L. Cherubini” Firenze. Poesia per gli strumenti, omaggio a Vinicio Gai. 
Incontro di studio:“Le intavolature di liuto: tecniche tra monodia e polifonia fra il Cinquecento e il Seicento”.
ore  18
Concerto: Lykke Anholm soprano, Sigrun Richter liuto

ore 21 Chiesa del Suffragio (accanto al Museo)
Concerto Wim Janssen e Alessandro Lupo Pasini, viola e organo in memoria di Carlo Callisto Migani organista riminese.

Giovedì 23 maggio

ore 16.30
Conferenza Cav. Salvatore Dugo “Il violino Doc ANLAI”
Conferenza Avv. Luigi Dati e Prof. Gualtiero Nicolini
“Giuseppe Fiorini (1861/1934) liutaio emiliano e la rinascita della Scuola classica della Liuteria Italiana”

ore 21.00 Tempio Malatestiano (Duomo di Rimini)
Concerto M° Matteo Fedeli violino Stradivari “ex Adams Collection 1726” e M°Andrea Carcano al pianoforte.

Venerdì 24 maggio

ore 16
Conferenza Prof. Alfia Milazzo Presidente Fondazione “Citta Invisibile” (Biancavilla- CT) “Il metodo Abreu” e consegna Premio Anlai ai volontari della Fondazione. On.le Prof. Marina Berlinghieri, Assessore Cultura Comune di Pisogne (BS), Prof. Gualtiero Nicolini Presentazione del 7° Concorso Nazionale di Liuteria di Mozzate e del 4° Concorso Internazionale di Liuteria di Pisogne

ore 18.15
Concerto per due violini: M° Cristiano Rossi e M° Roberto Noferini

Sabato 25 maggio

ore 16.30
Conferenza Dott. Massimo Lucchi “Gli archi in liuteria”
Omaggio a Giovanni Lucchi: presentazione del volume “Nell’arco di una vita” di Giovanni Lucchi.
Omaggi a Arturo Fracassi e Primo Papini (l’archettaio di Rimini).
Intervento musicale di allievi Istituto G. Lettimi, Rimini coordinati dal M° Maurizio Sciarretta

Domenica 26 maggio

ore 16
Intervento musicale allievi Istituto G. Lettimi, Rimini coordinati dal M° Paolo Fantini

ore 16.30
Incontro con il Prof. Renato Meucci, organologo. Conservatorio di Novara e Università Statale di Milano; presentazione del suo libro “Strumentaio”, Fondazione Cologni, Marsilio Editore

Domenica 2 giugno

ore 16.30
M° Claudio Rampini “La vernice degli strumenti ad arco”
Omaggio a Ferdinando Simone Sacconi “I segreti di Stradivari”. 
Intervento musicale di allievi dell’Istituto G. Lettimi, Rimini coordinati dal Prof. Maurizio Sciarretta

Giovedì 6 giugno

ore 16
Incontro con M° Avv. Cesare Gualazzini e Prof. Aldo Vianello “La costruzione della chitarra classica” 
Concerto “musica cucinae” testi di Pellegrino Artusi con Aldo Vianello, chitarra e voce recitante

Sabato 8 giugno

ore 16
Dott. Antonio Bagnoli: Presentazione del nuovo catalogo del M° Ezia Di Labio “Violini d’Autore”, 23 Autori per 25 Opere di liuteria, Ediz. Pendragon. Interventi musicali, con i violini d’autore, di allievi dell’Istituto Lettimi di Rimini coordinati dal Prof. Maurizio Sciarretta

Domenica 9 giugno

ore 16
Incontro con il Prof. Antonio Bonacchi e presentazione del suo libro “Il violinista”

ore 17
Concerto del compositore e mandolinista Alessandro Cavallucci

ore 18.00
Concerto M° Valery Prilipco e Gaia Danilina balalaica, gusli e tastiera

Domenica 16 giugno

ore 17.30
Distretto della musica Valmarecchia. Concerto “Voci bianche sulla quarta corda” Coro Voci Bianche Rimini

 

 

 

L'ARTE DEL SUONO

Il mestiere del liutaio

Museo della Città - via Tonini 1

Rimini (RN)

La mostra presenta le eccellenze del territorio nel campo dell'artigianato artistico, in particolare partendo dai costruttori di strumenti ad arco e a pizzico, i liutai, la cui tradizione si protrae da oltre cinquecento anni.

L’evento prevede l’esposizione di legni, semilavorati e manufatti in successione temporale secondo le fasi costruttive di un violino, di attrezzi in uso ai liutai, di resine e pigmenti naturali per le vernici, di materiale tecnico scientifico e di pregevoli strumenti finiti. 

Numerose sono le opere esposte di importanti liutai emiliano romagnoli dell’Ottocento e Novecento, fra i quali si annoverano Fiorini, Mozzani, Sgarabotto, Contavalli, Utili, Poggi, Rocchi, Bignami, Carletti, Capicchioni, Scrollavezza, ecc. Poi gli archi di Lucchi, Fracassi, Papini. 

Sono esposti anche antichi strumenti provenienti da diverse parti del mondo, alcuni dei quali potrebbero essere i progenitori che hanno favorito la nascita del violino, oltre ad altri oggetti musicali di liuteria ed altre curiosità. 

Sono in calendario concerti ed incontri di approfondimento e conoscenza della materia con musicologi, organologi, liutai e musicisti, come Piero Gargiulo, Renato Meucci, Claudio Rampini, Cristiano Rossi, Matteo Fedeli, Lapo Pasini. Saranno presentati anche libri, cataloghi e concorsi di liuteria. 

La mostra è ulteriormente valorizzata dalla presenza di alcuni dipinti del Seicento, capolavori raffiguranti strumenti dell’epoca (liuti, vielle, tiorbe, chitarroni, violini barocchi, ecc.) di eccezionale pregio (citiamo Evaristo Bachenis) a testimonianza di quanta raffinatezza avessero raggiunto in epoca barocca sia l'artigianato artistico sia certa arte pittorica ad esso correlata.

Periodo di svolgimento: dal 18/05/2013 al 16/06/2013

Orario: segue gli orari del museo.

Giorni di chiusura: lunedì

Ingresso: gratuito 

La mostra è inserita nella serie di iniziative culturali organizzate dal Comune di Rimini che hanno lo scopo di diffondere la conoscenza dei mestieri d’arte. L'evento è organizzato con la collaborazione della Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana (ANLAI) di Cremona, dei Liutai Migani di Rimini e la partecipazione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali G.Lettimi di Rimini.

PUNTI INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Rimini, via Tonini, 1 - Tel: ++39 0541 793851 - Fax: ++39 0541 28692

Orario giorni feriali: 8.30 - 13.00 e 16.00 - 19.00 da martedì a sabato. Chiuso il lunedì non festivo

Orario giorni festivi: 10.00 - 12.30 15.00 - 19.00 domenica e festivi

Orario giorni feriali: 8.30 - 19.00 dal lunedì al sabato

Piazzale Battisti, 1 - Tel: ++39 0541 51331 - Fax: ++39 0541 27927

Orario giorni festivi: 9.00 - 12.00; chiuso nel periodo invernale

L'ARTE DEL SUONO

Il mestiere del liutaio

Museo della Città - via Tonini 1

Rimini (RN)

La mostra presenta le eccellenze del territorio nel campo dell'artigianato artistico, in particolare partendo dai costruttori di strumenti ad arco e a pizzico, i liutai, la cui tradizione si protrae da oltre cinquecento anni.

L’evento prevede l’esposizione di legni, semilavorati e manufatti in successione temporale secondo le fasi costruttive di un violino, di attrezzi in uso ai liutai, di resine e pigmenti naturali per le vernici, di materiale tecnico scientifico e di pregevoli strumenti finiti. 

Numerose sono le opere esposte di importanti liutai emiliano romagnoli dell’Ottocento e Novecento, fra i quali si annoverano Fiorini, Mozzani, Sgarabotto, Contavalli, Utili, Poggi, Rocchi, Bignami, Carletti, Capicchioni, Scrollavezza, ecc. Poi gli archi di Lucchi, Fracassi, Papini. 

Sono esposti anche antichi strumenti provenienti da diverse parti del mondo, alcuni dei quali potrebbero essere i progenitori che hanno favorito la nascita del violino, oltre ad altri oggetti musicali di liuteria ed altre curiosità. 

Sono in calendario concerti ed incontri di approfondimento e conoscenza della materia con musicologi, organologi, liutai e musicisti, come Piero Gargiulo, Renato Meucci, Claudio Rampini, Cristiano Rossi, Matteo Fedeli, Lapo Pasini. Saranno presentati anche libri, cataloghi e concorsi di liuteria. 

La mostra è ulteriormente valorizzata dalla presenza di alcuni dipinti del Seicento, capolavori raffiguranti strumenti dell’epoca (liuti, vielle, tiorbe, chitarroni, violini barocchi, ecc.) di eccezionale pregio (citiamo Evaristo Bachenis) a testimonianza di quanta raffinatezza avessero raggiunto in epoca barocca sia l'artigianato artistico sia certa arte pittorica ad esso correlata.

Periodo di svolgimento: dal 18/05/2013 al 16/06/2013

Orario: segue gli orari del museo.

Giorni di chiusura: lunedì

Ingresso: gratuito 

La mostra è inserita nella serie di iniziative culturali organizzate dal Comune di Rimini che hanno lo scopo di diffondere la conoscenza dei mestieri d’arte. L'evento è organizzato con la collaborazione della Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana (ANLAI) di Cremona, dei Liutai Migani di Rimini e la partecipazione dell’Istituto Superiore di Studi Musicali G.Lettimi di Rimini.

PUNTI INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

Rimini, via Tonini, 1 - Tel: ++39 0541 793851 - Fax: ++39 0541 28692

Orario giorni feriali: 8.30 - 13.00 e 16.00 - 19.00 da martedì a sabato. Chiuso il lunedì non festivo

Orario giorni festivi: 10.00 - 12.30 15.00 - 19.00 domenica e festivi

Orario giorni feriali: 8.30 - 19.00 dal lunedì al sabato

Piazzale Battisti, 1 - Tel: ++39 0541 51331 - Fax: ++39 0541 27927

Orario giorni festivi: 9.00 - 12.00; chiuso nel periodo invernale

CON LA PARTECIPAZIONE

DELL’ISTITUTO SUPERIORE

DI STUDI MUSICALI G. LETTIMI

DI RIMINI                                                 

 

Hotel Azzurra

Rimini

Viale Tripoli 294
Rimini, 47921 Rimini

 

 
 

Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana, Comune di Rimini e Hotel Azzurra presentano:

L’arte del suono: il mestiere del liutaio

Museo di Rimini  18 maggio / 16 giugno 2013

In occasione della Mostra di liuteria L'Hotel Azzurra offre il servizio di B&B in camera doppia a euro 50 a notte compresa Imposta di Soggiorno, euro 40 singola anche nei festivi e pre-festivi.

Mostre

“ Strumenti musicali nella pittura del Seicento” capolavori di autori lombardi

“ Floriano Bodini (scultore): “ Antonio Stradivari bambino”  Studio medaglioni

  e bozzetto per la statua di Stradivari di Cremona “

“ La costruzione del violino “  (fasi processo costruttivo, Liutai Migani -Rimini)

“ Strumenti ad arco: Autori di scuola emiliano romagnola “ (Collezioni Private)

“ Dal violino bastone alla scatola sonante “ ( Collezione Maggi Cremona )

“ Gli archi    da Arturo Fracassi  a Giovanni Lucchi  (Collezione Lucchi)

“ Omaggio a Primo Papini (l’archettaio di Rimini)  “

“ I violini dipinti” ( Collezione M° Liutaia Ezia Di Labio )

“ I giocattoli musicali “ ( Collezione Giordano)

Filmati

“ Come nasce un violino”  (Scuola di liuteria di Cremona)

“ La foresta incantata “    (Gli abeti della Forestale di Paneveggio (TN)

                           L’arte del suono: il mestiere del liutaio

                                Rimini, Museo della città

                                    18 maggio - 16 giugno 2013

Mostre

“ Strumenti musicali nella pittura del Seicento” capolavori di autori lombardi

“ Floriano Bodini (scultore): “ Antonio Stradivari bambino”  Studio medaglioni

  e bozzetto per la statua di Stradivari di Cremona “

“ La costruzione del violino “  (fasi processo costruttivo, Liutai Migani -Rimini)

“ Strumenti ad arco: Autori di scuola emiliano romagnola “ (Collezioni Private)

“ Dal violino bastone alla scatola sonante “ ( Collezione Maggi Cremona )

“ Gli archi    da Arturo Fracassi  a Giovanni Lucchi  (Collezione Lucchi)

“ Omaggio a Primo Papini (l’archettaio di Rimini)  “

“ I violini dipinti” ( Collezione M° Liutaia Ezia Di Labio )

“ I giocattoli musicali “ ( Collezione Giordano)

Filmati

“ Come nasce un violino”  (Scuola di liuteria di Cremona)

“ La foresta incantata “    (Gli abeti della Forestale di Paneveggio (TN)

SAB 18 maggio ore 12

     *  presentazione della manifestazione /conferenza stampa

     *  intervento del quartetto d’archi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali               G. Lèttimi di Rimini

     *   ore 17.00  Concerto Orchestra d’archi Istituto Lèttimi Rimini   

DOM 19  ore 16   Inaugurazione  

      *  Prof. Piero Gargiulo, Conservatorio L. Cherubini Firenze.

         Poesia per gli strumenti, omaggio a Vinicio Gai. Incontro di studio:

         “Le intavolature di liuto: tecniche tra monodia e polifonia fra il         Cinquecento e il Seicento”.

*  ore 18.00         Concerto: Lykke Anholm soprano, Sigrun Richter liuto

*  ore 21.00 Concerto  Wim Janssen/Alessandro Lupo Pasini, viola e organo Chiesa del Suffragio (accanto al Museo) in memoria di Carlo Callisto Migani 
organista riminese.


GIO 23  ore 16.30       

*  Conferenza Cav. Salvatore Dugo “ Il violino Doc ANLAI “
*  Conferenza Avv. Luigi Dati e Prof. Gualtiero Nicolini “ Giuseppe Fiorini (1861/1934) liutaio emiliano e la rinascita della Scuola classica della Liuteria Italiana”
 * ore 21.00  Concerto M° Matteo Fedeli violino Stradivari “ex Adams Collection 1726” e M° Andrea Carcano al pianoforte. 

Tempio Malatestiano (Duomo di Rimini) 

VEN. 24  ore 16,00

 * Conferenza Prof. Alfia Milazzo Presidente Fondazione “Citta Invisibile” (Biancavilla- CT)“ Il metodo Abreu” e Consegna Premio Anlai ai volontari della Fondazione 
* On. Prof. Marina Berlinghieri (assessore cultura Comune di Pisogne, BS) 

 Prof. Gualtiero Nicolini  Presidente ANLAI Presentazione del  7° Concorso Nazionale di Liuteria di Mozzate e del 4° Concorso Internazionale di Liuteria di Pisogne 
 * ore 18.30 Concerto  M° Cristiano Rossi  e M°  Roberto  Noferini per violini 


SAB 25  ore 16,30

 Conferenza “ Gli archi in liuteria “ Dott. Massimo Lucchi - Omaggio a Arturo Fracassi e Giovanni Lucchi,

Presentazione del volume “Nell’arco di una vita” di Giovanni Lucchi.

Omaggio a Primo Papini l’archettaio di Rimini.

* Intervento musicale di allievi Istituto G. Lèttimi, Rimini  coordinati

dal M° Maurizio Sciarretta


DOM 26  ore 16,30

*Incontro con il Prof. Renato Meucci, organologo  Conservatorio di Novara e Università Statale di Milano; presentazione del suo libro “Strumentaio”, Fondazione Cologni, Marsilio Ed. 

* Intervento musicale allievi Istituto G. Lèttimi, Rimini  coordinati

 dal M° Paolo Fantini


DOM 2 giugno ore 16,30

* M° Claudio Rampini ”La vernice degli strumenti ad arco” omaggio a Ferdinando Simone Sacconi “I segreti di Stradivari”.

* Intervento musicale di allievi dell’Istituto G. Lèttimi, Rimini   coordinati dal Prof. Maurizio Sciarretta


GIO 6  ore 16.00

* Incontro con M° Avv. Cesare Gualazzini e  Prof. Aldo Vianello

     “La costruzione della chitarra classica”

*Concerto “musica cucinae” testi di Pellegrino Artusi  con

  Aldo Vianello, chitarra e voce recitante                   

SAB 8 ore 16.00 

*Dott. Antonio Bagnoli: Presentazione del nuovo catalogo del M° Ezia Di Labio "Violino d'Autore" 23 Autori per 25 Opere di liuteria Ediz. Pendragon.

*  interventi musicali, con i violini  d’autore, di allievi dell’Istituto Lèttimi  di Rimini coordinati dal Prof. Maurizio Sciarretta

DOM 9  ore 16,00

* Incontro con  Antonio Bonacchi e presentazione del suo libro

  “Il violinista”

*ore 17,00 Concerto del compositore e mandolinista  Alessandro Cavallucci

*ore 18.00 Concerto M° Valery Prilipko e Gaia Danilina

                                 Balalaica, gussly e tastiera

DOM 16

 * ore 17,30 Distretto della musica Valmarecchia.
   Concerto  “Voci bianche sulla quarta corda” Coro voci bianche Rimini 

 

 

 

f

Noi in “Mondomusica” ci abbiamo creduto. E quando dico noi intendo Il Consiglio Direttivo dell’ ANLAI ma non solo. Molti di noi ci hanno creduto, anche prima che l’Anlai nascesse, come responsabili o iscritti all’ALI, come docenti della scuola di liuteria, come liutai, come appassionati di liuteria, come collezionisti, come studiosi della materia, come cremonesi…come italiani.

Personalmente mi sono battuto “agli albori“ (in quanto a quei tempi non eravamo in molti ad interessarci di liuteria a Cremona ) sia perché nascessero le Biennali, poi perché le Biennali si trasformassero in un concorso internazionale e poi proprio perché nascesse a Cremona, che tutti consideravano giustamente la patria della musica, un Salone per gli strumenti musicali.

Erano i tempi in cui si parlava con Antonio Bergonzi di “Cremona piccola Ginevra”. L’ idea era quella di far organizzare agli enti della città un salone di “tutti” gli strumenti musicali (quello che poi nacque a Rimini e poi a Bologna) ma ovviamente “ accettammo” il salone degli strumenti ad arco un salone di élite che aveva una sua ragione.

Oggi credo di essere uno dei pochi favorevole anche a “Cremona pianoforte” in quanto entrambi ( archi e pianoforti appunto ) rientranti nelle tradizioni della città anche se forse riterrei più opportuno che le due mostre fossero organizzate autonomamente ma questo è un discorso secondario in questa sede.

Si è conclusa da poco questa edizione di Mondomusica.

Al di là dei discorsi e degli articoli trionfalistici di certa stampa il parere di molti di noi è che Mondomusica stia in realtà regredendo ; cento stand in meno in un solo anno a parte la crisi reale e mondiale non può essere visto come un segnale negativo per il futuro ?

Anche il numero di visitatori (che poi sappiamo come vengono calcolati dai dati ufficiali), anche solo 700 in meno, non depone anch’esso sfavorevolmente?

In Fiera tra i vari espositori ci è parso davvero che si respirasse quest’anno una certa aria di scontento e di delusione oltre alla rabbia di alcuni che non si capacitavano di tariffe degli stand differenziate e a loro parere assolutamente ingiustificabili.

Non conosciamo il problema e non ci interessa affrontarlo in questa sede né dare giudizi al riguardo .

Quello che invece ci preme sottolineare è l’aver notato ancora la mancanza in fiera di ditte storiche della liuteria cremonese da Scaramuzza, a Lucchi, alla Lac ecc, ma anche delle associazioni liutarie come l’ALI, della Scuola Internazionale di Liuteria sempre presente in passato mentre si sarebbe dovuto fare di tutto perche ci fossero magari tutte le scuole di liuteria italiane e soprattutto la mancanza di molti importanti liutai della città e non solo che anche quest’anno hanno preferito allestire le loro mostre in varie parti della città all’esterno della fiera

Val la pena continuare su questa strada? Cui prodest? Esprimiamo qui la nostra grande motivata preoccupazione perché a nessuno può davvero far piacere la possibile crisi di una esperienza così importante.

L’ANLAI che molti considerano spesso su posizioni “ estremiste” vuole farsi interprete da una parte del disagio di parte del mondo della liuteria cittadino e non solo ma dall’altra tentare una mediazione nell’interesse non solo della città ma della liuteria italiana nel suo complesso.

Per questo ci parrebbe utile se non necessario un serio esame di coscienza da parte degli organizzatori, da parte di chi detiene la responsabilità delle sorti future della manifestazione da parte di chi pensa già di ripetere l’esperienza americana che a parere di molti liutai cremonesi e italiani non è stata lo scorso anno certo molto produttiva per la nostra liuteria (cremonese e italiana) e dall’altra la disponibilità ad un dialogo positivo anche da parte dei “contestatori” per la ricerca di soluzioni che possano rilanciare tutti insieme già dal prossimo anno la manifestazione.

Noi lanciamo un appello per un dibattito costruttivo, per la ricerca di soluzioni serie e meditate soprattutto ora che il Museo del Violino è stato appena inaugurato e dopo il recente riconoscimento Unesco a Cremona; sarebbe davvero importante che il salone della liuteria Mondomusica potesse riprendere a svilupparsi per divenire un vero centro di interesse mondiale del settore e determinante per Cremona e la liuteria italiana e con la presenza di tutto il mondo liutario della città.

Gualtiero Nicolini
Presidente ANLAI

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

RISCHIO ESCLUSIONE DI POMPEI DAI PATRIMONI DELL'UMANITA' DELL'UNESCO  MA ATTENZIONE ALLA LIUTERIA CREMONESE 

 

Monito Anlai 

Pompei e' a rischio esclusione giustamente per errori,  incuria e stupidità ma attenzione la liuteria cremonese potrebbe anch'essa rischiare l'esclusione tra alcuni anni se i problemi non vengono affrontati seriamente e soprattutto risolti !

Pompei marcisce. Rischia di essere esclusa dai Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco | Blogeko.it

blogeko.iljournal.it

Fotogallery. Si parla tanto dell'inclusione nei Patrimoni di Etna e ville medicee ma all'ordine del giorno dell'Unesco c'è una relazione che pela viva l'Itali

 

ANLAI DISPONIBILE MA CON GRANDE ATTENZIONE AI PROBLEMI 

 

Gentile dott.ssa  Irene Nicoletta De Bona

Assessore alla Cultura

Comune di Cremona

 

Gentile dott.ssa De Bona

 

Non mi è stato possibile partecipare alla recente riunione di giovedì scorso  presso gli uffici del Sistema Museale,  cui ero stato invitato  come Anlai,  nè delegare la  presenza ad alcuni amici  della mia associazione essendo tutti convocati  a Rimini per le conclusioni della importante mostra  tenutasi presso il Museo della città.

Esprimo comunque la soddisfazione per le conclusioni  della riunione  e per l' impegno assunto da parte degli intervenuti invitati ( enti, associazioni ecc) per la costituzione di una Governance  della Liuteria  che abbia il compito di coordinare le varie componenti del Sistema Liutario della città.

Con la presente, essendosi assunto  il Comune ed in particolare l'Assessorato da  Lei diretto un ruolo di coordinamento e di propulsione delle attività di Governance,   Le comunico ufficialmente la  disponibilità  dell'Anlai.

Nel contempo mi permetto di richiamare  la Sua cortese attenzione sui temi da noi più volte segnalati in tema di cultura  liutaria,  proprio  rispetto al percorso da compiere in merito al riconoscimento UNESCO del “Saper Fare Liutario” Cremonese” e per sottolineare i gravi pericoli  di una successiva eventuale perdita di tale  importantissimo e fondamentale riconoscimento.

RingraziandoLa dell'attenzione  La prego di voler gradire  i miei più distinti  saluti

 

Prof . Gualtiero Nicolini

Presidente Anlai 

 

 

 SUL NUOVO SETTIMANALE  DI CREMONA " MONDO PADANO"  DIRETTO DA ANTONIO LEONI (PREMIO ANLAI 2013)  E' STATA PUBBLICATA il 18 febbraio u.s.  UNA INCHIESTA SULLA LIUTERIA A CREMONA IN FUNZIONE ANCHE DEL RICONOSCIMENTO DELL'UNESCO.

IN TANTI  OGGI  " GRIDANO AL MIRACOLO"  MA  QUELLO CHE DEVE ESSERE CHIARO A TUTTI  -  E L'ANLAI LO STA DICENDO ORMAI DA ANNI-  E' CHE LA LIUTERIA A CREMONA DEVE TORNARE A RAGGIUNGERE  L'ECCELLENZA  E  SOPRATTUTTO POI DEVE  ESSERE IN GRADO DI MANTENERE QUESTA 'ECCELLENZA CHE LE DAREBBE DAVVERO IL  DIRITTO DI  ESSERE  CONSIDERATA PATRIMONIO DELL'UNESCO.

PURTROPPO OGGI NON E' COSI'  ( SE NON PER POCHI SERI VALIDI ARTIGIANI ARTISTI) 

PURTROPPO  CHI DOVREBBE  GARANTIRE QUESTA ECCELLENZA SINO AD ORA NON LO HA FATTO  PER VARI MOTIVI 

PURTROPPO CHI SAREBBE INVECE  IN GRADO DI GARANTIRE QUESTA  ECCELLENZA  NON E' STATO NEPPURE  COINVOLTO

E PURTROPPO TRA SEI ANNI ........CON BUONA  PACE DI CHI SI RIEMPIE  SOLO LA BOCCA DELLA TRADIZIONE, DELLA VALIDITA' DELLA SCUOLA ecc ecc  ........ ARRVEREMO ALLA RESA DEI CONTI.

E ALLORA ? 

g.n. ( anlai) 

Caro Direttore dott Leoni

Complimenti per il primo numero del rinnovato  “Mondo Padano”. Ho apprezzato molti articoli ma in particolare le  pagine  sulla liuteria. Condivido pienamente quanto afferma  l’autore dell’inchiesta  sul mondo della liuteria Fabrizio Loffi . Il riconoscimento dell’Unesco  presuppone che realmente i violini di Cremona, gli strumenti ad arco prodotti  nella nostra città,  siano  ritenuti di altissima qualità. Per i primi sei anni si potrà anche “ bluffare” ma poi ?  Un particolare interessante da sottolineare  è che il Museo del Violino  ( e immodestamente )  l’ANLAI  sono esclusi dal Comitato di Controllo.   Peccato  però che siano anche gli unici ( a mio modesto parere )  in grado di dichiarare la qualità reale del prodotto visto che alcuni enti preposti si sono dimostrati sino ad ora non  assolutamente in grado di farlo e altri ,  come sottolinea anche  il Suo giornale,  hanno dato prova di   non riuscire ad evitare la scarsa  qualità  ( l’esempio di Pechino  con solo  22 presenti e solamente 2 vendite  oltre alle  severe critiche pare ne siano di  lampante  evidenza  )

Giustamente ora si deve  però saper scegliere . Giustamente il giornalista elenca tutte le “ pecche” del Consorzio e  i suoi fallimenti (  dal mancato controllo,  alla missione fallimentare  negli Usa  dello scorso anno, al mancato uso del marchio  anche degli stessi associati !  )  e sottolinea la realtà sconfortante dei furbetti che hanno infangato il nome di Cremona con strumenti assemblati, comprati in bianco  arricchendosi  per anni a scapito del buon nome di Cremona.

L’Anlai  è stata sempre ed è  ancora oggi in prima fila anche  per difendere  la formazione professionale e contestare i programmi ministeriali  e l’ attuale  tipo di Scuola  non più consona ai tempi e che necessiterebbe  un notevole cambiamento, che tutti insieme dovremmo volere per risolvere un altro fondamentale problema.

La nostra associazione si batte  quindi da tempo per una liuteria pulita e corretta e per strumenti davvero “DOC”,   documentati in ogni fase della costruzione e  sottoposti a controllo anche per il materiale usato e per  i risultati acustici  E’  arrivato davvero  il momento di scegliere perché perdendo ancora tempo i risultati saranno catastrofici con buona pace della supremazia di Cremona, della  tradizione e del…. fantasma di Stradivari che non potranno salvarci.

Se davvero si vuole anche poter competere e allontanare il pericolo giallo, ( l’articolo giustamente indugia sul progresso qualitativo e costante della liuteria  cinese), c’è da correre subito ai ripari  e    prima che sia troppo tardi.

Ho apprezzato infine  la proposta di una qualifica dell’aspetto acustico  degli strumenti certificata  nell’auditorium del Museo del violino  ma i problemi vanno risolti a monte e i contrasti Consorzio e Cna  ( con Mondomusica  che continua ad agire evidenziando  nessuna  volontà di  ascolto e di confronto )  non fanno certo intravvedere tempi  brevi e volontà unitarie.

C’è tantissimo ancora da fare, i cremonesi lo sappiamo sono “ litigiosi” e le teste dei liutai sono tante ma attenzione …. sei anni passano purtroppo in un lampo.

 Gualtiero Nicolini   Presidente Anlai

 

 

 I NOSTRI AMICI 

 

Consegna di strumenti raccolti dall'Anlai a Biancavilla  all' Orchestra Falcone e Borsellino de " La città invisibile" 

Il cav Salvatore Dugo consegna  tre strumenti e un arco alla presidente Alfia Milazzo e al tesoriere  Liborio  Scaccianoce.

L'Anlai ringrazia i m° liutai che hanno donato strumenti Franco Merlo, Galileo Pietropaolo, Alessandro Pamapalone, Giorgio Agatoni , Fabio Ramella , ed inoltre  un ringraziamento  anache a Carlo Vettori,  Elisabetta Giordano, Marco Scaramuzza, Vladimiro Cubanzi, Federico Fiora  salvatore Dugo e alla signora Dugo e ai numerosi altri personaggi che hanno contribuito alle campagna a favore delle giovani orchestre bisognose di strumenti. 

 

 

 

 

 

 

 

Vi racconto la Città invisibile

Domenica 14 Luglio 2013 - 08:11 di 

 

 

Sei vivo se hai davvero amato e se sei stato amato. Sei vivo e lo sarai per sempre. Ecco come può nascere la speranza, in una realtà difficile.

 

 

  • La fondazione da me diretta e fondata insieme a Liborio Scaccianoce ed altri amici, prende il nome da un’opera di Calvino, Le città invisibili. E’ proprio dal romanzo più utopico che sia mai stato scritto è scaturita l’idea della Città invisibile, un luogo in cui le utopie possono diventare realtà. La nostra utopia più importante è quella di salvare i bambini di quartieri siciliani “a rischio” CON IL NUTRIMENTO DELLA CULTURA E DELLA CONDIVISIONE DELLE REGOLE. Abbiamo così creato la Scuola di vita e Orchestra “Falcone Borsellino”, una scuola che dal 2009 eroga formazione attraverso un metodo innovativo e soprattutto efficace. I minori in difficoltà vengono inseriti gratuitamente e senza fondi pubblici in un circuito etico-culturale in cui si ripropone la didattica originale del Sistema delle orchestre e dei cori infantili affermatasi in Venezuela (non quello promosso in Italia, assai differente da questa metodologia), e una pedagogia assimilabile a quella di Don Milani per superare i gap culturali dei minori a rischio, servendosi della Programmazione Neurolinguistica per accrescerne l’impatto emotivo e motivazionale. Un incastro di metodologie diverse per favorire l’integrazione, l’inclusione, la coesione sociale, in nome di due eroi modello del nostro tempo, Falcone e Borsellino.

 

 


Fondamentale è nella scuola l’insegnamento della musica che viene impartito direttamente in gruppi di mini-orchestre che poi si aggregano ad altri nello stesso centro o di altri punti di formazione. La didattica musicale orchestrale è impostata principalmente sulla pratica, che tende ad esaltare la partecipazione emotiva legata al piacere di suonare insieme. Docenti volontari della scuola sono molti giovani italiani e anche i maestri venezuelani, che hanno trasmesso il “segreto” della loro didattica alla scuola della Fondazione (unico caso conclamato in Italia), affiancando i maestri italiani per circa due anni continuativamente.

Inoltre le lezioni di gruppo sono sempre precedute da momenti di life coach motivazionale alla legalità, corsi per incrementare l’intelligenza, la memoria, la concentrazione e la creatività nei bambini e negli adolescenti, book and writing therapy, volte a promuovere la cultura della collaborazione, della condivisione e della non competizione.

Forte di un’esperienza consolidata in questo settore, la Fondazione "La città invisibile" ha sviluppato numerosi centri a Catania e provincia, creando tre orchestre infantili e giovanili nei quartieri di San Cristoforo e Librino, persino nell’Istituto penitenziario minorile Bicocca di Catania. Ha reso possibile la formazione di un coro di bambini sordi, detto Manos blancas, che si esibiscono con l’Orchestra sinfonica infantile “Falcone Borsellino”, la più grande della scuola.

Il nostro scopo principale è quello di educare i più piccoli ai principi antimafia. Questo lavoro è realizzato attraverso attività pratiche e divertenti che inculcano i principi come antidoto. LA MAFIA TEME L'EDUCAZIONE PIU' DELLE DENUNCE. PERCHE' IL SUO POTERE E' UN POTERE DI TIPO "CULTURALE" PIU' CHE ARMATO. SI FONDA SULLA VIOLENZA COME PRINCIPIO.  Ancora oggi, a Catania, in certi quartieri si pratica il combattimento tra persone per scommettere su chi vince, ma non sono solo adulti a combattere, anche i bambini piccoli, come i cani o altri animali.

Questo è solo un esempio di cultura mafiosa dove i bambini vengono addestrati da piccoli alla violenza come legge.  EDUCARE ALLA FRATELLANZA, AI PRINCIPI DELLA CIVILTA' E DEI DIRITTI, IN CERTI POSTI SIGNIFICA REALIZZARE LA PIU' IMPORTANTE AZIONE CONTRO LA MAFIA.

Per questo ci appoggiamo molto alle lezioni trasmesse da Falcone o Borsellino. Il loro esempio infatti è sempre presente ai nostri ragazzi, specie quando si trovano costretti a compiere scelte difficili. Nella Scuola di vita si apprende che non sei vivo quando ti giochi tutto a testa o croce, provando l'ebbrezza della sfida, quando sei considerato migliore degli altri per come ti vesti, per ciò che ostenti come fosse parte integrante del tuo essere. Oppure quando vince la tua squadra di calcio o ancora quando eserciti un qualche potere sugli altri. Non sei vivo quando rubi agli altri perché non sai guadagnartelo onestamente, quando accetti i compromessi sulla tua morale, quando butti una bottiglia di plastica in mare, quando hai i migliori voti e non sai godere di ciò che hai imparato, quando occupi un posto che una raccomandazione ha sottratto ad altri che lo meritavano di più. La prima lezione è che sei vivo SOLO QUANDO esiste almeno una persona nella cui vita sei stato presente con il tuo nobile esempio, con la tua disinteressata azione, con il tuo incoraggiante sorriso, con la tua gratuita cura. Sei vivo se hai davvero amato e se sei stato amato. Sei vivo e lo sarai per sempre.

Esattamente questo è ciò che intendeva Borsellino quando affermava che “L’amore vero consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare”. Il cambiamento è possibile e noi lo sappiamo. In pochi anni abbiamo avuto 350 allievi nella musica e raggiunto oltre 5000 studenti di tutte le scuole con il Festival dell’Utopia, una serie di Convention itineranti delle idee a partire dalle utopie dei giovani.

Purtroppo però non tutti i bambini o ragazzi restano, alcuni ci lasciano proprio perché si rendono conto del cambiamento in atto e ne temono le conseguenze nella propria vita. Non dimenticherò mai per esempio una piccola bambina (di San Cristoforo quartiere di Catania), che si portava addosso la sofferenza di vedere in carcere suo padre, al quale era costretta a fare visita ogni settimana e mi confidò di sentirsi prigioniera pure lei delle paure e di certi adulti cattivi; cominciando a frequentare le nostre lezioni pratiche manifestava tutta la propria insicurezza. Quante volte le ho stretto quelle mani, dicendole: questa battaglia la vincerai, la vinceremo, e ti saremo accanto, qui a tenerti stretta e a non lasciarti andar via, nel labirinto. Un giorno però si è alzata, senza dire niente. E’ scappata perché ha capito che stava cambiando e loro, i suoi, no. Che era troppo piccola per tutto questo, Ma noi la aspettiamo ogni giorno e sappiamo che tornerà.

Noi volontari della Scuola ci sentiamo come portatori d'acqua con guscio di noci, raccogliamo l'acqua, quell’acqua potabile che ancora oggi in certi quartieri manca e che si chiama “cultura” della quale i bambini sono assetati, contrariamente a quanto si pensa. La nostra libreria gratuita “Buon libro” regala libri ai bambini senza impegno e obbligo di restituzione. In 5 mesi abbiamo distribuito oltre 500 opere di poesia e letteratura per l’infanzia a quasi 150 bambini e alle loro famiglie. Non v'è da stupirsi se i bambini sono affamati di libri e di cultura. Nonostante la dispersione scolastica e forse proprio per quella. LA NOSTRA LIBRERIA GRATUITA COME LA NOSTRA SCUOLA DI FORMAZIONE E' UN GRANDE MIRACOLO laico.  Durante le attività di “terapia culturale” un ragazzino che aveva abbandonato la scuola e che non sapeva nemmeno leggere e scrivere ha esclamato felice: "leggere è come respirare, io sto imparando".

La città invisibile è la città degli invisibili. La stragrande maggioranza dei bambini di questi quartieri sono oscurati da un sistema che ancora oggi tende a favorire coloro che sono più fortunati e non soffrono di abbandono o trascuratezza e povertà da parte dei propri genitori. I bambini figli di alcolizzati o drogati o di carcerati frequentano scuole ghetto in cui gli insegnanti durano poco per paura di un aggressione o di minacce. Le biblioteche sono chiuse e la parrocchia talvolta è l’ultima porta aperta. Lo aveva capito il beato don Puglisi. E noi abbiamo cercato di aiutare i bambini in queste piccole realtà, come la parrocchia di San Cristoforo di Catania, dove un giovane prete, don Coco da solo è costretto a far fronte a una realtà difficilissima. Lo facciamo da laici e senza la pretesa di evangelizzare. Infatti la nostra Scuola è frequentata da bambini di altre religioni.

In certi quartieri la gioia dei nostri bambini è “luce nell’età della pietra”. Ovunque si presentano conducono il loro entusiasmo di volercela fare. Così per esempio tutti i concerti dell’Orchestra sinfonica infantile Falcone Borsellino, 35 fino in tutto, rendono palese la passione e il grado di adesione dei ragazzini alla bellezza della musica di insieme. L’"Orchestra e coro sinfonico infantile Falcone Borsellino" suonerà l'Inno Nazionale e poi un concerto,  il 19 luglio in via D'Amelio a ventuno anni di distanza dalla strage in cui perse la vita il giudice Paolo Borsellino e le persone della sua scorta. I bambini dell’Orchestra suoneranno con gli strumenti di alta liuteria donati dall'Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana, e molteplici interventi coordinati e orientati sui principi della legalità, dell'etica sociale, della fratellanza e dell'inclusione sociale che vengono trasmessi attraverso le più alte pratiche culturali e artistiche.

Gli oltre 80 bambini, di età compresa tra i 6 e i 17 anni saranno diretti dal Maestro venezuelano Manuel Frias, direttore della Scuola del Sistema a Caracas, violista e violinista, in "missione" presso le scuole. Significativo il contributo di affiancamento dato dai maestri italiani, tra i quali La Monica, per i fiati, Messina per le percussioni, Argentino per il coro.La partecipazione quindi di questi ragazzini nel contesto della manifestazione del 19 luglio il cui obiettivo è quello di chiedere la VERITA' sulla strage di via D'Amelio, non sarà solo la semplice proposta di un bel concerto di musica classica, ma la proposizione di un messaggio di riscatto sociale e di richiesta di un diritto a tutt'oggi negato, messaggio che si incarna in un movimento culturale e morale attuato dai più piccoli, giudicati i più adatti, come aveva profeticamente sostenuto Borsellino, "a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità".

 

 

IN VISITA A CREMONA la violinista Violetta SMAILOVIC HUART con i suoi allievi di una Master class . Concerto al Museo di Cremona e visita ai laboratori di liuteria di Elisabetta Giordano Federico Fiora e Vladimiro Cubanzi accompagnati da Salvatore Dugo 

 

 

 

Associazioni, liutai,musicisti , collezionisti

 

 

 

Gli amici della nostra Associazione sono tantissimi   Li inseriremo un po' alla volta 

Associazioni

Accademia Concertante  Milano

Uno Stradivari per la Gente

Fondazione La CIttà Invisibile ( Biancavilla di Catania) 

CassiodoroMasterclass Bologna

Ars Creativ@ Associazione Culturale 

Teatro Arte e Spettacolo S.C.A.R.L.

IBLA Foundation ( Ragusa- New York )  

Centro Studi Rinascimento Musicale  Artimino ( Prato) 

Lions Lungo Adda Lodigiano  Lodi 

UNSI Cremona

Associazione Regionale Liutai Bulgari kanzallak ( Bulgaria) 

Galileo Concert Planning Tokyo  ( Giappone) 

Bejging Institute of Musical Instruments  Pechino ( Cina) 

Accademia Internazionale di Violino  Niccolò Paganini 

 

 

Premi Anlai 

 

PREMI ANLAI ASSEGNATI DAL 2006 al 2017

Premi Anlai 2006/2017
Maestri liutai e archettai
Pierangelo Balzarini alla memoria
Francesco Bissolotti
Antonio Capela
Giorgio Cè
Filippo Fasser
Udino Lazzarin
Florian Leonhard

Liuteria Fratelli Migani 
Giovanni Lucchi
Sergio Palmiro Maggi
Franco Merlo

Primo Papini 
Valery Prilipco
Luca Primon
Zhen Quang
Claudio Rampini
Michele Sangineto
Tibor Semmelweis

Giorgio Scolari 

Marco Traverso
Carlo Vettori
Wanna Zambelli

Andrea Zanze'

Premi Anlai  ai Musicisti

Nella Anfuso
Mauro Ivano Benaglia
Yulius Bertock
Silvia Chiesa
Francesca Dego
Marco Fornaciari
Fiorella Foti
Stefano Ginevra
Massimo Incarbone
Michael Kugel
Wim Janssen
Andrea Marcon
Salvatore Moltisanti
Carlotta Nobile alla memoria
Sandor Fejer alla memoria violinista morto nella nave Concordia
Alessandro Lupo Pasini
Cristiano Rossi
Danilo Rossi
Anna Serova
Francesco Taranto
Sebastiano Maria Vianello Mirabello
Dominika Zamara 

 

Rossano Aquilanti

Giovanni Arvedi Museo del Violino
Battiloro Giusto Manetti Ditta Battiloro
Ornella Bellezza Direttrice Casa Circondariale di Cremona
Marina Berlinghieri assessore alla Cultura Comune di Pisogne
Antonio Bergonzi studioso
Piermatteo Bertolini Assessore alla cultura Comune di Pisogne
Paolo Bodini Presidente Museo del Violino
Brigitte Brandmair ricercatrice
Rita Cucè Direttrice Scuole di Musica in Afganistan
Luca Ciuffoletti violinista pittore Dipingere la musica
Flavio Dasenno studioso organologo
Salvatore Dugo collezionista Presidente LIACC
Piero Gargiulo ricercatore
Luigi Garòli scultore pittore
Vinicio Gay Direttore Istituto Cherubini Firenze alla memoria
Cesare Gualazzini studioso liutaio ricercatore
Antonio Leoni giornalista
Luca Lucibello Direttore Archimagazine
Renato Meucci studioso organologo
Alfia Milazzo Presidente Città Invisibile Orchestra giovanile Falcone Borsellino

Anna Maramotti Politi 
Mirelvla Mondini Dirigente scolastico Scuola di Liuteria Cremaona
Giorgio Piacentini scultore
Aleksandra Radonic foltografa
Liborio Scaccianoce Direttore Orchestra giovanile Falcone Borsellino

Mario Silla giornalista

Vito Taverna Presidente Poesie nel cassetto
Giuliano Zugliani Funzionario G.F. Val Di Fiemme

 

 

Francesca Dego

Silvia Chiesa.

Francesco Taranto

Stefano Ginevra

Michele Sangineto

Franco Merlo 

Sergio Palmiro  Maggi

 

PREMI ANLAI  2013

 Udino Lazzarin maestro liutaio    Milano 

Mauro Ivana Benaglia  Direttore d'orchestra  Milano 

Massimo Incarbone  Direttore d'orchestra Vittoria ( Ragusa) 

Wim Janssen  violista  Cremona 

Antonio Leoni  giornalista  Cremona

Alessandro  Lupo Pasini  organista  Crema 

Giorgio Piacentini  intagliatore  Castelverde (Cr) 

Aleksandra Radonic fotografa d'arte  Cremona

Sebastiano Maria Vianello Mirabello  violinista Venezia 

Volontari Fondazione La città Invisibile Biancavilla 

( Liborio Scaccianoce) 

 

Luigi Garòli  pittore scultore  Pasturo ( Lecco ) 

Nobile Carlotta  violinista alla memoria 

 

 

 

 

 Luigi Garòli

 

Nato a Cremona nel 1928 si è trasferito a Milano sin da giovanissimo ed ha iniziato a dedicarsi alla pittura e alla scultura. Ha esposto al Museo della Permanente di Milano, del qua­le è membro da molti anni, e sue opere sono esposte nei musei di Santa Maria di Leuca  e nel Sud Dakota . Si è dedicato anche al restauro svi­luppando tecniche personali, che hanno comunque avuto l’approvazione delle Soprintendenze  alle opere d’arte, ed ha compiuto interventi Importanti di restauro anche a Palazzo Besta su affreschi del 1500, alla facciata del 1800 del Comune sempre e alla sede della Banca di Credito Valtellinese di Sondrio, altri importanti restauri sono stati compiuti anche a Milano come alla Cap­pella della Chiesa di S. Ambrogio del 1600 a Bianzone agli Stucchi del 1700, a Campione d’Italia alla facciata del Santuario del­la “Madonna dei Ghirli“ del 1200, 1300 e 1400. Ha progettato e costruito monumenti ai Caduti della seconda Guerra Mondiale e affreschi raffiguranti gli angeli. Da alcuni  anni  si è trasferito a Pasturo, piccolo borgo sopra il lago di Lecco, dove continua la sua attività scultorea, pittorica e di progettazione nella serenità e nella tranquillità delle prealpi lombarde.

RECENTI MOSTRE

RIMINI  Museo della Città  - SORESINA Sala del Podestà   CREMONA Piazza Roma - CREMONA Sala degli Alabardieri Comune di Cremona - CREMONA   Sala CCIAA Via Solferino    FORMIA Terrazza sul mare -   BOARIO TERME  Parco delle Terme -  GROSSETO Galleria Eventi 

 

 

Addio a Carlotta Nobile, 
l’angelo del violino

 

 

Muore a 24 anni l’artista campana
dirigeva l’Accademia di S. Sofia

Carlotta Nobile, 24 anni

 

 

 

SANDRO CAPPELLETTO

 

 

ROMA

 

 

Quella mattina di domenica 3 marzo, non aveva voluto rinunciare. Per suonare, a Roma, nel concerto dedicato alla memoria di Goffredo Petrassi, aveva preso treni per andare e tornare da Milano, dove era in cura. Chi non lo sapeva, a vederla così più che bella, radiosa, determinata, brava, mai avrebbe immaginato che il male la stava vincendo e che la partita si sarebbe chiusa così presto.  

 

 

Addio Carlotta Nobile, violinista, laureata in storia dell’arte, autrice di due libri di narrativa. Nell’ultimo,Oxymoron, aveva scritto: «Il tempo non è che un nemico beffardo sempre in corsa e mai costante. Va a ritroso quando dovrebbe scorrere e travolge quando dovrebbe fermarsi, e certo non sarò io a convincerlo a imparare». A lei, il tempo che travolge, ha concesso soltanto 24 anni. Si è spenta nella casa di famiglia a Benevento, circondata dall’affetto di molte persone, strette attorno al dolore dei genitori, del fratello.  

 

 

Diplomata con lode in violino a 17 anni, perfezionata a Londra, Salisburgo e alla Scuola di Fiesole, Carlotta è stata fedele alla sua dedizione alla musica fino a quando le forze lo hanno consentito. Sapeva tutto del tumore che la stava divorando con quell’energia brutale che possiede quando prende di mira i più giovani e che aveva suggerito ai medici terapie molto invasive. Più le cure la sfibravano, più le diagnosi avvicinavano il momento del congedo, più la musica diventava la sua ribellione al destino, la sua vera vita: e mai con uno sconto alla qualità. Nel suo orgoglio di vera artista, non avrebbe tollerato di essere invitata a suonare perché malata. Non aveva bisogno di queste concessioni: possedeva un suono forte e sicuro, un’agilità perfino virtuosistica, era curiosa del repertorio moderno, come testimonia anche la sua interpretazione di alcuni brani di Ernest Bloch, ora contenuti nel cd Il pentagramma della memoria, edito dalla Fondazione Carlo Levi. E conquistava il pubblico, con una consapevole - e mai artefatta, come si vede di frequente - presenza scenica.  

 

 

Quel giorno a Roma aveva suonato, con il pianista Marco Scolastra e il violista Antonello Farulli,Introduzione e Allegro e Duetto per violino e viola. Carlotta conosceva il primo pezzo, non il secondo. Non si tirò indietro, studiò molto, come fosse consapevole che sarebbe stato quello il suo ultimo concerto pubblico. Così purtroppo è accaduto. Fu travolgente nei passaggi più brillanti, molto matura nei momenti più lirici, più dialoganti e segreti dei due capolavori di Petrassi. Ciao Carlotta, grazie per sempre. Sapremo ricordarti, sapremo onorarti.  

 

 

 

 

 

Sopra, Giorgio Piacentini

Il consiglio direttivo dell’Anlai ha deliberato l’assegnazione dei premi Anlai 2013 che saranno consegnati il 18 maggio al castello del Seprio di Mozzate. Tra i premiati il maestro liutaio Udino Lazzarin Conservatore degli strumenti musicali del Museo della Scienza e della tecnica di Milani ed alcune altre personalità che si sono particolarmente distinte in campo liutaio e musicale. Tra di loro, altri cinque “cremonesi”. Il giornalista Antonio Leoni “che ha sempre manifestato grande impegno e interesse per la liuteria”, spiega l’Anlai. Il maestro Alberto Lupo Pasini, organista, docente dell’Istituto Musicale ‘Folcioni’ di Crema. Il maestro ebanista Giorgio Piacentini, grande intagliatore del legno. L’artista Aleksandra Rodonich, giovane fotografa serba e il violista Maestro Wim Janssen, docente del conservatorio ‘Nicolini’ di Piacenza e della scuola civica di musica ‘Monteverdi’ di Cremona.

 

 

 

L’Anlai premia il violinista 
ungherese scomparso 
sulla nave Concordia

 

 

21 marzo, 2012   // 

 
 

 

 

E’ scomparso nella tragedia della Costa Concordia e ora l’Anlai, l’Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana, vuole rendere omaggio al violinista ungherese Sandor Feher, assegnandogli il Premio Anlai 2012. Il maestro, nella tragica notte del 13 gennaio al largo dell’Isola del Giglio, ha aiutato vari bambini ad indossare i salvagenti, quindi è corso in cabina per tentare di recuperare e salvare il suo strumento, ma non è più riuscito ad uscire dalla nave. Nato a Budapest nel 1973 si era perfezionato a Vienna e aveva lavorato a lungo in Germania. Si era imbarcato sulla nave Concordia dopo essere stato scritturato per suonare ogni sera nella Sala Vienna. Il Consiglio di Amminitrazione di Anlai ha deciso di assegnargli il Premio Anlai 2012 e di ricordarlo il 19 maggio a Pisogne durente la cermonia di premiazione dei concorsi di liuteria.

 Ciao Antonio !

Addio a Antonio Bergonzi,

liutaio per passione

Premio Anlai 2012 

 

 

Antonio Bergonzi

 

 

CREMONA - Dopo una lunga malattia, è morto lunedì a 81 anni Antonio Bergonzi, cartolaio e libraio, poi anche ‘liutaio per passione’. Conosciuto e stimato, era uomo di cultura. Dotato di grande ironia, autodidatta e uomo di spessore. Attentissimo a quello che succedeva in città dal punto di vista commerciale ma anche urbanistico. Era stato consigliere comunale per il Pri negli anni Settanta, aveva scritto alcuni libri. Ma la dura gavetta che i bottegai facevano non l’ha mai dimenticata. Tutta la storia della sua vita l’ha raccontata nel libro ‘I Mèe’: un inno al lavoro e ai sacrifici attraverso la vita dei suoi genitori. E in quel libro c’è una significativa immagine dell’autore, fotografato nel giorno della prima comunione accanto allo zio Piero, titolare della cartoleria Moschetti di corso Garibaldi dal 1919. Nel 1933 la cartoleria passerà a Giovanni, padre di Antonio, e alla mamma Elsa. Successivamente Antonio si trasferì in corso Mazzini. La passione per la liuteria l’ha trasmessa al figlio Riccardo, direttore degli Swingers che ha la bottega in corso Garibaldi, accanto a quella che fu la

 

 

 libreria Moschetti.

 

 

Istituito negli anni 90’ durante il Concorso di Liuteria di Baveno come  premio dedicato al riconoscimento dell’attività dell’impegno e della bravura  di  alcuni tra i più affermati  liutai  (furono premiati tra gli altri Arnaldo Morano,  Giacomo  Bisiach,   Giuseppe  Stefanini,  Guerriereo Spataffi, oltre a  Gio Batta Morassi, Renato Scrollavezza, Giancarlo, Guicciardi  e Carlo Vettori ) è stato per molto tempo un premio ambito ed apprezzato. Lo stesso dicasi per il  riconoscimento dedicato a personaggi che,  pur non essendo liutai,  avevano dato lustro alla liuteria grazie alla loro attività e attivismo  (sono stati  premiati  ad esempio Sandro Talamazzini  per il suo film “ Stradivari  60”  e i suoi documentari , Victor  Salvi che ha creato un stupendo museo dell’arpa,  Antonio Monzino presidente per tanti anni della Disma  e discendente da una gloriosa famiglia famosa nell’ambito della liuteria, lo scrittore Giorgio Finale Montalbano autore del volume “Il violino un intoccabile  feticcio ?”, l’arch Sergio Renzi,  l’indimenticabile  collezionista  liutaio Mario Maggi’).

 

Concorso di Pisogne
un premio ad Arvedi
per il Museo del Violino 
PREMI ANLAI 2011

 

 

 

 

Istituito negli anni 90’ durante il Concorso di Liuteria di Baveno come  premio dedicato al riconoscimento dell’attività dell’impegno e della bravura  di  alcuni tra i più affermati  liutai  (furono premiati tra gli altri Arnaldo Morano,  Giacomo  Bisiach,   Giuseppe  Stefanini,  Guerriereo Spataffi, oltre a  Gio Batta Morassi, Renato Scrollavezza, Giancarlo, Guicciardi  e Carlo Vettori ) è stato per molto tempo un premio ambito ed apprezzato. Lo stesso dicasi per il  riconoscimento dedicato a personaggi che,  pur non essendo liutai,  avevano dato lustro alla liuteria grazie alla loro attività e attivismo  (sono stati  premiati  ad esempio Sandro Talamazzini  per il suo film “ Stradivari  60”  e i suoi documentari , Victor  Salvi che ha creato un stupendo museo dell’arpa,  Antonio Monzino presidente per tanti anni della Disma  e discendente da una gloriosa famiglia famosa nell’ambito della liuteria, lo scrittore Giorgio Finale Montalbano autore del volume “Il violino un intoccabile  feticcio ?”, l’arch Sergio Renzi,  l’indimenticabile  collezionista  liutaio Mario Maggi’).

Inopinatamente chiusa l’esperienza di Baveno,  la tradizione  è stata  ripresa e continuata da parte  dall’Anlai  prima durante le esposizioni di Rimini del Disma Music s e successivamente  a Pisogne nell’ambito del concorso nazionale e dallo scoro anno di quello internazionale.  Sono stati premiati liutai famosi  come Francesco  Bissolotti ,  Giorgio Cè, Giorgio Scolari , Antonio Capela, Primo Pistoni, Tibor Semmelweis , archettai come  Primo Papini, l’allievo di Fracassi,  e Giovanni Lucchi   e personaggi che si sono particolarmente distinti  nel settore liutario come ad esempio Anna Maramotti, attuale presidente del Museo del Violino,   Mirelva Mondini, preside Ipiall ,  Paolo Bodini  Presidente  della Fondazione Stradivari, il musicologo Piero Gargiulo ecc.

Il Premio ANLAI che  trascende quindi  il suo valore per l’importanza che gli viene ormai attribuita,  per il 2011  è stato assegnato  dal CDN dell’Associazione e verrà consegnato il 18 settembre nella splendida cornice della Chiesa di Santa Maria della neve del Romanino di Pisogne  al maestro liutaio cinese del conservatorio di Pechino Zhen Quan, diplomato a Cremona e primo vincitore del Premio Baveno. Altro premio ANLAI è stato assegnato a Pierangelo Balzarini alla memoria, il giovane validissimo liutaio scomparso sette anni fa in giovane età. Il riconoscimento sarà ritirato dalla madre. Il Premio Anlai “Una vita dedicata alla liuteria, all’arte  o alla musica” è stato attribuito quest’anno e sarà consegnato   sempre a Pisogne nella stessa cerimonia al  Cav Giovanni Arvedi,  ideatore e realizzatore del Museo del Violino di Cremona, ad  Antonio Bergonzi, fondatore della rivista “Liuteria”, al musicologo Renato Meucci, al musicista testimonial Aism e Fism Matteo Fedeli e a Mario Silla, già direttore di vari organi di stampa e attuale direttore di CremonaOggi

Speciali  riconoscimenti saranno  assegnati anche a Nella Anfuso Presidente della Fondazione Rinascimento musicale Italiano,  alla presidente della Fondazione “La città invisibile” di Catania Alfia Milazzo realizzatrice a Francavilla ai piedi dell’Etna del metodo Abreu  in collaborazione con il m° Abbado,  alla direttrice della Casa circondariale di Cremona dott.ssa Ornella Bellezza ed al presidente della IBLA Foundation di New York Salvatore Moltisanti, quattro  istituzioni che collaborano con l’Anlai per progetti di grande interesse 

 

 

Premio ANLAI 2010 al Portale del Violino!

 

 

Postato il Domenica, 20 giugno @ 05:50:15 CDT di 

 
 

 

 

Apprendiamo dal quotidiano di Cremona "La Cronaca" del 1° Giugno 2010 che il comitato direttivo dell'ANLAI ha assegnato a Claudio Rampini il premio "Una vita per la liuteria". A mia volta dedico questo importante riconoscimento a tutti gli utenti del Portale che quotidianamente ci seguono con passione.

 

 

Lo stesso riconoscimento è stato attribuito al maestro Claudio Rampini di Pontedera che - spiega ancora Nicolini - con il suo "Portale del violino" quotidianamente mantiene contatti con liutai, musicisti, appassionati cultori dell'arte liuteria".
Rampini, costruttore e restauratore di strumenti ad arco, si dedi­ca attivamente alla ricerca filologica, storica, artistica e tecnica e soprattutto alla divulgazione e diffusione della cultura musicale ed organologica sotto ogni punto di vista, orientando la propria atti­vità a contribuire ad una liuteria "etica" e "popolare", tentando di portare la figura del liutaio ed i suoi strumenti al difuori di una lo­gica commerciale e mercantile spesso legata a luoghi comuni. Inol­tre nel 2004 ha fondato, e tuttora gestisce, il primo sito web italia­no, non commerciale e specifico, dedicato agli strumenti ad arco ed alla liuteria; a tale sito è abbinato un forum in cui professionisti, studenti o appassionali di musica o liuteria discutono di tali mate­rie specifiche.

 (segue articolo completo).

 

 

 Un altro importante riconoscimento premia l'impegno di Paolo Bodini alla guida della Fondazione Stradivari. L'Associazione Na­zionale Amici della Liuteria Italiana (ANLAI), nell'ultima riunio­ne, ha deciso di conferirgli il premio "Una vita dedicata alla liute­ria". Si vuole così gratificare quanto Bodini ha saputo fare prima come sindaco di Cremona (portò nella collezione di Palazzo Co­munale alcuni capolavori di liuteria classica e conferì la cittadinan­za onoraria a Rostropovich, lavorando per dare una dimensione in­ternazionale alla nostra città), poi come presidente della Triennale e, successivamente della Fondazione Stradivari. Oggi il concorso per liutai è tornato ad essere tra i più importanti al mondo e gli eventi di ottobre sono una vetrina pressoché unica per la nostra cultura musicale e per la preziosa tradizione ereditata delle nostre botteghe. La Fondazione Friends of Stradivari, infine, è sempre più il nodo centrale di una comunità virtuale legata al nome dei nostri massimi costruttori di strumenti ad arco. E, non a caso, la motiva­zione, resa nota dal presidente del ANLAI Gualtiero Nicolini, giu­stifica l'importante premio sottolineando "l'impegno profuso e i notevoli consensi che Cremona e la Triennale hanno ottenuto in questi anni".

Lo stesso riconoscimento è stato attribuito al maestro Claudio Rampini di Pontedera che - spiega ancora Nicolini - con il suo "Portale del violino" quotidianamente mantiene contatti con liutai, musicisti, appassionati cultori dell'arte liuteria".
Rampini, costruttore e restauratore di strumenti ad arco, si dedi­ca attivamente alla ricerca filologica, storica, artistica e tecnica e soprattutto alla divulgazione e diffusione della cultura musicale ed organologica sotto ogni punto di vista, orientando la propria atti­vità a contribuire ad una liuteria "etica" e "popolare", tentando di portare la figura del liutaio ed i suoi strumenti al difuori di una lo­gica commerciale e mercantile spesso legata a luoghi comuni. Inol­tre nel 2004 ha fondato, e tuttora gestisce, il primo sito web italia­no, non commerciale e specifico, dedicato agli strumenti ad arco ed alla liuteria; a tale sito è abbinato un forum in cui professionisti, studenti o appassionali di musica o liuteria discutono di tali mate­rie specifiche.

I Premi Anlai "Musica e Liuteria" sono stati quindi assegnati a Nella Anfuso la presidente del Centro Studi Rinascimento Musi­cale che con la sua arte ha contribuito a diffondere il canto e la musica monteverdiana e che è anche utrice di un progetto per la costruzione di strumenti ad arco un quintetto barocco con legno certificato del cinquecento per l'esecuzione di brani del grande compositore cremonese " il Divino Claudio" e a Mr Michael Yane- sak Direttore della Ibla Foundation di New York con la quale l'Anlai ha stretto una proficua collaborazione e che vedrà quest'anno a Ragusa ed il prossimo anno a Manhattan New York strumenti di collezionisti Anlai suonati dai finalisti del concorso. Anlai, infine, premia due affermati liutai. Il primo è il portoghese Antonio Capela Anta e, in qualche modo, è legato a Cremona. Perché, pur apprednendo l'arte della liuteria dal padre si è poi perfezionato, negli anni Sessanta, alla nostra scuola internazionale sotto la guida di Sgarabotto e Sacconi. I suoi violini hanno vinto importanti premi a Cremona e a Poznan, in Polonia.
Infine viene premiato anche il liutaio Luca Sbernini Griffa, di Verbano Cusio Ossola.

Ha frequentato la scuola per la costruzione e il restauro degli strumenti musicali del Comune di Milano sotto la guida del maestro Renato Scrollavezza e nel 1981-1982 è stato suo assi­stente. Si dedica a studi di fisica acustica ed è socio della Catgut Acoustical Society of America. Al concorso Triennale ha partecipa­to nel 1988, giungendo terzo nella categoria violoncello, quarto e sesto per i violini.

I premi Anlai saranno ufficialmente consegnati ai vincitori il 19 settembre 2010 nella Chiesa del Romanino di Santa Maria della Neve di Pisogne durante la cerimonia di premiazione dei vincitori del 4° Concorso nazionale di Liuteria presieduto da Ivan Moni- ghetti premiazione che precederà di qualche giorno quella del 1° Concorso internazione violino antichizzato e copia di strumento antico.

 

 

PREMI ANLAI  2013

 Udino Lazzarin maestro liutaio    Milano 

Mauro Ivana Benaglia  Direttore d'orchestra  Milano 

Massimo Incarbone  Direttore d'orchestra Vittoria ( Ragusa) 

Wim Janssen  violista  Cremona 

Antonio Leoni  giornalista  Cremona

Alessandro  Lupo Pasini  organista  Crema 

Giorgio Piacentini  intagliatore  Castelverde (Cr) 

Aleksandra Radonic fotografa d'arte  Cremona

Sebastiano Maria Vianello Mirabello  violinista Venezia 

Volontari Fondazione La città Invisibile Biancavilla 

( Liborio Scaccianoce) 

 

Luigi Garòli  pittore scultore  Pasturo ( Lecco ) 

Nobile Carlotta  violinista alla memoria 

 

 

 

 

 

 

 

 

PREMI ANLAI 2015

ANNA SEROVA

FIORELLA FOTI 

WANNA ZAMBELLI 

 

Premiate a Cremona maggio 2015 

 

a Pisogne saranno premiati 

 

 MARCO FORNACIARI

Il Cda dell’Anlai ha deciso di attribuire i premi Anlai 2015, che saranno consegnati il 9 maggio alle ore 16 nel Salone dei Quadri del Comune di Cremona, a tre personaggi femminili di grande rilevanza. Oltre alla famosa violista presidente onorario del 9° Concorso Nazionale di Liuteria Anlai per strumenti ad arco, saranno infatti premiate fondatrice  e componente dell’Orchestra “Camerata Strumentale Veneta” e dell’Orchestra Sinfonica di Castelfranco Veneto e  la “decana” delle liutaie cremonesi  docente alla Scuola di Liuteria di Cremona dal 1974 ed ex allieva di Francesco Bissolotti.

Anna Serova. Per la rara bellezza del suono e per la sua notevole duttilità artistica, è molto richiesta nella musica da camera – Tra i suoi partners vi sono stati Ivry Gitlis, Bruno Giuranna, Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Filippo Faes, Toby Hoffmann. Si è esibita come solista con orchestre come la Moscow State Symphony Orchestra, Siberian Symphony Orchestra, Karelia Symphony Orchestra, Krasnoyarsk Chamber Orchestra, Arkhangelsk State Chamber Orchestra, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra del Teatro Olimpico.Varie sue incisioni discografiche hanno entusiasmato la critica e ottenuti premi e riconoscimenti. Nel 2007 il suo ultimo Cd “Schumann racconta” registrato con Ensemble Punto It ha ottenuto 5 stelle dalla rivista “Musica” che lo ha recensito tra i Cd eccezionali del mese.Nel 2006 il Sindaco di Krasnojarsk ha nominato Anna Serova “Ambasciatrice culturale della città”. Grazie alla sua opera, è stato firmato il Protocollo d’intenti tra Cremona e la Città siberiana, per mezzo del quale si organizzano scambi culturali, commerciali e amministrative tra l vasta regione della Siberia centrale e l’Italia. Costantemente invitata a tenere dei master class nelle migliori accademie di Russia e Europa. E’ docente di viola e musica da camera presso l’Accademia Internazionale di Biella

Wanna Zambelli. Diplomata, prima donna italiana, nel 1972 presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, sotto la guida del Maestro Sgarabotto. Lavora successivamente per lungo tempo nella bottega del Maestro liutaio Francesco Bissolotti, dove ha la possibilità di incontrare e di apprendere l’insegnamento di uno dei più grandi liutai e restauratori moderni, Simone Ferdinando Sacconi, durante i suoi ultimi soggiorni cremonesi. Nel 1973, alla V biennale di Cremona, vince la medaglia d’oro con targa del premio “S. F. Sacconi” quale migliore liutaio di età inferiore ai 30 anni. Costruisce i suoi strumenti secondo il metodo classico cremonese, con forma interna e filettando a cassa chiusa. Nel 1980 ha collaborato con il Maestro Bissolotti ed altri liutai dell’Aclap (Associazione Cremonese Liutai Artigiani Professionisti) alla realizzazione della mostra itinerante “Liuteria Classica un Metodo” sul processo di costruzione del violino secondo il metodo classico cremonese.Dal 1974 è insegnante di laboratorio presso la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona.

Fiorella Foti. Fondatrice (con il Mº Giuliano Carmignola) e componente dell’Orchestra “Camerata Strumentale Veneta”, per quindici anni che ha fatto parte dell’Orchestra Sinfonica di Castelfranco Veneto. Attualmente suona nell’Ensemble Cameristico “Gruppo d’Archi Veneto (da lei fondato nel 2003, del quale è anche Direttrice Artistica Dal 1971 al 2005, ha ricoperto il ruolo di Direttrice Artistica del e delle collaterali ed è stata anche artefice della designazione del Concorso e delle Rassegne di Vittorio Veneto quali rappresentanti ufficiali dell’Italia nell’E.M.C.Y (European Union of Music Competitions for Youth, con sede a Monaco di Baviera), sancita nel Congresso di Oslo del 1998, ha fatto fa parte dello stesso Organismo europeo prima in veste di per l’Italia, e in seguito quale uno dei cinque componenti. In tale ruolo ha sempre lavorato per favorire gli scambi culturali tra giovani strumentisti europei e per tenere i contatti con prestigiosi enti (tra cui: “Fondazione Hindemith” di Blonay-Svizzera; Fondazione “Moulin d’Andé”, Normandia-Francia “ oventudes Musicales Espaa”, Barcellona “Gustav Mahler jugendorchester” del Mº Claudio Abbado, Vienna), venendo spesso invitata in Europa in veste di di convegni, seminari, conferenze, gruppi di studio.

 

I

 

PREMI ANLAI  2013

 Udino Lazzarin maestro liutaio    Milano 

Mauro Ivana Benaglia  Direttore d'orchestra  Milano 

Massimo Incarbone  Direttore d'orchestra Vittoria ( Ragusa) 

Wim Janssen  violista  Cremona 

Antonio Leoni  giornalista  Cremona

Alessandro  Lupo Pasini  organista  Crema 

Giorgio Piacentini  intagliatore  Castelverde (Cr) 

Aleksandra Radonic fotografa d'arte  Cremona

Sebastiano Maria Vianello Mirabello  violinista Venezia 

Volontari Fondazione La città Invisibile Biancavilla 

( Liborio Scaccianoce) 

 

Luigi Garòli  pittore scultore  Pasturo ( Lecco ) 

Nobile Carlotta  violinista alla memoria 

 

 

 

 

 Luigi Garòli

 

Nato a Cremona nel 1928 si è trasferito a Milano sin da giovanissimo ed ha iniziato a dedicarsi alla pittura e alla scultura. Ha esposto al Museo della Permanente di Milano, del qua­le è membro da molti anni, e sue opere sono esposte nei musei di Santa Maria di Leuca  e nel Sud Dakota . Si è dedicato anche al restauro svi­luppando tecniche personali, che hanno comunque avuto l’approvazione delle Soprintendenze  alle opere d’arte, ed ha compiuto interventi Importanti di restauro anche a Palazzo Besta su affreschi del 1500, alla facciata del 1800 del Comune sempre e alla sede della Banca di Credito Valtellinese di Sondrio, altri importanti restauri sono stati compiuti anche a Milano come alla Cap­pella della Chiesa di S. Ambrogio del 1600 a Bianzone agli Stucchi del 1700, a Campione d’Italia alla facciata del Santuario del­la “Madonna dei Ghirli“ del 1200, 1300 e 1400. Ha progettato e costruito monumenti ai Caduti della seconda Guerra Mondiale e affreschi raffiguranti gli angeli. Da alcuni  anni  si è trasferito a Pasturo, piccolo borgo sopra il lago di Lecco, dove continua la sua attività scultorea, pittorica e di progettazione nella serenità e nella tranquillità delle prealpi lombarde.

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Addio a Carlotta Nobile, 
l’angelo del violino

 

 

Muore a 24 anni l’artista campana
dirigeva l’Accademia di S. Sofia

Carlotta Nobile, 24 anni

 

 

 

SANDRO CAPPELLETTO

 

 

ROMA

 

 

Quella mattina di domenica 3 marzo, non aveva voluto rinunciare. Per suonare, a Roma, nel concerto dedicato alla memoria di Goffredo Petrassi, aveva preso treni per andare e tornare da Milano, dove era in cura. Chi non lo sapeva, a vederla così più che bella, radiosa, determinata, brava, mai avrebbe immaginato che il male la stava vincendo e che la partita si sarebbe chiusa così presto.  

 

 

Addio Carlotta Nobile, violinista, laureata in storia dell’arte, autrice di due libri di narrativa. Nell’ultimo,Oxymoron, aveva scritto: «Il tempo non è che un nemico beffardo sempre in corsa e mai costante. Va a ritroso quando dovrebbe scorrere e travolge quando dovrebbe fermarsi, e certo non sarò io a convincerlo a imparare». A lei, il tempo che travolge, ha concesso soltanto 24 anni. Si è spenta nella casa di famiglia a Benevento, circondata dall’affetto di molte persone, strette attorno al dolore dei genitori, del fratello.  

 

 

Diplomata con lode in violino a 17 anni, perfezionata a Londra, Salisburgo e alla Scuola di Fiesole, Carlotta è stata fedele alla sua dedizione alla musica fino a quando le forze lo hanno consentito. Sapeva tutto del tumore che la stava divorando con quell’energia brutale che possiede quando prende di mira i più giovani e che aveva suggerito ai medici terapie molto invasive. Più le cure la sfibravano, più le diagnosi avvicinavano il momento del congedo, più la musica diventava la sua ribellione al destino, la sua vera vita: e mai con uno sconto alla qualità. Nel suo orgoglio di vera artista, non avrebbe tollerato di essere invitata a suonare perché malata. Non aveva bisogno di queste concessioni: possedeva un suono forte e sicuro, un’agilità perfino virtuosistica, era curiosa del repertorio moderno, come testimonia anche la sua interpretazione di alcuni brani di Ernest Bloch, ora contenuti nel cd Il pentagramma della memoria, edito dalla Fondazione Carlo Levi. E conquistava il pubblico, con una consapevole - e mai artefatta, come si vede di frequente - presenza scenica.  

 

 

Quel giorno a Roma aveva suonato, con il pianista Marco Scolastra e il violista Antonello Farulli,Introduzione e Allegro e Duetto per violino e viola. Carlotta conosceva il primo pezzo, non il secondo. Non si tirò indietro, studiò molto, come fosse consapevole che sarebbe stato quello il suo ultimo concerto pubblico. Così purtroppo è accaduto. Fu travolgente nei passaggi più brillanti, molto matura nei momenti più lirici, più dialoganti e segreti dei due capolavori di Petrassi. Ciao Carlotta, grazie per sempre. Sapremo ricordarti, sapremo onorarti.  

 

 

 

 

 

Sopra, Giorgio Piacentini

Il consiglio direttivo dell’Anlai ha deliberato l’assegnazione dei premi Anlai 2013 che saranno consegnati il 18 maggio al castello del Seprio di Mozzate. Tra i premiati il maestro liutaio Udino Lazzarin Conservatore degli strumenti musicali del Museo della Scienza e della tecnica di Milani ed alcune altre personalità che si sono particolarmente distinte in campo liutaio e musicale. Tra di loro, altri cinque “cremonesi”. Il giornalista Antonio Leoni “che ha sempre manifestato grande impegno e interesse per la liuteria”, spiega l’Anlai. Il maestro Alberto Lupo Pasini, organista, docente dell’Istituto Musicale ‘Folcioni’ di Crema. Il maestro ebanista Giorgio Piacentini, grande intagliatore del legno. L’artista Aleksandra Rodonich, giovane fotografa serba e il violista Maestro Wim Janssen, docente del conservatorio ‘Nicolini’ di Piacenza e della scuola civica di musica ‘Monteverdi’ di Cremona.

 

 

 

L’Anlai premia il violinista 
ungherese scomparso 
sulla nave Concordia

 

 

21 marzo, 2012   // 

 
 

 

 

E’ scomparso nella tragedia della Costa Concordia e ora l’Anlai, l’Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana, vuole rendere omaggio al violinista ungherese Sandor Feher, assegnandogli il Premio Anlai 2012. Il maestro, nella tragica notte del 13 gennaio al largo dell’Isola del Giglio, ha aiutato vari bambini ad indossare i salvagenti, quindi è corso in cabina per tentare di recuperare e salvare il suo strumento, ma non è più riuscito ad uscire dalla nave. Nato a Budapest nel 1973 si era perfezionato a Vienna e aveva lavorato a lungo in Germania. Si era imbarcato sulla nave Concordia dopo essere stato scritturato per suonare ogni sera nella Sala Vienna. Il Consiglio di Amminitrazione di Anlai ha deciso di assegnargli il Premio Anlai 2012 e di ricordarlo il 19 maggio a Pisogne durente la cermonia di premiazione dei concorsi di liuteria.

 Ciao Antonio !

Addio a Antonio Bergonzi,

liutaio per passione

Premio Anlai 2012 

 

 

Antonio Bergonzi

 

 

CREMONA - Dopo una lunga malattia, è morto lunedì a 81 anni Antonio Bergonzi, cartolaio e libraio, poi anche ‘liutaio per passione’. Conosciuto e stimato, era uomo di cultura. Dotato di grande ironia, autodidatta e uomo di spessore. Attentissimo a quello che succedeva in città dal punto di vista commerciale ma anche urbanistico. Era stato consigliere comunale per il Pri negli anni Settanta, aveva scritto alcuni libri. Ma la dura gavetta che i bottegai facevano non l’ha mai dimenticata. Tutta la storia della sua vita l’ha raccontata nel libro ‘I Mèe’: un inno al lavoro e ai sacrifici attraverso la vita dei suoi genitori. E in quel libro c’è una significativa immagine dell’autore, fotografato nel giorno della prima comunione accanto allo zio Piero, titolare della cartoleria Moschetti di corso Garibaldi dal 1919. Nel 1933 la cartoleria passerà a Giovanni, padre di Antonio, e alla mamma Elsa. Successivamente Antonio si trasferì in corso Mazzini. La passione per la liuteria l’ha trasmessa al figlio Riccardo, direttore degli Swingers che ha la bottega in corso Garibaldi, accanto a quella che fu la

 

 

 libreria Moschetti.

 

 

Istituito negli anni 90’ durante il Concorso di Liuteria di Baveno come  premio dedicato al riconoscimento dell’attività dell’impegno e della bravura  di  alcuni tra i più affermati  liutai  (furono premiati tra gli altri Arnaldo Morano,  Giacomo  Bisiach,   Giuseppe  Stefanini,  Guerriereo Spataffi, oltre a  Gio Batta Morassi, Renato Scrollavezza, Giancarlo, Guicciardi  e Carlo Vettori ) è stato per molto tempo un premio ambito ed apprezzato. Lo stesso dicasi per il  riconoscimento dedicato a personaggi che,  pur non essendo liutai,  avevano dato lustro alla liuteria grazie alla loro attività e attivismo  (sono stati  premiati  ad esempio Sandro Talamazzini  per il suo film “ Stradivari  60”  e i suoi documentari , Victor  Salvi che ha creato un stupendo museo dell’arpa,  Antonio Monzino presidente per tanti anni della Disma  e discendente da una gloriosa famiglia famosa nell’ambito della liuteria, lo scrittore Giorgio Finale Montalbano autore del volume “Il violino un intoccabile  feticcio ?”, l’arch Sergio Renzi,  l’indimenticabile  collezionista  liutaio Mario Maggi’).

 

Concorso di Pisogne
un premio ad Arvedi
per il Museo del Violino 
PREMI ANLAI 2011

 

 

 

 

Istituito negli anni 90’ durante il Concorso di Liuteria di Baveno come  premio dedicato al riconoscimento dell’attività dell’impegno e della bravura  di  alcuni tra i più affermati  liutai  (furono premiati tra gli altri Arnaldo Morano,  Giacomo  Bisiach,   Giuseppe  Stefanini,  Guerriereo Spataffi, oltre a  Gio Batta Morassi, Renato Scrollavezza, Giancarlo, Guicciardi  e Carlo Vettori ) è stato per molto tempo un premio ambito ed apprezzato. Lo stesso dicasi per il  riconoscimento dedicato a personaggi che,  pur non essendo liutai,  avevano dato lustro alla liuteria grazie alla loro attività e attivismo  (sono stati  premiati  ad esempio Sandro Talamazzini  per il suo film “ Stradivari  60”  e i suoi documentari , Victor  Salvi che ha creato un stupendo museo dell’arpa,  Antonio Monzino presidente per tanti anni della Disma  e discendente da una gloriosa famiglia famosa nell’ambito della liuteria, lo scrittore Giorgio Finale Montalbano autore del volume “Il violino un intoccabile  feticcio ?”, l’arch Sergio Renzi,  l’indimenticabile  collezionista  liutaio Mario Maggi’).

Inopinatamente chiusa l’esperienza di Baveno,  la tradizione  è stata  ripresa e continuata da parte  dall’Anlai  prima durante le esposizioni di Rimini del Disma Music s e successivamente  a Pisogne nell’ambito del concorso nazionale e dallo scoro anno di quello internazionale.  Sono stati premiati liutai famosi  come Francesco  Bissolotti ,  Giorgio Cè, Giorgio Scolari , Antonio Capela, Primo Pistoni, Tibor Semmelweis , archettai come  Primo Papini, l’allievo di Fracassi,  e Giovanni Lucchi   e personaggi che si sono particolarmente distinti  nel settore liutario come ad esempio Anna Maramotti, attuale presidente del Museo del Violino,   Mirelva Mondini, preside Ipiall ,  Paolo Bodini  Presidente  della Fondazione Stradivari, il musicologo Piero Gargiulo ecc.

Il Premio ANLAI che  trascende quindi  il suo valore per l’importanza che gli viene ormai attribuita,  per il 2011  è stato assegnato  dal CDN dell’Associazione e verrà consegnato il 18 settembre nella splendida cornice della Chiesa di Santa Maria della neve del Romanino di Pisogne  al maestro liutaio cinese del conservatorio di Pechino Zhen Quan, diplomato a Cremona e primo vincitore del Premio Baveno. Altro premio ANLAI è stato assegnato a Pierangelo Balzarini alla memoria, il giovane validissimo liutaio scomparso sette anni fa in giovane età. Il riconoscimento sarà ritirato dalla madre. Il Premio Anlai “Una vita dedicata alla liuteria, all’arte  o alla musica” è stato attribuito quest’anno e sarà consegnato   sempre a Pisogne nella stessa cerimonia al  Cav Giovanni Arvedi,  ideatore e realizzatore del Museo del Violino di Cremona, ad  Antonio Bergonzi, fondatore della rivista “Liuteria”, al musicologo Renato Meucci, al musicista testimonial Aism e Fism Matteo Fedeli e a Mario Silla, già direttore di vari organi di stampa e attuale direttore di CremonaOggi

Speciali  riconoscimenti saranno  assegnati anche a Nella Anfuso Presidente della Fondazione Rinascimento musicale Italiano,  alla presidente della Fondazione “La città invisibile” di Catania Alfia Milazzo realizzatrice a Francavilla ai piedi dell’Etna del metodo Abreu  in collaborazione con il m° Abbado,  alla direttrice della Casa circondariale di Cremona dott.ssa Ornella Bellezza ed al presidente della IBLA Foundation di New York Salvatore Moltisanti, quattro  istituzioni che collaborano con l’Anlai per progetti di grande interesse 

 

 

Premio ANLAI 2010 al Portale del Violino!

 

 

Postato il Domenica, 20 giugno @ 05:50:15 CDT di 

 
 

 

 

Apprendiamo dal quotidiano di Cremona "La Cronaca" del 1° Giugno 2010 che il comitato direttivo dell'ANLAI ha assegnato a Claudio Rampini il premio "Una vita per la liuteria". A mia volta dedico questo importante riconoscimento a tutti gli utenti del Portale che quotidianamente ci seguono con passione.

 

 

Lo stesso riconoscimento è stato attribuito al maestro Claudio Rampini di Pontedera che - spiega ancora Nicolini - con il suo "Portale del violino" quotidianamente mantiene contatti con liutai, musicisti, appassionati cultori dell'arte liuteria".
Rampini, costruttore e restauratore di strumenti ad arco, si dedi­ca attivamente alla ricerca filologica, storica, artistica e tecnica e soprattutto alla divulgazione e diffusione della cultura musicale ed organologica sotto ogni punto di vista, orientando la propria atti­vità a contribuire ad una liuteria "etica" e "popolare", tentando di portare la figura del liutaio ed i suoi strumenti al difuori di una lo­gica commerciale e mercantile spesso legata a luoghi comuni. Inol­tre nel 2004 ha fondato, e tuttora gestisce, il primo sito web italia­no, non commerciale e specifico, dedicato agli strumenti ad arco ed alla liuteria; a tale sito è abbinato un forum in cui professionisti, studenti o appassionali di musica o liuteria discutono di tali mate­rie specifiche.

 (segue articolo completo).

 

 

 Un altro importante riconoscimento premia l'impegno di Paolo Bodini alla guida della Fondazione Stradivari. L'Associazione Na­zionale Amici della Liuteria Italiana (ANLAI), nell'ultima riunio­ne, ha deciso di conferirgli il premio "Una vita dedicata alla liute­ria". Si vuole così gratificare quanto Bodini ha saputo fare prima come sindaco di Cremona (portò nella collezione di Palazzo Co­munale alcuni capolavori di liuteria classica e conferì la cittadinan­za onoraria a Rostropovich, lavorando per dare una dimensione in­ternazionale alla nostra città), poi come presidente della Triennale e, successivamente della Fondazione Stradivari. Oggi il concorso per liutai è tornato ad essere tra i più importanti al mondo e gli eventi di ottobre sono una vetrina pressoché unica per la nostra cultura musicale e per la preziosa tradizione ereditata delle nostre botteghe. La Fondazione Friends of Stradivari, infine, è sempre più il nodo centrale di una comunità virtuale legata al nome dei nostri massimi costruttori di strumenti ad arco. E, non a caso, la motiva­zione, resa nota dal presidente del ANLAI Gualtiero Nicolini, giu­stifica l'importante premio sottolineando "l'impegno profuso e i notevoli consensi che Cremona e la Triennale hanno ottenuto in questi anni".

Lo stesso riconoscimento è stato attribuito al maestro Claudio Rampini di Pontedera che - spiega ancora Nicolini - con il suo "Portale del violino" quotidianamente mantiene contatti con liutai, musicisti, appassionati cultori dell'arte liuteria".
Rampini, costruttore e restauratore di strumenti ad arco, si dedi­ca attivamente alla ricerca filologica, storica, artistica e tecnica e soprattutto alla divulgazione e diffusione della cultura musicale ed organologica sotto ogni punto di vista, orientando la propria atti­vità a contribuire ad una liuteria "etica" e "popolare", tentando di portare la figura del liutaio ed i suoi strumenti al difuori di una lo­gica commerciale e mercantile spesso legata a luoghi comuni. Inol­tre nel 2004 ha fondato, e tuttora gestisce, il primo sito web italia­no, non commerciale e specifico, dedicato agli strumenti ad arco ed alla liuteria; a tale sito è abbinato un forum in cui professionisti, studenti o appassionali di musica o liuteria discutono di tali mate­rie specifiche.

I Premi Anlai "Musica e Liuteria" sono stati quindi assegnati a Nella Anfuso la presidente del Centro Studi Rinascimento Musi­cale che con la sua arte ha contribuito a diffondere il canto e la musica monteverdiana e che è anche utrice di un progetto per la costruzione di strumenti ad arco un quintetto barocco con legno certificato del cinquecento per l'esecuzione di brani del grande compositore cremonese " il Divino Claudio" e a Mr Michael Yane- sak Direttore della Ibla Foundation di New York con la quale l'Anlai ha stretto una proficua collaborazione e che vedrà quest'anno a Ragusa ed il prossimo anno a Manhattan New York strumenti di collezionisti Anlai suonati dai finalisti del concorso. Anlai, infine, premia due affermati liutai. Il primo è il portoghese Antonio Capela Anta e, in qualche modo, è legato a Cremona. Perché, pur apprednendo l'arte della liuteria dal padre si è poi perfezionato, negli anni Sessanta, alla nostra scuola internazionale sotto la guida di Sgarabotto e Sacconi. I suoi violini hanno vinto importanti premi a Cremona e a Poznan, in Polonia.
Infine viene premiato anche il liutaio Luca Sbernini Griffa, di Verbano Cusio Ossola.

Ha frequentato la scuola per la costruzione e il restauro degli strumenti musicali del Comune di Milano sotto la guida del maestro Renato Scrollavezza e nel 1981-1982 è stato suo assi­stente. Si dedica a studi di fisica acustica ed è socio della Catgut Acoustical Society of America. Al concorso Triennale ha partecipa­to nel 1988, giungendo terzo nella categoria violoncello, quarto e sesto per i violini.

I premi Anlai saranno ufficialmente consegnati ai vincitori il 19 settembre 2010 nella Chiesa del Romanino di Santa Maria della Neve di Pisogne durante la cerimonia di premiazione dei vincitori del 4° Concorso nazionale di Liuteria presieduto da Ivan Moni- ghetti premiazione che precederà di qualche giorno quella del 1° Concorso internazione violino antichizzato e copia di strumento antico.

 

 

 

IL CONVEGNO SULLE VERNICI SI SVOLGERA' A SESTO FIORENTINO IL 18 FEBBRAIO 

 

 I precedenti sono stati organizzati in collaborazione con il Portale del Violino

 

'Le vernici in liuteria': il 23 
gennaio  2016 secondo convegno

Dopo il notevole  successo e la grande partecipazione di pubblico dello scorso anno, con la presenza dei maestri liutai  Igor Moroder e Gabriele Carletti, il 23 gennaio si terrà a Cremona presso l’Academia Cremonensis in via Platina 66, il 2° convegno sul tema ‘Le Vernici in Liuteria’, che vedrà come relatori i maestri liutai Luca Primon di Milano, Davide Sora di Cremona, Edo Sartori di Schio ( Vicenza), Giovanni Berchicci di Chivasso e Claudio Rampini di Tivoli (fondatore del Portale del Violino).L’evento, promosso dall’Anlai, dal Portale del Violino e dall’Academia Cremonensis, si terrà presso la sede di quest’ultima (via Platina 66) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Visto il notevole numero di prenotazioni prevenute da tutta Italia e in parte anche dall’estero non vi sono più posti disponibili  ed è prevista pertanto la diretta  streaming

CULTURA - INIZIATIVA DI ANLAI, PORTALE DEL VIOLINO E ACADEMIA CREMONENSIS   | 05 GENNAIO 2016

Tutto esaurito al convegno su «Le vernici in liuteria»

 

Cremona. Convegno su «Le vernici in liuteria» promosso da Anlai, Portale del violino e Academia Cremonensis. Posti esauriti: gli organizzatori attivano la diretta streaming

 

 

CREMONA - Secondo convegno su «Le vernici in liuteria». Lo organizza il 23 gennaio a Cremona l’Anlai, Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana, insieme a Portale del violino e Academia Cremonensis, nella cui sede si terrà il momento di studio (via Platina n.66). Fitto il programma degli interventi, che si svilupperanno dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Relatori saranno i maestri liutai Luca Primon di Milano, Davide Sora di Cremona, Edo Sartori di Schio (Vicenza), Giovanni Berchicci di Chivasso e Claudio Rampini di Tivoli, fondatore del Portale del Violino. 

 

 

Visto il notevole numero di prenotazioni giunte da tutta Italia e in parte anche dall’estero i posti disponibili sono esauriti. Per consentire a tutti di seguire i contenuti è prevista una diretta streaming. L’iniziativa fa seguito al convegno, che ha visto grande partecipazione di pubblico, organizzato sempre da Anlai il 30 maggio (giorno della nascita del maestro Simone Fernando Sacconi), convegno che si è svolto presso il Museo Ala Ponzone alla presenza dei liutai Igor Moroder e Gabriele Carletti.

 

 

 

 

 Convegno sulle  vernici in liuteria organizzato a Cremona in sala Puerari  da Anlai

DIRETTA STREANING CONVEGNO SULLE VERNICI IN LIUTERIA DI CREMONA

http://www.youtube.com/embed/no2JlxIhus8

Inviato da iPad

 

 

 

28 maggio, 2013   // 0 Commenti

 

 

L'  Anlai in collaborazione con " Il Portaled edlla Liuteria", la rivisita online diretta dal maestro liutaio Claudio Rampini, ha organizzato  un convegno sulle vernici in liuteria  il 30 maggio presso la Sala Puerari di via Ugolani Dati a Cremona .

 

 

Il Convegno si è tenuto  anche grazie al patrocinio e alla collaborazione con il Comune di Cremona.

 

 

La scelta della data è stata importante il  30 maggio appunto  per ricordare il grande maestro liutaio Fernando Simone Sacconi di cui ricorre in questo giorno l’anniversario della nascita. Sacconi con i suoi studi e con la pubblicazione del suo libro “I segreti di Stradivari” scritto a Cremona ha affrontato con grande  impegno  il tema della vernice e della preparazione del legno sull’esempio anche di Giuseppe Fiorini con il quale si era spesso confrontato su questi temi. Il convegno quindi ha affrontato  il tema della vernice nel settore del restauro con una relazione del m° liutaio Igor Moroder “Le vernici in liuteria e nel restauro di  grandi strumenti classici”. E' seguita  quindi una relazione del m° Gabriele Carletti autore di importanti saggi sui temi della liuteria ed in particolare delle vernici “Rapporto tra verniciatura e suono di un cordofono ad arco con particolare riferimento alla vernice classica italiana nei confronti del suono italiano.”
Il m° Claudio Rampini  ha poi affrontato  il tema “Antiche vernici ad olio: possibili approcci e metodiche di applicazione nella liuteria moderna”. E' seguita quindi  una “Discussione sull’uso moderno delle vernici ad olio realizzate secondo ricette e tradizioni antiche, esperienze con resine, oli ed pigmenti” con gli interventi anche di altri due liutai Edo Sartori e Giovanni Berchicchi.

 

 

Dopo le relazioni  si è tenuta  una tavola rotonda dal titolo “Opinioni a confronto”.

 

 

Il convegno è stato  ripreso in diretta streaming

 

 

Data l'importanza e la riuscita del convegno tenutosi anche in collaborazione con " Il Portale della Liuteria"  rivista online  è stato unanimamente deciso che sarà ripetuto ogni anno a Cremona o in altre città 

 

 

 
 

27MAY2013

 

 

 

Last Updated on 27 May 2013

 

 

CREMONA SALA PUERARI 30 MAGGIO 2013

 

 

con il patrocinio e la collaborazione del  Comune di Cremona

 

 

Nel giorno dell'anniversario della nascita di Fernando S. Sacconi (uno dei maggiori liutai del '900), per gentile concessione del Comune di Cremona e per interessamento dell'ANLAI nella persona del Presidente Gualtiero Nicolini, si è tenuto un interssantissimo  un convegno sulle vernici in liuteria, con i relatori Igor Moroder, Gabriele Carletti e Claudio Rampini, coadiuvato da Edo Sartori e Giovanni Berchicci. 

 

 

 

Gli arcani dell'anima

 

 

 


di ALFIA MILAZZO: Il vitalismo artistico-amoroso del Guarneri nel romanzo di Gualtiero Nicolini (Gli Arcani dell'anima)
https://lnkd.in/d9gDv5y  <<<A.F.>>> Sarebbe stato possibile per Dante Alighieri concepire l’ascesa al paradiso nella Divina Commedia, senza aver vissuto l’amore per Beatrice?  
Leonardo da Vinci avrebbe potuto dipingere la Gioconda senza subire la seduzione dello sguardo ambiguo di Monna Lisa? 
Su simili interrogativi si arrovellano da sempre biografi e critici. Il problema in fondo è poetico-filosofico: in che misura o fino a che punto l’esperienza di vita plasma il genio artistico? E in particolare, quanto l’amore favorisce l’espressione artistica più elevata? 
Il prof. Gualtiero Nicolini, nell’opera Gli arcani dell’anima – Joseph Guarnerius “IHS” fecit Cremonae anno 1735, prende una posizione in merito. Il romanzo, alla sua quarta edizione presso Stradivari, deve il suo successo al fatto di essere una delle poche ricostruzioni biografiche pur romanzate del genio maledetto, celebre quanto misterioso, annunciato dalla seconda parte del titolo, Guarneri detto Del Gesù. 
Guarneri, uno dei più grandi liutai cremonesi del ‘700, non è noto solo per essere stato il costruttore del famoso violino “Cannone” suonato da Paganini, ma anche per una sfrenata passione nei confronti delle donne. Gli arcani dell’anima sembrano sposare la tesi secondo cui le vicissitudini erotiche-amorose del Guarneri influenzarono significativamente gli esiti artistici di grande livello raggiunti dal maestro nella liuteria. 
Il personaggio Guarneri si nutre dell’innamoramento delle donne, le quali non sono vittime, ma muse nella sua crescita artistica ed edonistica. La liuteria stessa appare come l’arte capace di unire in una sintesi armonica la disciplina tecnica a tutte le esperienze amorose, passioni, virtù e vizi del liutaio. 
In questo quadro, componendo frammenti di vita tra storia e leggenda, Nicolini è riuscito a trasferire l’ideale di ricerca dell’eros platonico nello stampo di un Don Giovanni mozartiano. Platone infatti, nel Simposio, ricorda le origini mitologiche di Eros, figlio di Poros (ricchezza) e Poenia (povertà). Eros è, secondo il richiamo platonico, l’ideale di un vissuto capace di unire due estremi esistenziali: la ricchezza o molteplicità e la povertà o essenzialità minima; si svolge tutto nella dialettica tra assenza e pienezza dell’oggetto del desiderio, in bilico tra il nulla e l’assoluto. Ed è per questa sua partecipazione al nulla che Eros è legato alla morte, come sostiene Freud nel saggio Aldilà del principio del piacere. In altre parole, Eros è la ricerca dell’assoluto a partire da una vacuità dell’anima. Per questa ragione Platone lo identifica con la filosofia stessa. 
Il mito dell’Eros trova una collocazione moderna nella figura di Don Giovanni, introdotta dallo scrittore spagnolo Tirso de Molina, autore del dramma L’ingannatore di Siviglia e il convitato di pietra. Moliere nel 1665 e Goldoni nel 1736 ne faranno il protagonista di commedie molto apprezzate dal pubblico. Il Don Giovanni diventa un riferimento simbolico in cui si rispecchia lo stato di insicurezza esistenziale tipico della cultura a cavallo tra ‘600 e ‘700. Nel 1787 Mozart, nella sua celebre Opera, riuscirà a rappresentarne i risvolti articolati di matrice estetica. Kierkegaard nello scritto sul Don Giovanni di Mozart, distingue tra seduttore psichico, che agisce entro una specifica condizione temporale per possedere una donna psichicamente, restando però schiavo degli intrighi e dei conflitti posti in essere da egli stesso, e il seduttore sensuale che agisce nell’immediato, in un trionfo vitalistico che si contrappone alla morte. Il filosofo Umberto Curi ha sviscerato il significato storico esistenziale del mito di don Giovanni: non un modello di collezionismo sessuale, ma uno “spazio” nuovo e trasgressivo in cui si evidenziano temi cruciali quali il rapporto tra il tempo e l’eternità, l’identità e l’alterità, la vita e la morte. 
Il mito di Eros platonico è dunque assai diverso da quello di Don Giovanni, affermazione vitalistica dell’Io, molto presente nell’elemento dionisiaco di cui parla Nietzsche nella Nascita della tragedia. 
Il Guarneri di Nicolini è un Don Giovanni mozartiano, ma con delle differenze importanti. Infatti, come riconosce Michel Onfray, teorico del dongiovannismo ateo-materialista, il personaggio di Mozart è caratterizzato da una spiccata misoginia. 
Nel romanzo di Nicolini, Guarneri è un Don Giovanni creativo, spinto al massimo livello, ma incapace di prendersi gioco delle donne, poiché (e qui sta la sorprendente innovazione rispetto al mito di Don Giovanni), riconosce alle donne il merito di suscitare una sorta di influenza benefica nella sua arte, per cui le donne non sono strumenti di affermazione dell’Io, ma promotrici dell’intelligenza artistica del liutaio, della sua ricerca del suono perfetto, del quid assoluto.
Non è un caso che l’Autore ricostruisca i ricordi erotici del Guarneri nella cornice narrativa della lavorazione di uno strumento perfetto. L’incisione e il taglio del legno d’acero vengono potenziati dalla visione di volti e corpi di donne del passato. Le rimembranze e i rimpianti causati dalle amate si confondono nella mente del Guarneri con le forme dell’opera d’arte. Tra tutti emerge preponderante l’amore della giovane Ninetta, figlia del Capitano delle guardie del carcere in cui il maestro liutaio fu rinchiuso con l’accusa di omicidio. E’ lei infatti a consentire a Guarneri di confezionare diversi esperimenti che lo condurranno alla costruzione di un esemplare straordinario. 
Il carattere e la vita del Guarneri sono narrati in uno stile fermo, privo di compiacimenti linguistici, accurato nell’esposizione, efficacemente arricchito da invenzioni e lampi di malinconica ironia. Il volume è impreziosito da alcune stampe della città di Cremona del ‘700 e dei primi dell’‘800, nonché dalle riproduzioni di alcuni suoi violini, appartenenti al suo periodo più florido, tra il 1734-44.
Consiglio a tutti di leggere questo prezioso romanzo storico-esistenziale, poiché offre l’opportunità unica di comprendere le sfumature non convenzionali del genio artistico, in riferimento ad un’arte poco conosciuta ma straordinaria, qual è la liuteria cremonese più alta. Inoltre esso rappresenta in modo affascinante, nella figura di Guarneri, il connubio tra vita e arte, nella rete di un vitalismo estetico in cui però l’oggetto del desiderio non è la donna, ma la relazione tra la donna e l’arte. 
Gualtiero Nicolini, saggista, scrittore, poeta, è stato insignito del Premio Baveno nel 1998 “Una vita dedicata alla liuteria”. Vincitore del Premio letterario “Padus Amenus” nel 2001 con il libro “I Conia”, è stato docente per vari anni di Storia della Liuteria, presidente per più di un decennio dell’ALI (Associazione Liutaria Italiana), è attuale presidente dell’ANLAI. Ha pubblicato numerosi libri di storia e tecnica costruttiva degli strumenti ad arco, tradotti in inglese, tedesco, ungherese, giapponese e cinese. Organizza concorsi liutai nazionali e internazionali, mostre in Italia e all’estero e ha tenuto conferenze in moltissimi paesi del mondo. 

 La costruzione del violino secondo il metodo cremonese stradivariano. Gli Autori sono certi che anche questa opera, semplice nella esposizione, chiara, grazie alla ricca documentazione fotografica e ai disegni, ma circostanziata nelle note di approfondimento, potrà essere di concreto aiuto agli allevi delle scuole di liuteria e a chi volesse cimentarsi nella costruzione di uno strumento ad arco, per comprendere le prime basi del metodo stradivariano e delle tecniche  costruttive della scuola liutaria cremonese.

 

 

 

 

Liutai in Italia Violin Makers in Italy

 

 

Liutai in Italia Dall'Ottocento ai giorni nostri (Violinmakers in Italy) Gualtiero Nicolini Prezzo euro 145 Pagine 860 a colori Isbn 9788883724312 Ordinalo su Ibs Confezione brossura cucita con bandelle Frutto di anni di impegno e di approfondite ricerche, il volume "Liutai in Italia - Violinmakers in Italy - Dall'ottocento ai giorni nostri" diverrà certamente, come altre pubblicazioni di Gualtiero Nicolini, una pietra miliare nella storia della Liuteria italiana. Un'opera di grande interesse e respiro, che continua il filo conduttore iniziato dall'Autore con due edizioni in lingua inglese, che ha posto in risalto oltre alla sua passione per la liuteria, l'interesse storico che lo anima. Tale filo conduttore è proseguito con la pubblicazione di Come nasce un violino (tradotto anch'esso in varie lingue e ancora oggi molto richiesto), scritto in collaborazione con il Maestro liutaio Giorgio Scolari, cui ha fatto seguito un'opera "monumentale" per la liuteria italiana, Liutai italiani di ieri e di oggi (sei riedizioni). A quest'ultima pubblicazione e a I liutai di Cremona - Il Novecento si riferisce, in parte, la nuova opera, che include tutti i liutai italiani, dal primo Ottocento sino ad oggi, e tutti coloro che, provenienti da ogni parte del mondo, hanno studiato nelle varie scuole di liuteria italiane e hanno lavorato nel nostro Paese. Per ciascuno, l'Autore ha reperito foto in ambiente di lavoro, etichette, notizie riguardanti le affermazioni, ne ha evidenziato gli aspetti peculiari dell'attività e delle varie fasi costruttive degli strumenti. I curricula di migliaia di liutai italiani e stranieri, le migliaia di foto, etichette o cartigli originali, rendono quest'opera importante e fondamentale per appassionati di liuteria, collezionisti, commercianti, musicisti, liutai. Un altro elemento di rilievo è la classificazione dei costruttori di archi, di chitarre, di strumenti antichi, di nuovi strumenti e, ancora, di cembali, di arpe, di organi, sempre a livello artigianale artistico. Inoltre, l'Autore ha inserito nell'opera anche le valutazioni di massima dei maestri liutai del Novecento oggi più quotati, le località nelle quali hanno lavorato nei vari periodi della loro vita, gli indirizzi di quanti operano oggi in Italia. Gualtiero Nicolini (Cremona) è presidente A.N.L.A.I. Associazione Nazionale Amici della Liuteria Italiana Giornalista e scrittore. Autore di vari libri sulla liuteria per varie Case Editrici, gestisce QUI il suo sito personale su MySpace. Tag: libri bioetica, Narrativa italiana, Gualtiero Nicolini, Liutai in italia Recensioni Leggi la recensione su La Cronaca (Cremona) Leggi la recensione su La Provincia (Cremona) Leggi la recensione su Suonare News Leggi l'approfondimento su La Cronaca (Cremona)

 

 

Notizie

 
 

 

 

Da Cremona misteriosa di Fabrizio Loffi
IL FILM  MANCATO SU GUARNERI DEL GESU' ma Loffi dimentica che circa 10 anni fa il regista cinese vincitore di due Oscar venne a Cremona per girare analogo fil seguendo il mio libro GLI ARCANI DELL'ANIMA
Il prtogetto non ancdò in porto per via dei finanziamenti ma anche perchè " riabilitato" in Cina gli furono offerti molti programmi molto redditizzi
Sabato 16 marzo 2019
Giuseppe Guarneri del Gesù, il film mancato
Un sogno a lungo accarezzato che fu sul punto di realizzarsi nella primavera del 1951: un grande film su Giuseppe Guarneri del Gesù con i migliori attori della stagione neorealista italiana. Poi, non sappiamo esattamente per quale motivo, non se ne fece nulla. Era il terzo tentativo nel giro di tre lustri di dedicare un lungometraggio ai maestri della liuteria cremonese, che si sarebbe però concretizzato solo molti anni dopo nel 1988 con lo Stradivari di Giacomo Battiato, interpretato da Anthony Quinn, e, nel 1998, con “Il violino rosso” di Francois Girard. Nel 1936, in previsione delle celebrazioni del bicentenario stradivariano che si sarebbero tenute l'anno successivo, il comitato che si era appositamente costituito, tra le altre iniziative, aveva proposto anche l'idea di realizzare un film su Antonio Stradivari, che si sarebbe dovuto girare interamente tra le vie di Cremona. La proposta era stata fatta propria anche dall'Ente provinciale del Turismo, appena costituito sotto la presidenza di Tullo Bellomi. Se ne discusse nell'ultima seduta di quell'anno, ma poi non se ne fece nulla. L'idea, tuttavia, non era per nulla originale. I cremonesi erano stati bruciati sul tempo dai tedeschi che, il 25 agosto 1935, avevano distribuito nelle sale cinematografiche “Stradivari” il primo film dedicato al grande liutaio, affidato al regista Géza von Bolvàry, con un cast che annoverava i migliori attori del momento. Una produzione franco-tedesca realizzata con grande dispendio di mezzi, cui era seguita in ottobre, la versione francese intitolata “Stradivarius”. Un vero film, di oltre un'ora e mezza, con protagonista Stradivari ed i suoi violini, con una trama che, per alcuni versi, anticipava i contenuti del celebre “Violino rosso”, girato effettivamente nelle strade e nelle piazze di Cremona poco più di sessant'anni dopo.
Paola Gagnatelli negli anni '50
Quando dunque quella sera del 31 marzo 1951 Enzo Borromeo si presentò nel piccolo teatro del Gruppo Artistico Leonardo allestito nel palazzo dell'arte per assistere a due rappresentazioni de “L'uomo dal fiore in bocca” diretto da Adriano Vercelli, tutti lo notarono. Il regista era giunto espressamente da Roma accompagnato dalla sua segretaria Paola Gagnatelli, già attrice del Teatro Stabile diretto da Gemma D'Amora, che l'anno prima aveva lasciato Cremona per stabilirsi definitamente a San Felice Circeo. Di origini anconetane, Paola, scomparsa nel novembre del 2013 dopo aver insegnato per 32 anni nelle scuole elementari di Borgo Montenero, durante la guerra era sfollata a Cremona con la madre e si era dedicata con passione al teatro. Nel 2008 le è stato conferito dal presidente Napolitano il Cavalierato della Repubblica, dopo la pubblicazione di un libro “La lunga favola di nonna”, che si apre appunto con il racconto della sua vita cremonese. Ebbene il giovane regista teatrale romano era giunto a Cremona con il preciso intento di girare un film su Giuseppe Guarneri del Gesù, ed aveva fornito tutti i dettagli del progetto. Si sarebbe trattato di una coproduzione italo austriaca, tra la casa di produzione italiana Italmetrofilm e la Helios film austriaca. Le trattative erano durate parecchi mesi ed in quei giorni si stava stendendo il piano di lavorazione per le riprese, che si sarebbero dovute girare in buona parte nelle strade cittadine, nei palazzi e nella Cattedrale. Alcune scene si sarebbero girate a Parma ed altre a Bologna, mentre per gli interni la troupe si sarebbe trasferita a Vienna. Il soggetto era stato scritto da un autore austriaco mentre sarebbe stato lo stesso Borromeo a scrivere la sceneggiatura, in quei mesi in fase di ultimazione, avvalendosi di una serie di specialisti in materia di liuteria. La pellicola sarebbe stata girata interamente a colori con il sistema Agfacolor. Introdotto nel 1939, l'Agfacolor fu il primo processo negativo/positivo con sviluppo cromogeno di pellicole cinematografiche multistrato. Durante la Seconda guerra mondiale il procedimento fu usato per 13 film a colori. Dopo il 1945 dall'Agfacolor furono derivate altre pellicole a colori tra cui la Ferraniacolor. Lo sviluppo e l'introduzione dell'Agfacolor erano stati promossi dal governo tedesco e in particolare dal Ministro della propaganda del Terzo Reich Joseph Goebbels, il quale era convinto che i film a colori tedeschi avrebbero presto potuto competere con le produzioni di Hollywood.
Otto Wernicke
Ma quello che avrebbe dovuto stupire era il cast stellare coinvolto nella produzione, formato dai più noti artisti italiani ed austriaci del periodo. Ad iniziare da Paula Wessely, una delle attrici di punta del cinema austriaco e dell'UFA, nel panorama cinematografico dell'anteguerra, vincitrice nel 1935 della Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla Mostra Internazionale d'arte cinematografica in “Episodio”, un film di Walter Reisch. Nel 1950 la Wessely aveva creato una propria casa di produzione che in nove anni avrebbe prodotto undici pellicole. C'era poi Otto Wernicke, noto per aver interpretato in due film di Fritz Lang il ruolo del commissario Karl Lohmann, il primo ispettore di polizia pragmatico e razionale della storia del Cinema. Fu, anche, il primo a rappresentare il capitano Smith nel primo film "ufficiale" sul Titanic nel 1943. Nel 1951 era impegnato in Italia in “Amore sangue”, un film di Marino Girolami con Andrea Checchi. Nel cast figurava il ballerino e attore teatrale austriaco Harry Feist, che nel 1942 aveva iniziato a lavorare in varie produzioni cinematografiche italiane di cui rimarrà storica quella in cui interpreta il maggiore Fritz Bergman in “Roma città aperta” di Roberto Rossellini. Will Quadflieg, uno dei più noti attori teatrali tedeschi del dopoguerra, considerato uno dei massimi declamatori di poesie in lingua tedesca, aveva recitato in opere di Schiller, Shakespeare, Ibsen e Schnitzler e lavorato anche in qualità di dialoghista e direttore di doppiaggio per il cinema, e come adattatore e rielaboratore di testi teatrali per il teatro di prosa e per quello musicale.
Silvana Pampanini
Tra le attrici italiane c'era Silvana Pampanini, la prima vera diva cinematografica italiana ad essere conosciuta in tutto il globo, dall'India al Giappone, dagli Stati Uniti all'Egitto, così come nella vecchia Europa. Nei primi anni '50 Silvana Pampanini, che nel 1946 era stata eletta a fuor di popolo Miss Italiana ex aequo con Rossana Martini, è l'attrice italiana più pagata e richiesta. Nel 1951 avrebbe poi girato “Bellezze in bicicletta” in cui canta anche l'omonima canzone, e “Ok Nerone”, suo primo successo internazionale, parodia di "Quo vadis". E poi Vittorio Duse, che nel 1943 aveva recitato in “Redenzione” di Marcello Albani e “Ossessione” di Luchino Visconti e tanti anni dopo, nel 1990, avrebbe interpretato la parte dell'anziano don Tommasino, nel film “Il padrino, parte III” di Coppola. Tra gli uomini nel cast figurano anche Mario Ferrari, attore e doppiatore che avrà poi una carriera lunghissima, diretto tra gli anni trenta e quaranta da registi come Blasetti, Alessandrini e Brignone, prototipo dell'italiano fiero ed irriducibile, mai disposto a scendere a compromessi, ruoli che lo obbligano a non sfuggire al cliché di uomo granitico, integerrimo, rigoroso e a tratti severo che lo obbligano spesso ad interpretare il ruolo di ufficiale, ma che nell'Italia fascista ha rappresentato l'immagine dell'eroe positivo, senza macchia e senza paura, a cui ispirarsi; Ugo Sasso, che nel 1970 interpreterà la parte dello sceriffo zoppo nel film “Lo chiamavano Trinità...”; Armando Guarneri , che negli anni quaranta aveva interpretato molti film, tra cui “Amanti in fuga” del 1946 con Gino Bechi, “I fratelli Karamazoff” del 1947 con Fosco Giachetti e Mariella Lotti, entrambi diretti da Giacomo Gentilomo e “L'isola di Montecristo” di Mario Sequi del 1949 con Carlo Ninchi e Claudio Gora nel ruolo di Esposito che negli anni cinquanta e sessanta prenderà parte sempre in ruoli di caratterista a molti altri film tra cui “Guardie e ladri” di Mario Monicelli e Steno del 1951 con Totò e Aldo Fabrizi nel ruolo del barbiere e in tanti altri. Ed infine Enzo Stajola, che all'età di sette anni, era stato scelto per il ruolo di Bruno Ricci da Vittorio De Sica nel film "Ladri di biciclette" del 1948. Viene scelto per via della sua caratteristica camminata. Lasciatosi dirigere dal grande maestro con estrema bravura, l'immagine dello Staiola bambino divene una specie di "manifesto" vivente del neorealismo italiano, per la sua profonda e spontanea umanità. Tuttavia, la sua successiva carriera di attore non gli ha mai permesso di approfondire il personaggio che l'aveva reso famoso né di ripetere il miracolo del suo debutto; benché qualcuna fra le sue interpretazioni sia apparsa degna di nota, come quella in "Cuori senza frontiere" (1950) di Luigi Zampa in cui sostiene un ruolo di rilievo.
Enzo Staiola in "Ladri di biciclette"
Questo per quanto riguarda gli attori. La colonna sonora sarebbe stata composta dalle musiche originali di Paganini eseguite dall'Orchestra Filarmonica di Vienna. Il regista Borromeo avrebbe voluto anche che partecipassero alle riprese i diversi attori delle compagnie filodrammatiche locali, con cui aveva già preso contatti. Ma in realtà il film, che avrebbe dovuto essere distribuito in Italia, Austria e Svizzera, non fu mai girato. Dello stesso regista Enzo Borromeo si persero le tracce e non si parlò più, fino agli anni ottanta, di altre pellicole a tema liutario.

Tuttavia il “Cannone”, lo strumento più celebre costruito da Giuseppe Guarneri nel 1743, suonato da Niccolò Paganini, è stato indirettamente protagonista di un film: nel “Violinista del diavolo” di Bernard Rose, sono le mani virtuose di David Garrett a rendere giustizia alle evoluzioni strumentistiche del suo rivoluzionario predecessore italiano, dando corpo al Paganini più credibile dello schermo. Ed il “Cannone” è diventato anche un fumetto: nel graphic novel 'Paganini' edito da De Ferrari in concomitanza con il 'Genova Festival Paganini' e la mostra a Palazzo Ducale 'Paganini rockstar” lo scorso ottobre, una comitiva osserva i due preziosi strumenti di Paganini a palazzo Tursi: il Cannone, e la sua copia, il Villaume. Quando tutti escono lasciando sola una giovane violinista, il Cannone si anima e racconta la storia del suo padrone. I quattro autori, Roberto Iovino e Nicole Olivieri (soggetto e testi delle schede), Gino Andrea Carosini (sceneggiatura e i disegni delle schede), Marco Mastroianni (disegni con alcune tavole fanno rivivere le avventure della tournée europea (dal 1828 al 1834), le case di Paganini fra Genova e Parma, Cremona e la liuteria con i Guarneri e gli Stradivari, i guadagni calcolati in rapporto al nostro tempo, le testimonianze dei grandi del tempo, la sua eredità artistica raccolta da Beatles, Hendricks, Michael Jackson, Madonna.

cultura

Dipingere la musica: la sfida di Luca Ciuffoletti

TOKYO - Tradurre il linguaggio musicale in arti visive. È la sfida che Luca Ciuffoletti, violinista e compositore, ha deciso di intraprendere in modo quasi ossessivo, lasciando l'attivita concertistica e i riflettori del pubblico per realizzare opere pittoriche concettuali strettamente legate alla musica: vere e proprie visioni di note e partiture, in cui la forza espressiva è data dalla fusione tra elementi logici e matematico-geometrici, con elementi istintivi.

Da alcuni anni Ciuffoletti si è isolato nel suo “buon retiro” vicino a Tokyo, scrivendo poesie e maturando una sua personale filosofia che l'ha portato a riflettere sul suo approccio verso la musica, alla ricerca di un nuovo linguaggio artistico. «Il mondo del palcoscenico è ricco di contraddizioni - dice - La vita isolata all'interno del proprio studio, spesso in uno stato di meditazione, è la via migliore per esprimere se stessi in modo più sincero e convincente. Così ho deciso di cambiare, quasi all'improvviso. E dedicarmi a una vita più meditativa e di introspezione. Per cercare la possibilità di esprimere aspetti più intimi e nascosti della musica, che non è possibile esprimere appieno in un concerto».

«Nel momento in cui ero alla ricerca di un nuovo linguaggio artistico, la scelta sulle arti visive è stata naturale – prosegue Ciuffoletti - Una grande influenza ha avuto il fatto di essere cresciuto in un ambiente di artisti. I genitori non erano musicisti, ma la mamma è tutt'ora una grande pittrice, il papà era scultore ed esperto di arte: un ambiente familiare fatto di colori e di tante discussioni sull'arte».

Per lui (abruzzese, nato nel 1963) si tratta dell'evoluzione di un percorso esistenziale incentrato fin da giovanissimo sulla musica, attraverso un solido curriculum di studi e perfezionamenti (Conservatorio di Napoli, Accademia S. Cecilia di Roma, Accademia Chigiana di Siena) seguito da una carriera in tutto il mondo tra orchestre e concerti di musica da camera, con l'aggiunta di esperienze didattiche e organizzative (ad es. eventi musicali tra Italia e Giappone e progetti editoriali) .

Tutto questo è alle spalle: ora – oltre a dedicarsi alla composizione - ha elaborato in astratto una filosofia della musica in immagini e in concreto cinque serie di dipinti - un centinaio di opere - di cui illustra i vari livelli di lettura agli interlocutori con lunghe dissertazioni.

Ciuffoletti considera Bach la sua guida spirituale e si è dedicato a dare forme pittoriche sopratutto alle note del grande musicista tedesco del periodo barocco. «L'essenza del progetto è l'idea di realizzare disegni e quadri da una partitura e dagli elementi emozionali che vi si ritrovano - spiega - Il secondo elemento è quello di una contemporaneità nell'esecuzione: tutti i lavori sono realizzati durante l'ascolto musicale e il tempo di evoluzione del disegno è lo stesso della composizione. Il terzo elemento - punto centrale che a me interessa esplorare - è l'interazione tra impulso sonoro e traduzione della mente in gestualità e segni grafici: deve avvenire con una mente naturale, spontanea, completamente identificata con l'oggetto, senza elementi estranei».

I suoi lavori - dalla prima alla quinta serie - evolvono dalla logica verso l'istinto. Le prime opere sono molto complesse, ricche di regole matematiche ed elementi geometrici ben definiti. Man mano che si procede verso le sequenze successive, «la mente diventa più spontanea: le opere cambiano e si fanno in un certo senso si fanno più semplici e più astratte». A volte vengono aggiunte soluzioni cromatiche o altri elementi che creano una atmosfera un po' aliena, a sottolineare la natura metafisica e universale delle composizioni di Bach.

L'artista abruzzese ha presentato i suoi lavori in un evento a Roppongi Hills a Tokyo, in attesa di una serie di mostre che da aprile alla fine di luglio 2017 terrà in varie località italiane: Cremona (21-30 aprile), Bologna (1-10 maggio), Guardamiglio (12-14 maggio), Roma (19-21 maggio) Napoli (22-29 maggio) , Rende (1-15 giugno), Sesto Fiorentino (18 giugno-9 luglio) e Catania (11-20 luglio), Grosseto  1- 10 agosto   11- 16 agosto Avezzano  17-30 agosto Venezia organizzate principalmente dall'Anlai (Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana) con il professor Gualtiero Nicolini.

 

 

Una vita vissuta
di Gualtiero Nicolini

Gualtiero Nicolini scrive la biografia - o, come dice lui stesso, un "libro-documento" - di Pierangelo Balzarini, che è stato suo allievo, quando egli insegnava Materie Letterarie presso la Scuola Internazionale di Liuteria a Cremona. Un ex-allievo particolare, con il quale, malgrado la differenza di età e la difficoltà dei rapporti per alcuni comportamenti sbagliati del ragazzo, era nata, negli anni, una sincera amicizia; una figura complessa in cui coesistevano talento e fragilità, impulso creativo e incapacità di persistenza. Pierangelo -dice l'Autore - nonostante tutti gli errori ed eccessi che hanno costellato la sua breve esistenza, ha avuto proprio la vita che aveva scelto per sé. Un’esistenza da irregolare, vissuta sopra le righe o ai margini, a seconda dei momenti, ma sempre con adesione totale. Mai banale, mai nella norma, ma, sempre, sulle vette o negli abissi. Una vita vissuta, a suo modo, con coerenza. In maniera vorticosa, a tratti dolorosamente lancinante, fino all’implacabile rifiuto finale. Il titolo - Una vita vissuta - vuol rendere giustizia alla linearità, nell’apparente stravaganza, di un personaggio unico e inimitabile per grandezza e miseria.

Folto pubblico e grande successo al concerto dell'unica viola intagliata del mondo. Una prima assoluta. Il famoso musicista Marco Traverso ha suonato il prezioso strumento del maestro cremonese Giorgio Piacentini: "Serata meravigliosa, il pubblico ascoltava impietrito"

CREMONA - Un concerto storico. Atteso da giorni. Unico nel suo genere. Che ha attirato l'attenzione di esperti e appassionati. E' stato promosso dai media locali e nazionali, con lanci di agenzie, articoli di presentazione su siti specializzati e testate nazionali. 

Un vero e proprio successo l'esibizione di Marco Traverso  membro del CDN ANLAI venerdì 7 febbraio a Napoli con la viola intagliata dall'artigiano cremonese Giorgio Piacentini. Tra le 20.30 e le 22.30 il famoso musicista campano ha suonato in anteprima mondiale il prezioso strumento realizzato dal maestro della città del Torrazzo. 

Dal palco allestito al centro dell'affollata Basilica di San Giovanni Maggiore (tutto esaurito, settecento posti a sedere), la viola ha sbalordito il pubblico con un primo tempo della Suite di Bach. "La viola riempiva l'intera basilica", è stato il commento a caldo dei presenti.

Al termine del concerto, gli spettatori si è trattenuti nella chiesa per ammirare lo strumento ad arco scolpito in ogni sua parte, anche nelle fasce, mentre la tastiera è intarsiata con legni differenti.

Tutti si sono congratulati con il maestro Traverso per l'iniziativa, moltissimi hanno voluto conoscere di persona lo scultore Piacentini, accolto nel capoluogo campano come se fosse una star. 

TRAVERSO: "UNA SERATA MERAVIGLIOSA"
"Una serata meravigliosa. Ricca di emozioni - racconta il maestro Traverso - Non ci sono stati cali di attenzione. La gente seduta ascoltava impietrita. Abbiamo suonato brani che parlano al cuore". 

Nel concerto del “Nino Rota Cello Ensemble” undici violoncelli hanno accompagnato il solista Traverso tra melodie di Vivaldi, Offenbach, Piovani, Rota, Trovajoli e Piazzolla. L'evento è stato promosso dall'Anlai, associazione nazionale presieduta da Gualtiero Nicolini che diffonde la conoscenza della liuteria in Italia e nel mondo.

Numerose le autorità presenti, dagli assessori alla Cultura del Comune e della Provincia di Napoli al presidente dell'Ordine degli ingegneri, che ha in gestione la basilica. 

Entusiasta il pubblico, come racconta il maestro violista: "Ad ogni inizio brano una meraviglia - dice Traverso - la gente si scambiava occhiate stupite. Erano sbalorditi per queste colonne sonore suonate in una versione così diversa, nuova, con viola e violoncelli".

"UN SEGNALE DI RINASCITA: LA BELLEZZA ESISTE"
Dal palco l'orchestra di archi ha proposto le colonne sonore di Mino Rota, tutti i film di Fellini, una "struggente esecuzione di Profumo di donna di Trovaioli", Nuovo Cinema Paradiso di Morricone, Il Buono, il brutto e il cattivo, ("bellissimo - spiega Traverso - i violoncelli battevano il tempo richiamando il movimento del cavallo"), Mission, un omaggio a Troisi con il Postino, prima del quale è stato mandato un audio con una poesia di Benigni. Tra i brani anche una poesia di Pasolini sulle periferie declamata da Gassman. 

"Un'iniziativa culturale che ha toccato il cuore della gente - spiega Traverso - Vogliamo portare la musica nelle case di tutti, dare un segnale di rinascita, dire che la bellezza esiste".

Al centro la riscoperta della viola in quanto strumento, dotato di "un suono caldo, capace di accarezzare l’anima delle persone". 

MARCO TRAVERSO. LA BIOGRAFIA
Nato a Napoli, classe 1970 Marco Traverso inizia giovanissimo lo studio del violino presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli e della viola sotto la guida del Maestro Giusto Cappone (I viola della Filarmonica di Berlino) conseguendo il Diploma di viola e di violino; studia Direzione d’Orchestra con il Maestro  Massimo Pradella.

Ricercatore e studioso di liuteria nel 2004 pubblica “Il Segreto” per il quale A.L.I. (Associazione  Liutai Italiani) lo nomina Socio onorario ed esperto per gli strumenti ad arco per l’Unione europea. Collabora per 13 anni con il Teatro Bellini di Catania, con l’Opera di Roma, con l’Orchestra da Camera di Bologna, con il Teatro Romano di Fiesole, con il Teatro Bellini di Napoli, con il Rendano di Cosenza, con l’Orchestra Archi di Roma, con l’ Orchestra da camera di Colonia esibendosi da solista in Italia ed all’estero.
Nel 2004 inizia una collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, curando le manifestazioni musicali.

Tiene corsi annuali di viola presso l’ Istituto Grenoble di Napoli, presso l’Associazione Santa Cecilia di Catania. Nel giugno 2005 realizza con il Maestro Bruno Canino pianista e compositore tra i più apprezzati al mondo, un video musicale per la Presidenza della Repubblica. Dal 2005 si dedica alla musica da camera esibendosi in duo con Bruno Canino ed insieme nel 2006 realizzano per Avm Classic il Cd ‘’Il Risveglio dell’anima’’: da quel momento dedica la vita alla divulgazione ed alla cultura della viola, proponendone lo studio anche nelle scuole.

Nel 2007 per i 150 anni dell’Ordinariato Militare esegue a Roma un concerto alla presenza di Papa Benedetto XVI e per le più alte cariche dello Stato Italiano, l’evento viene registrato e pubblicato in Cd.

L’incontro a Zurigo con il Maestro Rostropocich che commenta “un vero suono italiano …” segna positivamente il suo cammino musicale. Suona con: AWeissenberg, Montserat, Caballè, P.Amoyal, A.Lombard. B.Bartoletti, C.Rossi. M.Melato. E.Jannacci.

Vince l’International Gold Recording (il disco d’oro) che l’Avm Classic decide di assegnargli per aver prodotto una grande quantità di musica inedita per viola.
 

 

 

                           L’arte del suono: il mestiere del liutaio

                                Rimini, Museo della città

                                    18 maggio - 16 giugno 2013

Mostre

“ Strumenti musicali nella pittura del Seicento” capolavori di autori lombardi

“ Floriano Bodini (scultore): “ Antonio Stradivari bambino”  Studio medaglioni

  e bozzetto per la statua di Stradivari di Cremona “

“ La costruzione del violino “  (fasi processo costruttivo, Liutai Migani -Rimini)

“ Strumenti ad arco: Autori di scuola emiliano romagnola “ (Collezioni Private)

“ Dal violino bastone alla scatola sonante “ ( Collezione Maggi Cremona )

“ Gli archi    da Arturo Fracassi  a Giovanni Lucchi  (Collezione Lucchi)

“ Omaggio a Primo Papini (l’archettaio di Rimini)  “

“ I violini dipinti” ( Collezione M° Liutaia Ezia Di Labio )

“ I giocattoli musicali “ ( Collezione Giordano)

Filmati

“ Come nasce un violino”  (Scuola di liuteria di Cremona)

“ La foresta incantata “    (Gli abeti della Forestale di Paneveggio (TN)

SAB 18 maggio ore 12

     *  presentazione della manifestazione /conferenza stampa

     *  intervento del quartetto d’archi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali               G. Lèttimi di Rimini

     *   ore 17.00  Concerto Orchestra d’archi Istituto Lèttimi Rimini   

DOM 19  ore 16   Inaugurazione  

      *  Prof. Piero Gargiulo, Conservatorio L. Cherubini Firenze.

         Poesia per gli strumenti, omaggio a Vinicio Gai. Incontro di studio:

         “Le intavolature di liuto: tecniche tra monodia e polifonia fra il         Cinquecento e il Seicento”.

*  ore 18.00         Concerto: Lykke Anholm soprano, Sigrun Richter liuto

*  ore 21.00 Concerto  Wim Janssen/Alessandro Lupo Pasini, viola e organo Chiesa del Suffragio (accanto al Museo) in memoria di Carlo Callisto Migani 
organista riminese.


GIO 23  ore 16.30       

*  Conferenza Cav. Salvatore Dugo “ Il violino Doc ANLAI “
*  Conferenza Avv. Luigi Dati e Prof. Gualtiero Nicolini “ Giuseppe Fiorini (1861/1934) liutaio emiliano e la rinascita della Scuola classica della Liuteria Italiana”
 * ore 21.00  Concerto M° Matteo Fedeli violino Stradivari “ex Adams Collection 1726” e M° Andrea Carcano al pianoforte. 

Tempio Malatestiano (Duomo di Rimini) 

VEN. 24  ore 16,00

 * Conferenza Prof. Alfia Milazzo Presidente Fondazione “Citta Invisibile” (Biancavilla- CT)“ Il metodo Abreu” e Consegna Premio Anlai ai volontari della Fondazione 
* On. Prof. Marina Berlinghieri (assessore cultura Comune di Pisogne, BS) 

 Prof. Gualtiero Nicolini Presentazione del  7° Concorso Nazionale di Liuteria di Mozzate e del 4° Concorso Internazione di Liuteria di Pisogne 
 * ore 18.00 Concerto  M° Cristiano Rossi per violino solo 


SAB 25  ore 16,30

 Conferenza “ Gli archi in liuteria “ Dott. Massimo Lucchi - Omaggio a Arturo Fracassi e Giovanni Lucchi,

Presentazione del volume “Nell’arco di una vita” di Giovanni Lucchi.

Omaggio a Primo Papini l’archettaio di Rimini.

* Intervento musicale di allievi Istituto G. Lèttimi, Rimini  coordinati

dal M° Maurizio Sciarretta


DOM 26  ore 16,30

*Incontro con il Prof. Renato Meucci, organologo  Conservatorio di Novara e Università Statale di Milano; presentazione del suo libro “Strumentaio”, Fondazione Cologni, Marsilio Ed. 

* Intervento musicale allievi Istituto G. Lèttimi, Rimini  coordinati

 dal M° Paolo Fantini


DOM 2 giugno ore 16,30

* M° Claudio Rampini ”La vernice degli strumenti ad arco” omaggio a Ferdinando Simone Sacconi “I segreti di Stradivari”.

* Intervento musicale di allievi dell’Istituto G. Lèttimi, Rimini   coordinati dal Prof. Maurizio Sciarretta


GIO 6  ore 16.00

* Incontro con M° Avv. Cesare Gualazzini e  Prof. Aldo Vianello

     “La costruzione della chitarra classica”

*Concerto “musica cucinae” testi di Pellegrino Artusi  con

  Aldo Vianello, chitarra e voce recitante                    

SAB 8 ore 16.00 

*Dott. Antonio Bagnoli: Presentazione del nuovo catalogo del M° Ezia Di Labio "Violino d'Autore" 23 Autori per 25 Opere di liuteria Ediz. Pendragon.

*  interventi musicali, con i violini  d’autore, di allievi dell’Istituto Lèttimi  di Rimini coordinati dal Prof. Maurizio Sciarretta

DOM 9  ore 16,00

* Incontro con  Antonio Bonacchi e presentazione del suo libro

  “Il violinista”

*ore 17,00 Concerto del compositore e mandolinista  Alessandro Cavallucci

*ore 18.00 Concerto M° Valery Prilipko e Gaia Danilina

                                 Balalaica, gussly e tastiera

DOM 16

 * ore 17,30 Distretto della musica Valmarecchia.
   Concerto  “Voci bianche sulla quarta corda” Coro voci bianche Rimini 

 

 

 

l'Anlai nel 2012 ha organizzato la mostra " I Grandi Quartetti della Liuteria " e " Omaggio a Mario Maggi" a Pisogne dal 26 settembre al 6 ottobre. Ha consegnato il Premio Anlai a Napoli al m° Marco Traverso in occasione della cerimonia di consegna del Disco d'oro e il Premio Anlai al m° Salvatore Montisanti a Ibla ( Ragusa). Ha presenziato a Catania alla cerimonia di conferimento del riconoscimento UNICEF all' "Orchestra giovanile Falcone e Borsellino"  della Fondazione La Citta invisibile cui erano stati consegnati vari strumenti di liutai e collezionisti Anlai. Analoga cerimonia si era tenuta lo scorso anno al Conservatorio de L'Aquila cui sonon stati consegnati vari strumenti raccolti in tutta italia per i giovani studenti che avevano perso i loro strumenti nel terremoto. In  maggio sono state organizzate le conferenze "  Gasparo da salò architetto del suono" di  Flavio da Senno ( Cremona e Pisogne), " Violin and Lute  makers of Venice " di Stefano Pio e " Strumenti classici" di Florian Leonhard   a Cremona, ed  i concerti  di Cristiano Rossi ( violino a  Cremona e Pisogne) , diell'Orchestra Bellini di Caltanissetta e del Trio  Sebastiano Maria Vianello, Marco Traverso e Ninni Saladino  ( violino viola e violoncello a Cremona e Pisogne, di Feja Markovich (violino a Pisogne e Esine)  di Ninni Saladino  ( violoncello ) a Cemmo, di Benedict Justen ( violoncello )  a Pisogne, di Matteo Fedeli  ( violino Stradivari ex Adams  1726) a Bienno, di Dominika Zamara ( soprano )  e Marc Poise all'organo a Berzo Inferiore, di Luca Lucini  ( chitarra classica) a Civitate Camuno con conferenza di Cesare Gualazzini e  di Claudio Nuzzo e Diego Leveric ( due liuti)   a Piancogno.   Nel gennaio febbraio sono tenute le masterclass di organo nella chiesa parrocchiale di Pisogne dei M° Arturo Sacchetti e  Riccardo Favero.

PROGETTI ANLAI

PROGETTO LIUTERIA IN CARCERE 
A conclusione del progetto ANLAI Guarneri del Gesù il “ Cannone” lo strumento ad arco copia del prestigioso reperto custodito presso il Comune di Genova e che fu di Niccolò Paganini costruito nella Casa circondariale di Cremona da alcuni detenuti sotto la guida del M° Luca Bastiani, l’ANLAI presenta quest’anno altri due progetti che saranno realizzati ancora presso la Casa circondariale di Cremona.

Il primo riguarderà la costruzione di una chitarra classica d il secondo la costruzione di una copia della viola Stauffer lo strumento ad arco della collezione del Comune di Cremona eseguita dai fratelli Antonio e Girolamo Amati a Cremona nel 1615. Il progetto prevederà a conclusione dei 4 anni la costruzione di un intero quartetto. Nel progetto è anche prevista una conferenza nel carcere del noto avvocato-liutaio Cesare Gualazzini che da anni si dedica alla costruzione di chitarre classiche di grande pregio e autore di un trattato molto interessante di prossima pubblicazione. La direttrice della casa circondariale di Cremona dott.ssa Ornella Bellezza sarà insignita del Premio ANLAI 2011 nella cerimonia che si terrà a Pisogne il 18 settembre p.v. nella Chiesa del Romanino durante la premiazione delle opere vincitrici del 2° Concorso internazionale di Liuteria per strumenti antichizzati o copia di strumenti antichi presieduto da Uto Ughi

PROGETTO LA CITTA’ INVISIBILE – ANLAI
L’ANLAI ha deciso di collaborare con un progetto che vede la presenza di liutai di chiara fama e di docenti di liuteria per aiutare l’orchestra della Fondazione Città Invisibile, scuola di musica secondo il metodo Abreu costituitasi in Sicilia, per la formazione di alcuni giovani a supporto dell’orchestra e per il coinvolgimento di maestri liutai che vogliano dare gratuitamente il loro contributo per la messa a punto, la manutenzione e il restauro degli strumenti dei giovani impegnati anch’essi in questo splendido progetto di recupero di giovani e giovanissimi emarginati.

PROGETTO MONTEVERDI
L’ANLAI ha approvato la partecipazione ad un progetto con la Fondazione Centro Studi Rinascimento Musicale di Artimino impegnata in un corso triennale di formazione di giovani cantanti per opere monteverdiane. La collaborazione si estrinseca nella presenza di alcuni maestri liutai di supporto alla realizzazione di strumenti e per l’incisione di un CD

PROGETTO IBLA
A conclusione del progetto di collaborazione con la IBLA Foundation di New York e Ragusa dello scorso anno, non è stato possibile essere presenti a luglio alò Premio istituito dalla Fondazione italo-americana. L’acco0rdo raggiunto prevede invece la presenza dell’ANLAO il prossimo anno con una dimostrazione pratica di giovani liutai e di maestri esperti.

CONVEGNO SU GIUSEPPE FIORINI
Nell’anniversario dei 150 anni dalla nascita del grande liutao bolognese l’ANLAI organizzerà due convegni di studio a Cremona e a Bologn

A Napoli il 21 dicembre 2012  il presidente ANLAI Gualtiero Nicolini ha consegnato al m° Marco Traverso (  unitamente al disco d'oro che fli è stato consegnato dal Direttore del Conservatorio San Pietro a Maiella ) il PREMIO ANLAI 2012 nella BASILICA DI SAN GIOVANNI MAGGIORE 

17DEC2012

23NOV2012

23NOV2012

23NOV2012

 

ANLAI E UNICEF  A CATANIA 

Il 20 novembre
 alle ore 9,30 nell’Aula Consiliare dello storico Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania, in occasione del 23° anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, è stato  presentato il Rapporto UNICEF: “Facce d’Italia. Condizioni e prospettive dei minorenni di origine straniera”.

Scopo dell’iniziativa, organizzata dal Comitato Provinciale di Catania per l’UNICEF, in partnership con la Provincia Regionale e con il Comune di Catania, era quello  di  mantenere alta l’attenzione sul tema dell’inclusione sociale e promuovere un momento di riflessione sul diritto alla non discriminazione per tutti i bambini e gli adolescenti che vivono in Italia ed in particolare per quelli di origine straniera.

Vincenzo Lorefice, Presidente del Comitato Provinciale di Catania per l’UNICEF, ha illustrato  la Campagna dell’ UNICEF: “IO come TU. Mai nemici per la pelle” mettendo in risalto il forte impegno dell’UNICEF Italia nell’azione di pressione a livello nazionale, affinché venga riformata l’attuale legge sulla cittadinanza per i bambini e gli adolescenti di origine straniera e riconosciuto il principio di non discriminazione sancito nella Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata all’unanimità dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall’Italia con la legge n.176/91 .

ll Rapporto è stato  illustrato da Liana Maria Daher, Docente di Sociologia presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Catania e volontaria UNICEF. All’incontro, oltre le massime Autorità religiose, civili e militari, sono intervenute  rappresentanze di scuole di ogni ordine e grado della città e della provincia, sindaci e presidenti dei consigli comunali, che hanno concesso  la cittadinanza onoraria ai bambini e alle bambine di origine straniera, nati in Italia da genitori non cittadini e ai bambini, alle bambine e agli adolescenti di origine straniera che vivono, sin da piccoli, sul territorio nazionale.

E’ seguito  il corto teatrale “I colori della cittadinanza”, a cura dell’Accademia di Arti Sceniche Odè – O.n.l.u.s. di Acireale.

 ore 11

, presso la 

Basilica Collegiata

, diretto dal 

Maestro Massimo Incarbone

, ha avuto  luogo il Concerto dell’ 

Orchestra Sinfonica Infantile “Falcone e Borsellino”

 della Fondazione 

“La città invisibile” – Scuola di musica per la legalità con il metodo cui ha presenziato ed è intervenuto il Presidente dell’ANLAI  ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIUTERIA ARTISTICA ITALIANA di Cremona prof Gualtiero Nicolini

Alle

6 dicembre, 2012  

La liuteria di Cremona è stata riconosciuta dall’Unesco. La notizia è arrivata nel tardo pomeriggio. L’antica arte di costruzione di strumenti ad arco (violini, viole, violoncelli, contrabbassi) è ufficialmente patrimonio dell’umanità. Il Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunito a Parigi, ha esaminato in maniera definitiva e positiva la candidatura della tradizione liutaria cremonese come bene immateriale. La pratica era stata avviata dall’amministrazione Corada e proseguita dalla Giunta Perri. Felicissima del prestigioso riconoscimento è l’assessore alla Cultura del Comune Irene Nicoletta De Bona: “Finalmente è arrivato questo annuncio che dà al violino di Cremona un prestigio mondiale. La valorizzazione dei violini e della liuteria cremonese è la strada giusta per esaltare Cremona nel mondo. Il riconoscimento ha un valore importantissimo perché si rifà ai grandi liutai che hanno tracciato il percorso nei secoli. Il valore è poi proseguito con le numerose botteghe contemporanee, con i cimili stradivariani, con la musica ed ora con il Museo del Violino, unico al mondo. Questo è il nostro marchio che ci rende unici”.

La pagina sul sito Unesco

 

 

 

Giuseppe Fiorini donò come  ben sappiamo dopo una serie  di delusioni, di incontri inutili,  di speranze andate a vuoto e di peripezie i cimeli stradivariani alla città di Cremona. Nel libro che ho scritto in occasione dei 150 anni della nascita di questo  grande liutaio  bolognese  (cui si deve la rinascita della liuteria italiana grazie al suo impegno, ai suoi studi, alla sua dedizione e al fatto  che dedicò  tutta la sua vita indebitandosi anche e comunque spendendo gran parte della sua fortuna  per questi documenti fondamentali e di un valore inestimabile), sono appunto narrate le varie tappe di questa vicenda per alcuni versi allucinante. Vorrei tornare a ribadire che malgrado le promesse e questo grande gesto Cremona non gli ha ancora dedicato una piazza, una via, un monumento e che anche la Scuola di Liuteria che egli aveva cercato di far nascere nacque ma 4 anni dopo la sua morte e con criteri completamente diversi da quelli da lui prospettati.

Torniamo comunque su questa vicenda perché pare, da notizie apprese di recente,  che una piccola parte del patrimonio stradivariano non fu dato a Cremona ma donato  a due liutai,  allievi del Fiorini.

La notizia è plausibile visto il protrarsi delle trattative, visto il fatto che il Fiorini aveva acquistato tutto il materiale  risalente a Stradivari, a Cozio di Salabue, alla marchesa Della Valle pagandolo profumatamente e che non era programmata  da Cremona neppure una cerimonia degna della grande donazione ( Fu assente dalla stessa anche lo stesso Farinacci, il ras di Cremona, di solito sempre in prima linea, con la scusa di un impegno a Roma inesistente,  risultarono assenti molti musicisti locali e ci furono anche  inutili,  sterili polemiche per la scelta della musicista che avrebbe  dovuto suonare durante la cerimonia uno strumento del maestro )

I beneficiari di questa donazione anche se si tratterebbe di pochissimi attrezzi e calchi sarebbero stati Fernando Simone Sacconi  e Arrigo Tivoli Fiorini, il nipote “ prediletto” che operò con lui alcuni anni a Monaco di Baviera per poi tornarsene a San Remo dove era nato e dove morì. Notizie non confermate danno per certo contatti tra i nuovi proprietari del palazzo dove il liutaio ligure operò con il suo laboratorio e che sarebbe per essere demolito  con alcuni collezionisti per la vendita di questi “ cimeli” .

Di certo invece è che il materiale  “ stradivariano” che Sacconi possedeva e che era finito al maestro  Antonio  Sgarbi presso il quale il liutaio romano lavorò a Palermo  tra il 1912 e il 1918  è finito in Giappone.

Un musicista e collezionista napoletano era riuscito a procurarselo unitamente ad  un violoncello  e ad un violino di Sacconi e a tutta una serie di documenti sia di Sacconi, sia di Antonio Sgarbi interessantissimi e che saranno oggetto di una pubblicazione a breve riguardante i componenti della  vernice e i sistemi per  l’invecchiamento del legno.

Stando alla sua testimonianza lo avrebbe anche offerto gratuitamente al nostro Museo Stradivariano ottenendo però un cortese rifiuto. Non si trattava certamente di materiale particolarmente interessante e non già anche posseduto comunque crediamo che sarebbe stato opportuno oltre che  utile   fare alcune  indagini e ricerche più approfondite prima di liquidare la faccenda in un breve e fugace incontro.

Morale della favola sia il violoncello Sacconi sia i “ reperti stradivariani” hanno preso la strada del Giappone e questa volta non certo a titolo gratuito.

 

Gualtiero Nicolini

 

 

N

Una piccola parte del suo “museo personale”, una cinquantina di strumenti raccolti nella sua lunga vita, costruiti, restaurati, rimessi in funzione e fatti tornare agli antichi splendori sono oggi in mostra a Pisogne. E’ un omaggio sincero,  doveroso a Mario Maggi un amico, ma soprattutto un “grande” della liuteria e divenuto tale per la sua passione, la sua competenza, per il suo grandissimo costante impegno.

Ed è proprio questo il significato che si è voluto dare alla mostra in suo onore apertasi nei giorni scorsi nella Chiesa del Romanino di Santa Maria della neve a Pisogne, la ridente cittadina del lago d’Iseo divenuta, dopo Baveno e grazie all’Anlai, una delle “capitali della liuteria italiana” perché ogni anno ospita il concorso internazionale di strumenti antichizzati e copie di strumenti antichi.

In due giorni, la rassegna è stata visitata da oltre 700 persone anche ovviamente per il flusso turistico del Romanino per le giornate del trenino del lago ed  anche, a maggior ragione, per l’esposizione nella stessa Chiesa dei “Grandi quartetti della liuteria italiana”, una occasione unica e difficilmente ripetibile che vede accomunati in questa mostra maestri liutai del primo novecento tra i più grandi in assoluto da Garimberti a Utili a Sderci, Rocchi, Dario Vettori, Mario Barbieri e vari altri con le loro opere più significative.

Eppure il grande pubblico resta affascinato dal violino bastone in uso nel primo ottocento da parte di aristocratici personaggi a Vienna o nella Baviera, dalla scatola sonante di Mozart, una specie carillon per cui il grande compositore scrisse dei brani per insegnare a cantare ai canarini. Ma ci sono pure chitarre storiche di Vinaccia o Monzino, mandolini importanti, liuti, salteri, fisarmoniche e loro “antecedenti” strumenti dalle fogge stravaganti e costruiti con i materiali più strani ed infine anche alcune pregevoli riproduzioni di strumenti antichi del figlio Sergio premiate in concorsi internazionali.

E così ritornano alla mente le mostre di Baveno nella Villa Fedora, quella nella Rocca Paolina di Perugia, quella nel teatro degli Industri di Grosseto oppure alla Fiera di Rimini ed in tanti altri luoghi  meno famosi e importanti in cui abbiamo esposto le sue opere accompagnate sempre dal suo entusiasmo e dalla sua voglia di coinvolgere  specialmente i giovani che ne restavano affascinati.

Era sempre ovviamente solo una piccola parte della sua collezione in cui spiccano anche un violino Amati, un’arpa del Ceruti accanto a centinaia e centinaia di aerofoni, cordofoni, vibrafoni, di scatole sonanti di tutte le forme dimensioni; opere raccolte, ricostruite, restaurate con amore spassionato e  mai per un intento  veniale o commerciale ma solo per pura passione e studio.

Questo era Mario Maggi un uomo prima di tutto buono e appassionato, disponibile e poi anche  un grande restauratore di strumenti musicali grazie alle sue conoscenze musicali, alle sue capacità manuali e alla sua ottima liuteria. Si era diplomato in violino e viola ma suonava anche la viola da gamba e  aveva insegnato alla Scuola di Liuteria ma il suo primo lavoro era stato quello di accordatore di pianoforti presso gli Anelli poi la sua vita era stata solo dedicata alla famiglia e alla sua passione per la musica e gli strumenti musicali.

Strumenti accatastati in armadi, sotto i letti, in garage,  in soffitta, in cantina e in  ogni angolo della sua casa in via Genala, ma trattati sempre con amore e tenuti sempre tutti in perfetta efficienza.

Scomparso da alcuni anni Mario rivive a Pisogne nel suo ricordo e nella sua passione con  una piccola parte del suo “patrimonio” che Cremona o forse qualche altra città  che ama la musica dovrebbe davvero cercare di poter  “sfruttare”  anche solo come museo didattico” e/o per mettere in mostra dei tesori della musica e in alcuni casi anche dell’arte.

Violini donati alla Città invisibile

03JUL2012

Ci sarà anche Cremona nel primo esperimento italiano del cosiddetto “sistema  Abreu” in Sicilia, a Biancavilla con la Fondazione la “Città invisibile” di Catania. L’iniziativa è del vulcanicoprofessor Gualtiero Nicolini, presidente dell’Anlai,che intende mobilitare i liutai in una iniziativa unica nel nostro Paese.

Centocinquanta orchestre giovanili e 140 infantili, 250.000 tra bambini e ragazzi che hanno imparato a suonare uno strumento musicale e fanno parte di un’orchestra. Il ‘sistema Abreu’, cioè il progetto sociale e musicale messo a punto 32 anni fa in Venezuela da Josè Antonio Abreu e sostenuto e ammirato dai più grandi musicisti, a cominciare da Claudio Abbado, ha prodotto “una resurrezione”. Ha strappato i giovani alle bande criminali, li ha riscattati da una situazione di miseria materiale e spirituale, dando loro la forza per lottare per il proprio futuro e per quello delle persone vicine. Dal dicembre 2010, circa 200 bambini  a Biancavilla, in Sicilia,  hanno avuto accesso, in maniera assolutamente gratuita, a corsi di viola, violino, violoncello, clarinetto, pianoforte e altri strumenti grazie alle lezioni, rigorosamente gratuite,  tenute da  quattro diversi maestri dell’Orchestra Giovanile Simon Bolivar del Venezuela e da due  maestri di Biancavilla.  La scuola fornisce lo strumento e tutto il materiale didattico gratuitamente,  i corsi sono no-profit e gratuiti. Ne sono  coinvolti bambini e ragazzi dai 4 anni ai 14 anni che hanno dato vita all’Orchestra infantile Bellini Dream Symphony; l’orchestra che si arricchisce ogni giorno di nuovi alunni, ha già eseguito una decina di concerti pubblici. Oltre ogni rosea immaginazione, con mezzi esigui, ma con  molta buona volontà, sta generando un circuito di passaparola tra i bambini e i ragazzi stessi. Esattamente come era  accaduto 35 anni fa, nella lontana Caracas, con il primo nucleo fondato da Abreu.

A sostegno di questa splendida iniziativa, la sempre “vigile” ANLAI, ancora nella persona del  suo presidente, così come era avvenuto per l’Aquila donando strumenti al Conservatorio, è promotrice, tra i “ Soci eccellenti” e non, di una raccolta di strumenti da donare  ai giovanissimi “ emarginati”. E’ poi alla  ricerca di liutai “esperti” per il “restauro” e la messa a punto gratuita degli strumenti del giovani orchestrali, e nel cuore una nuova splendida proposta: la creazione, in loco,  eventualmente di una “scuola di liuteria “ per  giovani liutai, anche emarginati,  che si impegnino  però a non intraprendere la professione di liutaio, ma che si dedichino anch’essi a portare avanti questo meraviglioso progetto.

Abreu, 65 anni ha ricevuto il Premio Unicef – Dalla Parte dei Bambini, come il nostro Mario Lodi, “Per aver dedicato tutta la sua vita alla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza e per essersi distinto nelle attività di recupero, attraverso la musica, di ragazzi in situazioni di grave disagio”.

Abreu era partito con l’idea di riscattare i giovani del suo Paese e in ultima analisi il futuro stesso del Venezuela, ma la ‘Fundaciòn del Estado para el Sistema de Orquesta Juvenile e Infantil de Venezuela’ è diventata molto di più, un modello per l’intero Sudamerica e in ultima analisi per tutti i Paesi, anche quelli ‘ricchi’ dell’Occidente. A fronte del crescente disinteresse nei confronti della musica, l’entusiasmo dei giovani venezuelani, la loro bravura, costituisce un’indicazione luminosa. Tanto che le istituzioni musicali più sensibili, a cominciare dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, si stanno già impegnando già da qualche anno per la costituzione di cori e di orchestre giovanili.

Suonare in un’orchestra, spiega infatti il maestro Abreu, è molto di più di studiare la musica. Significa “entrare in una comunità, in un gruppo che si riconosce come interdipendente”, perseguire insieme uno scopo. Ecco perchè cambia la vita. Una lezione che Antonio Abreu ha appreso da suo nonno, un italiano che arrivava dall’isola d’Elba.

Ecco quanto dichiarato lo scorso anno dal maestro Abreu al quotidiano “La Repubblica”.

E’ per questo retaggio familiare che dunque ha pensato che la musica potesse cambiare il futuro dei giovani del suo Paese?“Ho voluto insegnare la musica ai bambini perchè sono un musicista, e non mi piaceva che la musica fosse ridotta a un passatempo per le minoranze, fosse diventata qualcosa d’elite. All’inizio il mio era soltanto un progetto sociale per i bambini poveri, ma l’entusiasmo con il quale è stato accolto mi ha spinto a farlo diventare un vero e proprio progetto musicale”.

Come ha fatto a trovare i finanziamenti, in un Paese con le difficoltà del Venezuela?

“Ho chiesto i soldi allo Stato. Li ho sempre ottenuti. Nessun governo mi ha fatto mancare il suo sostegno”.

Neanche l’ultimo?

“Neanche l’ultimo, anzi, il sistema sta andando avanti. Il nostro obiettivo è che ogni città, ogni paese del Venezuela abbia la sua orchestra e il suo coro. E stiamo anche promuovendo lo stesso progetto negli altri Paesi dell’America Latina”.

Essere un economista, oltre che un musicista, l’ha aiutato in questi 32 anni?

“Sicuramente, nel redigere i bilanci, nel tenere conto dei budget effettivi”.

Quanto costano le orchestre e le scuole di musica che fanno capo al sistema venezuelano?

“Quaranta milioni di euro l’anno, la stessa cifra che viene spesa, per esempio, dal Teatro Massimo di Palermo”.

Il suo progetto ha avuto successo dall’inizio, non ci sono stati abbandoni da parte di qualcuno dei ragazzi che vi hanno aderito?

“Mai, non è mai successo”.

E davvero imparare a suonare ha permesso a tutti di trovare una propria strada nella vita?

“Sì, perchè la musica permette di crescere spiritualmente e mentalmente. E’ l’arte che riesce a riconciliare la volontà e l’anima. Il giovane diventa artista ed ottiene un riconoscimento sociale, diventa l’orgoglio della famiglia e ha il suo riscatto”.

03JUL2012

15 luglio, 2011   //

L’anomalia in liuteria è sempre stata la difficoltà delle expertises, della valutazione cioè degli strumenti riguardo non tanto al loro valore (che ne è una logica conseguenza) quanto proprio all’attribuzione dell’opera al maestro liutaio che l’avrebbe realizzata. Se parliamo delle “ grandi opere” la prima “anomalia” è determinata appunto dal fatto che gli “esperti”, coloro cioè che vengono considerati in grado di attribuire l’autenticità di uno strumento di un grande maestro come Stradivari, Guarneri del Gesù, Amati ecc sono non solo pochissimi ma oltretutto tutti stranieri (inglesi, americani,tedeschi, francesi.). E’ perlomeno singolare il fatto che se questi signori dichiaravano – e per quelli ancora in vita se dichiarano ora – che uno strumento è da attribuirsi a.. un Bergonzi, un Ruggeri un Gasparo da Salò ecc ecc e sino ad uno Stradivari nessuno metterà mai più in discussione la loro affermazione. Charles Bear, i fratelli Hill, Hamma, Vatelot sono questi i nomi del Gotha della liuteria classica solo per citare i più famosi; ce ne sono anche altri ma molto pochi che possono dire di essere entrati nell’Olimpo dell’expertise. Nessuno di loro come detto è italiano mentre le opere che hanno maggior valore in liuteria come tutti sappiamo sono proprio quelle costruite dai liutai italiani e cremonesi in particolare. Inutile dire che è stato quindi possibile o che sarebbe anche abbastanza facile che “sia divenuto o divenga Stradivari” uno strumento magari della scuola cremonese, del periodo classico ed eseguito per esempio da un figlio o da un allievo del grande maestro se non addirittura da un liutaio di altra scuola ma costruito secondo il modello stradivariano, vista la diversità di valore a secondo dell’attribuzione dell’opera. Sono state scritte pagine e pagine. ci sono anche documenti ufficiali e sentenze della magistratura riguardo a falsità presunte o riconosciute e perizie contestate Ma c’è anche da dire che quando il presidente dei liutai Giovanni Iviglia osò pubblicamente denunciare illeciti nel settore si vide osteggiare pesantemente da tutto il mondo liutario della Svizzera e della scuola tedesca che preferiva chiudere gli occhi su questo problema in quanto gravemente preoccupati per le conseguenze che tale presa di posizione poteva portare nel settore! Probabilmente perché si era creato un “ sistema” che era meglio non toccare e che poteva forse consentire anche ai pesci piccoli di muoversi indisturbati e di sopravvivere ? Visto i grandi mezzi cui disponiamo oggi come ad esempio il sincrotrone una scoperta scientifica applicata di recente alla liuteria non si comprende perché per dichiarare la paternità di un’opera liutaria non ci si debba affidare a metodi rigorosamente scientifici ma ci si fidi ancora ed esclusivamente della “ esperienza” di un gruppo limitato di persone.
L’ANLAI negli anni venti aveva costituito a Roma a Santa Cecilia un Collegio peritale poi scomparso; l’ALI per lungo tempo negli anni novanta ha portato avanti con determinazione l’idea e l’intenzione di ricostituirlo mentre la nuova ANLAI ha più volte sottolineato con forza l’importanza che avrebbe l’istituzione di questo Collegio visto che in Italia abbiamo molti liutai di grande spessore che potrebbero farne parte e che potrebbero usufruire di attrezzature scientifiche messe a disposizione da scuole di liuteria e da un costituendo Centro di Restauro ( altra proposta questa , altra ipotesi, altro desiderio per ora rimasto incompiuto).
Tutta questa premessa per sottolineare che nel settore probabilmente molti pare non abbiano però un reale interesse a cambiare le cose. Forse perché, cambiando periodo cambiano gli “ esperti” ma la situazione – senza nulla togliere alle capacità e alla validità di professionisti seri e impegnati sia chiaro, perché qui si parla del metodo, – è quasi la stessa. Esperti riconosciuti attribuiscono la paternità di strumenti a liutai dell’ottocento e del primo novecento Anche se in questo caso la perizia può sembrare più semplice la diversità di valore di un’opera in base alla sua attribuzione può comunque essere di un certo peso
Di nuovo (e non è certo questa una bella notizia perché non è sicuramente così che si può rivoluzionare il sistema) è l’apparizione ora di perizie firmate da membri riconosciuti esperti da tribunali che accertano con tanto di timbri e foto l’attribuzione di opere addirittura di Stradivari. A volte invece si tratta di strumenti di scuola tedesca e che ciascun liutaio anche appena terminata una scuola di liuteria sarebbe in grado di riconoscere come un violino di fabbrica cui attribuire quindi uno scarsissimo valore economico se non addirittura valore zero! Ci sarebbe da sorridere ma il discorso è serio e c’è da porsi non solo in questo caso eclatante ma anche per alcune aste che si tengono in vari paesi: che valore reale possiamo attribuire ad alcune perizie – che siano giurate o meno – che accompagnano alcuni degli strumenti “ antichi” che vengono battuti?

Gualtiero Nicolini
Presidente Anlai

ALL' AMICO ROSTROPOVICH

17AUG2012

Rostropovich e la statua senza dimora

16 agosto 2012

11 novembre 1989. Le immagini di Mstislav Leopoldovich Rostropovich mentre suona il violoncello sotto il muro di Berlino appena caduto fanno il giro del mondo. Improvvisa il suo concerto, alcune suite di Bach, tutte in tonalità maggiore, il modo della felicità e della gioia, davanti alle macerie. Slava (in russo significa Gloria), il più grande violoncellista, allievo di Šostakovic e Prokof’ev, suona come sempre il suo Stradivari Duport , uno dei migliori strumenti esistenti al mondo, forse la perfezione. Il  violoncello costruito nel 1711 dal liutaio cremonese  Antonio Stradivari  che già un’altra volta aveva incrociato la grande Storia. Si racconta infatti che nel 1812 il proprietario Jean-Pierre Duport  permise a Napoleone Bonaparte di suonarlo: l’imperatore lo maneggiò in maniera talmente maldestra che lo strumento riporta ancora un’ammaccatura attribuita ai suoi stivali. Dal 1974 quel prezioso violoncello, uscito dalle mani del più grande liutaio di tutti i tempi in una piccola bottega di una piccola città della bassa, ha condiviso i trionfi artistici di Slava in tutto il mondo  fino al 2007, anno della sua scomparsa.

Rostropovich ha attraversato la Storia non solo con la sua musica, ma anche con l’impegno politico e civile. Sostenitore delle lotte  per la libertà, nelle arti ed in politica, pagò con l’esilio e la privazione della cittadinanza russa l’aver ospitato in casa sua Alezander Solzhenitsyn, ridotto letteralmente in miseria dopo aver narrato la vita nei campi di concentramento stalinisti. Fu ambasciatore dell’UNESCO e insieme alla moglie, la soprano Galina Vishnevskaia, creò una Fondazione per assicurare la vaccinazione di massa ai bambini della Russia e per occuparsi di recupero dei tossicodipendenti. In riconoscimento di questo suo impegno, la Facoltà di Scienze Politiche di Bologna il 9 marzo 2006 conferì la laurea ad honorem al “più grande musicista vivente”, come lo aveva definito il London Times nel 2002. “Ciò che rende la sua figura unica nel mondo artistico e culturale contemporaneo è il fatto che la passione e il talento per la musica hanno continuamente interagito con la passione per la libertà e per i diritti dell’ uomo”, scrissero i politologi nelle motivazioni alla laurea approvata dal Consiglio di Facoltà all’unanimità. A Bologna, Rostropovich era “di casa” e aveva già ricevuto  il Sigillo d’ onore e  la Medaglia d’Oro della Città.

Cremona, universalmente riconosciuta come città della musica e patria dello Stradivari Duport, non era stata da meno di Bologna. Il 22 ottobre 2002 il primo cittadino, Paolo Bodini, aveva consegnato nelle mani del Maestro la pergamena istoriata a mano della cittadinanza motivando:

Conferendo la cittadinanza onoraria al maestro Mstislav Rostropovich, Cremona, che ha dato i natali a Claudio Monteverdi e ai più grandi maestri liutai di tutti i tempi, riconosce in lui non solo un eccellente interprete, ma anche una persona dotata di grande umanità, che crede nella musica come strumento utile allo sviluppo della pace tra i popoli. Con le sue esibizioni egli contribuisce a valorizzare la tradizione musicale e liutaria che appartiene a Cremona, diffondendone nel mondo il nome e l’immagine.”

Ma a cinque anni dalla morte di Rostropovich la città sembra averlo dimenticato.

Cremona, culla della liuteria classica italiana e ancora oggi protagonista indiscussa grazie alla rinomata Scuola internazionale di liuteria e alla presenza attiva di circa 150 botteghe liutarie disseminate in ogni angolo, ambisce a competere nel mondo con le altre “città della musica” con le sue rassegne internazionali e il nuovo Museo del violino. Eppure non ha fatto mai nulla per ricordare al mondo che il suo destino si è incrociato ed intrecciato con quello del grandissimo musicista russo. Non l’intitolazione di una via, non una targa.

Il liutaio di Slava, Leonidas Rafaelian, ateniese di nascita, naturalizzato ungherese e cremonese per scelta, da cinque anni si batte, senza successo contro inspiegabili impedimenti, affinché una statua del Maestro trovi  degna collocazione nella città che tra onori e applausi gli aveva conferito la cittadinanza.

La cultura trasforma il mondo in simboli che esprimono significati e valori e lo spazio è la scena su cui rappresentare questi simboli. Dare o non dare dimora ad una statua è lo spartiacque tra una città culturalmente ancora viva ed una inesorabilmente morta.

 

 

 

 La vergogna 

 I VIOLINI IN BIANCO 

 In viaggio per Roma dove domani presenterò alla stampa nazionale il concorso di Santa Cecilia, avendo avuto notizia di un articolo apparso oggi sulla stampa locale non posso non inviare questo mio breve scritto

 

 

Da tempo l'Anlai denunciava inascoltata il fatto che alcuni liutai acquistavano strumenti in bianco e che Cremona stava rischiando di compromettere la sua immagine se non addirittura il riconoscimento dell'Unesco. 
Ricordo una mia intervista a Mondo Padano cui segui un enorme scalpore e altre interviste in cui una serie di maestri liutai con sdegno respingevano quella che definivano un' illazione.
Partecipai anche ad una trasmissione in TV unitamente a molti esponenti di associazioni e istituzioni del settore durante la quale tutti dichiararono che il fenomeno o era inesistente o circoscritto a qualche "giovane " liutaio ribadendo in pratica che ......l'Anlai gettava fango senza motivo. 
Abbiamo continuato comunque a ribadire la nostra posizione invitando gli enti cremonesi a porre in atto azioni di controllo e di tutela della qualità degli strumenti ad arco perché Cremona deve la sua fama agli strumenti classici del passato e alla attuale produzione di alta qualità perché, lo abbiamo detto e lo ribadiamo , ci sono molti seri liutai a Cremona che lavorano seriamente e che proprio per questo andrebbero tutelati. 
Ebbene oggi sul giornale locale è apparso un articolo in cui non solo si ammette che da tre o quattro anni la città è invasa da strumenti cinesi, rumeni,bulgari, da strumenti assemblati ecc ecc ma c'è chi dichiara candidamente ( ma almeno ha il coraggio di dirlo ) che ha una triplice produzione nella sua bottega tra cui appunto quella di strumenti acquistati ..."intagliati all'estero principalmente in Germania....." 
Certamente è sempre meglio di chi acquista in bianco e poi non si vergogna di inserire la sua etichetta ! Ma non è questo il punto così come il problema della qualità non si risolve con l'autocertificazione.
Se qualcuno ha avuto il coraggio di firmare violini cinesi figuriamoci se si ferma di fronte ad una auto certificazione ! 
Ribadiamo ancora una volta la nostra proposta lineare : ci devono essere i controlli da parte di una commissione seria ed esterna che possa certificare una produzione di qualità. È vero che qualche liutaio può rifiutarsi di aderire o di sottoporre la sua produzione al controllo ma poi non si può lamentare mentre coloro che aderiscono e accettano sarebbero tutelati e potrebbero garantire una produzione di qualità 
Questa è a nostro avviso l'unica seria via da percorrere nella speranza che ormai non sia davvero troppo tardi.
Gualtiero Nicolini presidente Anlai

 

 

 

 

 

 Servono controlli seri da parte di Commissione esterna

 

 

Lettera scritta da Gualtiero Nicolini - presidente Anlai

 

 

Caro direttore,

da tempo l’Anlai denunciava  inascoltata il fatto che alcuni liutai acquistavano strumenti in bianco e che Cremona stava rischiando di compromettere la sua immagine se non addirittura il riconoscimento dell’Unesco. Ricordo una mia intervista a Mondo Padano cui segui un enorme scalpore e altre interviste in cui una serie di maestri liutai con sdegno respingevano quella che definivano un’illazione.

Partecipai anche ad una trasmissione in Tv unitamente a molti esponenti di associazioni e istituzioni del settore durante la quale tutti dichiararono che il fenomeno o era inesistente o circoscritto a qualche “giovane” liutaio ribadendo in pratica che… l’Anlai gettava fango senza motivo.

Abbiamo continuato comunque a ribadire la nostra posizione invitando gli enti cremonesi a porre in atto azioni di controllo e di tutela della qualità degli strumenti ad arco perché Cremona deve la sua fama agli strumenti classici del passato e alla attuale produzione di alta qualità perché, lo abbiamo detto e lo ribadiamo, ci sono molti seri  liutai a Cremona che lavorano seriamente e che proprio per questo andrebbero tutelati.

Ebbene oggi sul giornale locale è apparso un articolo in cui  non solo si ammette che da tre o quattro anni la città è invasa da strumenti cinesi, rumeni, bulgari, da strumenti assemblati e via di seguito, ma c’è chi dichiara candidamente (ma almeno ha il coraggio di dirlo) che ha una triplice produzione nella sua bottega tra cui appunto quella di strumenti acquistati “intagliati all’estero  principalmente in Germania…”.

Certamente è sempre meglio di chi acquista in bianco e poi non si vergogna di inserire la sua etichetta! Ma non è questo il punto così come il problema della qualità non si risolve con l’autocertificazione. Se qualcuno ha avuto il coraggio di firmare violini cinesi figuriamoci se  si ferma di fronte ad una auto certificazione!

Ribadiamo ancora una volta la nostra proposta lineare  ci devono essere i controlli da parte di una commissione seria ed esterna che possa certificare una produzione di qualità. E’ vero che qualche liutaio può rifiutarsi di aderire o di sottoporre la sua produzione al controllo ma poi non si può lamentare mentre coloro che aderiscono e accettano sarebbero tutelati e potrebbero garantire una produzione di qualità. Questa è a nostro avviso l’unica seria via da percorrere nella speranza che ormai non sia davvero troppo tardi.

 

 

I Concorsi 2015

Il violino " Bamboo " del cinese Hu Jailai di Suzhou ha vinto il 6' Concorso internazionale di Pisogne per strumenti antichizzati. Nato nel 1977 ha iniziato a lavorare giovanissimo nel laboratorio paterno.E' diplomato al Conservatorio di Shanghai in violino e si è perfezionato negli Stat Uniti in California presso  presso Patrik Henry che ha lavorato presso Patrik Henry che ha lavorato presso   James Wimmer a Santa Barbara. Da due anni è tornato a lavorare nella sua città natale.
La medaglia d'argento è stata assegnata alla viola " Tortilla " della francese Lea Trobert di Lione diplomata a Mirecourt mentre il terzo premio è andato al violino " Eleonora " dello svedese Jens Joansson da tempo ioerante a Cremona in particolare nel restauro
Premiato per l'acustica il violino " Viotti " del sud coreano Junbae Park
La Giuria ha quindi assegnato il premio Edrio Edrev già presidente dei liutai bulgari al violino "Mary Poppins " di Filippo Protani di Perugia mentre ed il Premio Capela è stato assegnato alla sud coreana An Ayong ( violino "Rogeri ") Premi Anlai alla russa che dimora in Portogallo Elina Bushagina ( viola " Guadiana") , al giovane Paolo Trazzi ( viola " Vulcano" ) e al greco Yoannis Apostolov ( Ah uno " ) 
Riconoscimenti anche a Mario Tolazzi di Udine, Franco Merlo di Boviolone e Vito D'ambrosio di Eboli. Grande successo di pubblico

Nella foto il vincitore con il presidente Anlai Nicolini il vice presidente di Giuria il m° Zheng Quan Direttore del Conservatorio di Pechino e Presidente dell'Associazione Liutai cinesi e Roberto Villa Dirigente organizzativo dell'Anlai

 

 

 

Mostra Anlai su chitarra classica.
Ma fuori dal cartellone
di 'cultura partecipata'

 

 

Mostra di liuteria con strascichi polemici, per il mancato inserimento in "Cultura partecipata", quella in programma dal 26 febbraio presso la Biblioteca Statale e organizzata dall'Anlai.

 

 

 

 

 PRESENTATE 150 FIRME PER CHIEDRE UN RICONOSCIMENTO DI CREMONA A FIORINI

 

 

 

 

 

 

 

 
 

29JUN2015

 

 

 

Last Updated on 05 March 2016

 

 

Descrizione

 

 

 

  1. ASSOCIAZIONE NAZIONALE LIUTERIA ARTISTICA ITALIANA

Via Levi 8   26100 CREMONA

Via Calatafimi 2  26100 CREMONA

tel e fax 0372432891 cell 3393029612 - 3933981255

stradivari@stradivari.it

Associazione di promozione sociale per la  diffusione,  la salvaguardia

e la tutela dell'eccellenza della della Liuteria Italiana

 

 

 

 

 

 

I Concorsi 2015

 

 

Il violino " Bamboo " del cinese Hu Jailai di Suzhou ha vinto il 6' Concorso internazionale di Pisogne per strumenti antichizzati. Nato nel 1977 ha iniziato a lavorare giovanissimo nel laboratorio paterno.E' diplomato al Conservatorio di Shanghai in violino e si è perfezionato negli Stat Uniti in California presso  presso Patrik Henry che ha lavorato presso Patrik Henry che ha lavorato presso   James Wimmer a Santa Barbara. Da due anni è tornato a lavorare nella sua città natale.
La medaglia d'argento è stata assegnata alla viola " Tortilla " della francese Lea Trobert di Lione diplomata a Mirecourt mentre il terzo premio è andato al violino " Eleonora " dello svedese Jens Joansson da tempo ioerante a Cremona in particolare nel restauro
Premiato per l'acustica il violino " Viotti " del sud coreano Junbae Park
La Giuria ha quindi assegnato il premio Edrio Edrev già presidente dei liutai bulgari al violino "Mary Poppins " di Filippo Protani di Perugia mentre ed il Premio Capela è stato assegnato alla sud coreana An Ayong ( violino "Rogeri ") Premi Anlai alla russa che dimora in Portogallo Elina Bushagina ( viola " Guadiana") , al giovane Paolo Trazzi ( viola " Vulcano" ) e al greco Yoannis Apostolov ( Ah uno " ) 
Riconoscimenti anche a Mario Tolazzi di Udine, Franco Merlo di Boviolone e Vito D'ambrosio di Eboli. Grande successo di pubblico

 

 

Nella foto il vincitore con il presidente Anlai Nicolini il vice presidente di Giuria il m° Zheng Quan Direttore del Conservatorio di Pechino e Presidente dell'Associazione Liutai cinesi e Roberto Villa Dirigente organizzativo dell'Anlai

 

 

 

Una piazza o una via 
intitolata al liutaio Fiorini: 
petizione di Anlai

 

 

 

Il liutaio Giuseppe Fiorini

 

 

 

Il presidente dell’Anlai Gualtiero Nicolini ha depositato giovedì mattina, presso l’Ufficio protocollo del Comune di Cremona una petizione per chiderere che una piazza o una via sia dedicata al liutaio Giuseppe Fiorini. Oltre 130 le firme di cittadini residenti a Cremona apposte sul documento, oltre a una quarantina di firme di liutai, musicisti e appassionati di liuteria.

“La petizione, indirizzata al zindaco e al  presidente della Commissione Toponomastica, ha lo scopo di richiedere  che sia dedicata una piazza o una via importante della città al grande maestro liutaio Giuseppe Fiorini cui si deve la rinascita della liuteria italiana nel primo novecento” evidenzia Nicolini. “A lui si deve anche la riaffermazione del metodo stradivariano in Europa e la donazione avvenuta nel 1930 alla città di Cremona dei cimeli stradivariani che il maestro bolognese aveva acquistato con grandi sacrifici e che ora si trovano nel Museo del Violino di Cremona”. Un altro centinaio di firme saranno depositate dalla associazione onlus Lliacc nei prossimi giorni, a sostegno dell’iniziativa.

 

 

 

 

 

 

 

 

'Le vernici in liuteria': il 23 
gennaio secondo convegno 
promosso da Anlai

 

 

Dopo il notevole  successo e la grande partecipazione di pubblico dello scorso anno, ll 23 gennaio si terrà a Cremona presso l’Academia Cremonensis in via Platina 66, il 2° convegno sul tema ‘Le Vernici in Liuteria’, che vedrà come relatori i maestri liutai Luca Primon di Milano, Davide Sora di Cremona, Edo Sartori di Schio ( Vicenza), Giovanni Berchicci di Chivasso e Claudio Rampini di Tivoli (fondatore del Portale del Violino).

L’evento, promosso dall’Anlai, dal Portale del Violino e dall’Academia Cremonensis, si terrà presso la sede di quest’ultima (via Platina 66) dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18. Visto il notevole numero di prenotazioni prevenute da tutta Italia e in parte anche dall’estero non vi sono più posti disponibili  ed è prevista pertanto la diretta  streaming.

 

 

 

 

 

 

Violino di seta di ragno premiato a Londra

L'invenzione è dello studente Luca Alessandrini con la collaborazione dell'Anlai di Cremona

 

 

CREMONA - Uno studente italiano che ha inventato un violino fatto di seta di ragno ha vinto il premio per lo studente internazionale più innovativo di Londra organizzato da London & Partners, la società di promozione ufficiale della capitale. Si tratta di Luca Alessandrini, un trentenne di Urbino che si è laureato in Italia ed ha conseguito un doppiomaster all’Imperial College di Londra. Il giovane ha battuto centinaia di concorrenti provenienti da 49 Paesi con la sua creazione, uno strumento musicale composto da seta di ragno e resina. Quando viene suonato, la seta fa vibrare la cassa emettendo un suono chepuò esseremodificato variando in modo esatto la fusione dei due materiali. La combinazione della seta e della resina infatti produce un unico tono che può venir alterato modificando le quantità dei due componenti originali. Un grande contributo è venuto ad Alessandrini dall'Anlai di Cremona, dai maestri liutai cremonesi in particolare Elisabetta Giordano, Massimo Ardoli, Davide Sora, Federico Fiora, ma anche Giorgio Scolari, Massimo Negroni, l'Academia Cremonensis oltre ai membri del direttivo Anlai Salvatore Dugo, Roberto Villa e ovviamente il presidente Gualtiero Nicolini.

 

 

 

 

http://www.rhinegold.co.uk/classical_music/violin-created-using-spiders-silk/

http://www.classicfm.com/instruments/violin/features/spider-silk/#c2CsKI8hhpFuAZUY.97

http://www.limelightmagazine.com.au/news/violin-crafted-aussie-spiders-silk

http://www.labonline.com.au/content/research-development/news/a-violin-made-from-spider-silk-395329911

http://www.thetimes.co.uk/article/plucky-pioneer-builds-violin-from-spider-silk-b0nrs6c66

http://www.thestrad.com/cpt-latests/new-prototype-violin-made-with-spiders-silk/

http://www3.imperial.ac.uk/newsandeventspggrp/imperialcollege/newssummary/news_21-6-2016-11-31-18

http://podtail.com/podcast/best-of-today/what-does-a-spider-silk-violin-sound-like/

http://www.trendhunter.com/trends/unique-violin

http://www.classicalmpr.org/story/2016/06/24/engineering-student-creates-a-violin-prototype-made-from-spiders-silk

http://www.bbc.co.uk/news/entertainment-arts-36598665

http://www.bbc.co.uk/programmes/b07gndw9

Prototype violin crafted from Aussie spiders' silk

 

 

on June 22, 2016 (5 days ago) filed under

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Move over Stradivarius! Spider-varius instrument is made from silk spun by the Australian Golden Orb Spider.

Vibrations in webs alert spiders to captured prey, but now a postgraduate student at the Dyson School of Design and Engineering at Imperial College in the UK has harnessed the acoustic properties of spiders’ silk to create a new kind of violin. Luca Alessandrini built his prototype instrument using a composite material made from spider silk fibres mixed with a binding agent. The silk of the Australian Golden Orb spider was chosen as it is one of the strongest in the world. In addition to the silk fibres, Alessandrini’s violin features three strands of golden silk embedded in the instrument’s top side.

“The amazing properties of spider’s silk mean that it serves many purposes,” Alessandrini said “It’s a home, a net for catching food and a means of communicating – via vibrations – when prey is ready to be pounced on and devoured. Spiders’ silk has only previously been exploited as string in bows for instruments, but I’ve discovered that the amazing resonating property of spiders’ silk has massive potential uses in instruments themselves.”

Luca Alessandrini​ with his prototype spider violin

Differences in the way the silk fibres are mixed with the binding agent subtly affect the acoustics of the instrument, allowing Alessandrini to potentially engineer violins with a variety of predetermined tones and sonorities. Alessandrini’s research into the acoustic properties of composite materials could also have ramifications for the manufacturing of audio technology such as speakers, amplifiers and headphones.

This isn’t the first time spiders’ silk has been used in instrument making. Japanese researcher Shigeyoshi Osaki, a professor at Nara Medical University in Honshu used the silk from hundreds of Nephila Maculates (another species of Golden Orb spiders) to craft a set of violin strings in 2012. This is the first time, however, that silk fibres have been used to construct the body of a violin.

The Golden Orb Spider

Alessandrini worked with Italian violin making association, Associazione Nazionale Liutai Artistici Italiani to create his prototype. The association’s founder, Gualtiero Nicolini, put Alessandrini in touch with 20 violin makers and luthiers in the city of Cremona – birthplace of Antonio Stradivari. Alessandrini has now patented his technology and plans to use more sophisticated technologies and modelling processes to manufacture instruments. He is looking for partners in his start-up business and predicts his violins will be on the market by 2017.

He showed his prototype instrument to British violinist Peter Sheppard Skaerved. “I have been working with great violinists my entire career,” said Skaerved, “and I have been in discussions with makers and players about the limited capabilities of other manmade materials such as carbon fibre. These have not seemed to offer the organic subtleties of wood. My encounter with the prototype instrument developed by Luca has filled me with excitement. This approach offers a tremendous opportunity to move forward instrument making, using new materials in a way I have long hoped.”

Keywords

 

 

 

 

A visionary scientist has made a violin with spider silk - and it sounds extraordinary

 

 

 

 

Violin created using spiders’ silk

11:21, 21st June 2016

A new violin has been created which exploits the resonating properties of spiders’ silk.

Luca Alessandrini, a postgraduate from the Dyson School of Design Engineering at Imperial College London, created a violin from a composite material, impregnating its top side with three strands of golden silk (one of the strongest in the world) spun by an Australian Golden Orb Spider.

Photo: Stuart Humphreys

When played, the spiders’ silk vibrates the violin’s composite casing (a phenomenon known as propagation velocity).

The different fibres from which the violin is made, combined with the method of mixing them together, enabled Alessandrini to engineer the instrument’s propagation velocity.

This technique could be used to customise the acoustics of any musical instruments, or applied to the manufacturing process of other products such as speakers, amplifiers and headphones.

‘The amazing properties of spider’s silk mean that it serves many purposes,’ Alessandrini said. ‘Spiders’ silk has only previously been exploited as string in bows for instruments, but I’ve discovered that the amazing resonating property of spiders’ silk has massive potential uses in instruments themselves.’

Alessandrini developed his prototype violin in conjunction with the Associazione Nazionale Liutai Artistici Italiani. Its founder, Gualtiero Nicolini, put him in contact with 20 of the world’s leading luthiers in Cremona, Italy.

Peter Sheppard Skaerved said: ‘My encounter with the prototype instrument developed by Luca has filled me with excitement. This approach offers a tremendous opportunity to move forward instrument making, using new materials in a way I have long hoped.’

Alessandrini now plans to use more sophisticated technologies and modelling processes in the manufacturing process, and is establishing a start-up business. He predicts the technology will be in the marketplace by 2017.

The violin will go on exhibit at the Imperial Final Show 2016, 6 July; ShowRCA, 26 June – 3 July and the Royal Society Summer Science Exhibition, 4 July – 10 July 2016.

 

Il violino tela di ragno costruito grazie all'Anlai

 

 

 

 

 

 

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