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A Cremona LETTERA APERTA AL SINDACO 

 

Caro sindaco 
Con grande sincerità ma anche con grande tristezza Le scrivo questa lettera aperta 
Credo che nessuno possa mettere in dubbio che il sottoscritto dopo essere capitato per caso a Cremona in giovanissima età ed essere approdato altrettanto per caso ad insegnare alla scuola di liuteria abbia voluto spendere gran parte della sua vita per la liuteria 
Questa splendida malattia incurabile come mi piace chiamarla, la liuteria appunto, mi ha coinvolto a tal punto da farmi scrivere moltissimi libri in particolare di storia della liuteria , sui liutai, sulla costruzione del violino, ma anche un romanzo su Guarneri del Gesu ecc che oggi senza falsa modestia, molti conoscono a livello internazionale.
Non ho fatto soldi in questo campo anzi ho indicato la strada ad altri, alcuni dei quali con pubblicazioni di rilievo ma anche notevolmente sovvenzionate, li hanno potuti fare, ma non sono né invidioso né arrabbiato per questo , anzi, mi creda, sono felice che anche il settore delle pubblicazioni liutarie abbia potuto essere determinante per lo sviluppo della liuteria e della conoscenza di Cremona. 
Ho avuto quasi un migliaio di allievi di tutto il mondo nella scuola, che ora sono liutai e molti dei quali continuano ad essere amici, ho fatto molti viaggi in vari continenti e sono stato presidente di associazioni liutarie quali, Ali, Acisa e quindi Anlai e tutto questo è comunque un fatto per me estremamente positivo. 
Mi sono dedicato in particolare ai concorsi specie per i giovani e ne ho organizzati una trentina nel corso di circa quarant'anni; ho organizzato anche convegni, mostre, alcune molto importanti, e anche in questo settore non mi sono arricchito anzi ho quasi sempre chiuso i conti in rosso, ma è stato comunque bellissimo.
Lei sa benissimo che il Comune di Cremona non ha mai sborsato una lira o un euro in mio favore o in favore delle associazioni che ho presieduto e nessuno potrà quindi dire che abbiamo fatto tutto questo per interesse personale. 
Concludo questa mia lunga premessa sottolineando che nessuno potrà mai dire anche che non abbia sempre agito, magari sbagliando certamente è possibile, secondo quelli che ho ritenuto gli interessi della liuteria italiana e cremonese in particolare e ricordo per brevità in particolare solo le mie continue battaglie per la formazione ( Scuola di Liuteria) e per la qualità della produzione liutaria cremonese.

Venendo al motivo di questa mia lettera,volevo semplicemente ricordarLe che l' Anlai, che ha sempre ritenuto molto importante l'organizzazione dei concorsi nazionali specie per i giovani, che possono in tali occasioni avere esperienze importanti e determinanti per il loro futuro, dopo tanti anni trascorsi lontano da Cremona perché l'ostracismo arriva da lontano, ( 18 anni a Baveno , 7 a Pisogne ed 1 al Castello del Seprio ) malgrado la presenza di grandi maestri liutai in giuria e personaggi illustri come presidenti, da Rostropovich a Ugo Ughi , a Zakahr Bron e potrei continuare a lungo, era riuscita finalmente grazie all'ex sindaco Perri a poter organizzare a Cremona nel 2014 un concorso nazionale ; l'anno successivo nel 2015 anche Lei sembrò entusiasta nel concedere addirittura il palazzo comunale per questa manifestazione che, ne converrà, ha ottenuto un grande successo .
Con grande meraviglia abbiamo quindi appreso che quest'anno, ( e per la decima edizione del concorso ) non ci sarebbero stati concessi ne' il patrocinio ne' la collaborazione del Comune e di conseguenza anche che non avremmo potuto contare su nessuna location comunale. Probabilmente c'era chi aveva posto il veto alla nostra manifestazione ! E Lei si era giustamente adeguato. La cosa per noi però è inaccettabile e riteniamo non abbia giustificazioni ma il problema è risultato ancora più grave perché lo stessa cosa è accaduta per quasi tutti i progetti che l'anlai ha proposto ritenendoli validi e idonei per una affermazione della liuteria cremonese a Cremona Partecipata. 
Otto su dieci progetti infatti non hanno potuto avere il patrocinio e la collaborazione del Comune perché bocciati dalla commissione e sempre con motivazioni a nostro avviso assurde e sebbene quasi tutti non sarebbero costati un euro al Comune. 
Lei caro Sindaco ci ha chiaramente detto e mi scusi se sintetizzo : " Non ci interessa un convegno sulle vernici in liuteria perché noi abbiamo i laboratori universitari, non ci interessa una importante manifestazione sulle chitarre classiche perché noi puntiamo sul violino, non ci interessa il concorso nazionale di liuteria perché noi puntiamo sulla triennale, così come non ci interessano quasi tutti gli altri vostri progetti e pertanto anche se non ci chiedete fondi noi non vi concediamo gli spazi ove poterli organizzare; al massimo sarà la governance che potrà decidere diversamente al riguardo perché le cose in questo settore così importante ...... si fanno tutti insieme ". 
Solo per chiarezza Le sottolineo che i nostri progetti bocciati dalla commissione non sono mai stati portati in discussione nella governance ed erano quindi ......bocciati senza appello.
Con una chiusura così totale e con delle motivazioni così assurde ritiene che davvero fosse poi possibile e giusta una nostra collaborazione ? 
E cosa avremmo dovuto fare secondo Lei ? Rinunciare ai nostri progetti perché non graditi ? 
Abbiamo invece iniziato a realizzarli in città in spazi presi in affitto o ottenuti da altri enti cui sta a cuore la cultura liutaria perche li ritenevamo validi ed il successo di pubblico e di critica ci ha dato ragione e quando, per ragioni di spazio e di visibilità, ci siamo resi conto che la città di Cremona non ci poteva ospitare se non in location di privati e a cifre esorbitanti, ce ne siamo andati ( vedi a Milano al Castello Sforzesco dove siamo stati accolti a braccia aperte da Comune e fondazioni ). 
Non so se Lei sia contento; a noi invece dispiace e riteniamo sinceramente che Lei e i suoi amici abbiate sbagliato di brutto per la città e per la liuteria. Ma certamente è una opinione opinabile. 
Le stesse cose possiamo dire per il concorso internazionale che da anni organizzavamo a Pisogne e che certamente ( non abbiamo dubbi) sarebbe interessato a Lei ancor meno del concorso nazionale visto che Cremona vuole puntare tutto sulla triennale ed anche qui sui costi di questa manifestazione e sulle modalità di esecuzione ci sarebbero tante cose da dire da parte nostra ma non è questa la sede e certamente non ci compete. 
Ci è stato richiesto invece di trasferire il nostro concorso a Roma; abbiamo accettato e abbiamo dato la nostra disponibilità a collaborare per far rinascere anche il prestigioso concorso di Santa Cecilia dopo 70'anni di silenzio una manifestazione che riteniamo utile per l'Italia e la liuteria italiana. Anche in questo caso molto probabilmente abbiamo opinioni diverse, ma viva la differenza,

Per concludere questo lungo e articolato intervento,veniamo da ultimo a quello che a nostro parere è il problema più grave per Cremona e per il quale, non potrà negarlo, mi batto purtroppo inutilmente da tanti anni: la qualità della produzione liutaria cremonese ora riconosciuta come patrimonio unesco.

Non mi potrà dire che non ha seguito alcuni dei miei interventi, letto dei miei articoli, ascoltato delle mie trasmissioni televisive , visto o letto delle mie interviste , 
Come sa, quindi, malgrado il mio impegno, sembra che tutto sia stato sino ad ora inutile perché tutti a Cremona hanno sempre cercato di minimizzare quanto andavo dicendo sui pericoli della diffusione di violini non all'altezza della fama di Cremona e del riconoscimento unesco , sulla mancanza di regole e di controlli e su ciò che questo avrebbe potuto comportare.

Anche ora quindi che giornali e TV nazionali parlano in maniera scandalistica di quanto scoperchiato sembra che questi fatti non vi abbiano scosso più di tanto. Infatti affermare che la laurea in restauro di 5 privilegiati il cui corso comincerà il prossimo anno, che i passi positivi compiuti dai laboratori universitari e che le tante belle iniziative che si stanno facendo a Cremona siano a favore dei liutai e della qualità ha certamente un senso ma dimostra ancora una volta che siete fuori dalla realtà e che purtroppo non siete in grado di affrontare ancora il problema del controllo e della certificazione che è il problema fondamentale per la liuteria di eccellenza perché nessun passo è stato mai fatto in concreto in questo senso. 
Non le sembra che con queste affermazioni siamo ancora una volta un po' fuori tema ? Non pensa che le grandi e costose trasferte per reclamizzare Cremona non rischino di naufragare se non si risolve urgentemente proprio il problema dei controlli e se non si inizia seriamente la lotta ai violini contraffatti ? A noi pare così ma forse ancora una volta sbagliamo

Ricordiamo da ultimo  anche la nostra richiesta ( ora anche suffragata dalle centinaia di firme di cremonesi richieste), oltre alle tante altre di non cremonesi, per una via o piazza adeguata a Giuseppe Fiorini, mai ringraziato in vita e neppure dopo 150 anni da Cremona per il suo grande dono nel campo della liuteria non è ancora stata minimamente presa in considerazione

Siamo stati sinceramente disponibili a dare tutto il nostro apporto disinteressato e a mettere a disposizione la nostra esperienza ma è evidente che ciò non vi interessa e che sono ritenute inutili e forse anche dannose.

Auguriamo a Lei dal più profondo del cuore Buona fortuna per quello che potrà fare nel periodo del suo mandato nel settore della liuteria e speriamo di sbagliarci nell'interesse di Cremona e della liuteria riguardo alle nostre perplessità, ma ci consenta, date tutte queste premesse , almeno........il beneficio del dubbio

Distinti saluti

Gualtiero Nicolini presidente Anlai

 

La governance della liuteria funziona e... provvede

Riceviamo e pubblichiamo:
È chiaro: il tema della qualità della liuteria non è solo al centro dell'azione dell'Amministrazione comunale e della nuova Governance della Liuteria, ma è e deve essere al centro di tutto il sistema Cremona. 
L’obiettivo della tutela della qualità, lo sa chiunque opera e conosce il mondo della liuteria cremonese, si persegue a passi costanti. 
Il tavolo di Governance della liuteria sta coordinando e promuovendo una serie concreta di azioni che vanno proprio nella direzione di migliorare la qualità del lavoro artigianale dei nostri liutai: l'interazione tra laboratori di ricerca e liutai, il rigore e l’oggettività dei risultati della ricerca a servizio e a tutela dell’artigianato stesso, il rafforzamento e la programmazione dell'offerta di formazione per e con liutai, la promozione internazionale condivisa e rafforzata. 
La tutela della qualità è un obiettivo che non si raggiunge con un’autocertificazione e certamente non si raggiunge da soli.
Sbaglia chi dà per scontato o minimizza il lavoro in atto da parte della nuova Governance della liuteria: per la prima volta una vera e propria Governance, costituita da istituzioni, associazioni di categoria, scuole e università, centri di ricerca, associazioni culturali tra cui peraltro ALI (Associazione Liutaria Italiana) e ANLAI (Associazionie Nazionale Liuteria Artistica Italiana). 
Chi dà per scontato e chi sminuisce tutto questo fa il male del sistema.
Il sistema ha investito nella formazione e nella ricerca: il 2016 aprirà la strada a due percorsi di laurea, unici sul piano nazionale, in materia di conservazione e restauro degli strumenti musicali e in ingegneria del suono, ed il Museo del Violino è, fin dalla sua nascita, una delle poche istituzioni museali europee che possono vantare la presenza di una vera infrastruttura di ricerca al suo interno: il laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva e il Laboratorio di acustica del Politecnico di Milano. 
Cosa c’entra questo con la qualità? Il patrimonio conservato e la maestria dei maestri liutai cremonesi sono costante oggetto di cura e di studio per la messa a punto di protocolli analitici, di analisi e di servizi sempre a supporto della qualità della liuteria cremonese e per il rilancio e l’attualizzazione del nostro patrimonio immateriale dell'umanità.
La Governance ha già nel proprio calendario di lavoro il tema della certificazione di processo, a partire dalle esperienze positive esistenti, che già prevedono forme di controllo. Insieme, come sistema, intendiamo concordare azioni di miglioramento e rafforzamento di tali forme di certificazione e di controllo. 
Con la Governance della liuteria abbiamo costruito gli strumenti oggettivi e le condizioni per fare tutto questo.
La Cabina di regia del Tavolo di Governance (Comune di Cremona, Fondazione Museo del Violino, CNA, Confartigianato)
Camera di Commercio di Cremona
Consorzio Liutai di Cremona
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Questo il commento su " Il Vascello " di Antonio Leoni

Francamente un comunicato fuori del tempo, al limite del grottesco: sfodera l'assoluta efficacia di quelli che chiama "strumenti oggettivi“ ma che nei fatti sono solo propositi, ignorando quel che accade realmente a Cremona, dove la denuncia dei liutai onesti è pressochè unanime. La Governance s'accorgerà che la liuteria cremonese è senza berretto solo quando le sarà stata mozzata la testa.

Questo il commento ANLAI 
L’Anlai non contesta gli sforzi compiuti e le molte iniziative predisposte che possono essere utili al mondo della liuteria quello che contesta non ci vuole molto a capirlo è che a CREMONA SI VENDONO VIOLINI CINESI IN MOLTI CASI SPACCIATI PER STRUMENTI CREMONESI 
CHE A CREMONA CIRCOLANO MOLTISSIMI STRUMENTI IN BIANCO e vi chiede COME MAI ??????? Cosa fate per impedirlo ? Visto che la liuteria cremonese è patrimonio dell’Unesco ? 
L’ANLAI VI DICE CHE NON SI PUO’ ASPETTARE LE CALENDE GRECHE E CONTINUARE A FAR FINTA DI NULLA E PROGETTARE E FARE VIAGGI IN TUTTO IL MONDO A OSANNARE LA LIUTERIA CREMONESE SE NON SI E’ CAPACI DI FERMARE QUESTO FENOMENO NEGATIVO CHE FINO A IERI TUTTI AVETE NEGATO ESISTESSE
E ANCHE ORA CHE IL FENOMENO E’ ESPOSO SU TUTTI I GIOERNALI E TV NAZIONALI NON SAPETE FAR ALTRO CHE DIRE CHE IL PROBLEMA E’ ALLO STUDIO ? I

 

E DOPO QUESTE DENUNCE FATE FINTA DI NULLA ?

 

Domenica 13 Marzo 2016

 

11 marzo 2016Commenta

Violini semilavorati cinesi,
Musafia: 'Se il nostro primato
finisce, è l'inizio della fine'

 

AGGIORNAMENTO – Violini semilavorati, verniciati e rivenduti dai liutai cremonesi. Il nostro quotidiano online ne ha scritto  in più occasioni, ‘Cremona1’ ne parla diffusamente da mesi nei telegiornali, il settimanale ‘Mondo Padano’ se ne occupa da tempo e questa mattina rincara la dose documentando il supermarket dei violini cinesi in corso Garibaldi a pochi metri dalla casa di Stradivari. La stampa nazionale se ne sta occupando da qualche giorno, il Tg5 e ieri sera il Tg1 hanno aggiunto altri particolari accostando addirittura i violini cinesi all’olio che arriva dalla Tunisia.

Insomma, per la città dei violini, patrimonio mondiale dell’Unesco del saper fare liutario, un’immagine disastrosa che rischia di affossare lo sforzo di avere l’unico museo al mondo dedicato al violino, laboratori universitari, capolavori che arrivano da tutto il mondo nella nostra città.

Va detto che a parte l’attivismo di alcune associazioni (l’Ali che ha proposto la carta di autenticità degli strumenti e l’Anlai che pubblicamente ha denunciato lo scadimento della professione), nessuno ha mai preso di petto la questione, né la Camera di Commercio, né il Consorzio liutai, né le altre associazioni di categoria e tanto meno il Museo del violino che ha tutti i titoli scientifici per diventare l’autorità in materia. E neppure quel tavolo della liuteria (pomposamente chiamata governance della liuteria) dove finora si è parlato di viaggi studio, missioni all’estero e poco altro. C’è necessità di fare chiarezza su quella che è, nel mondo, l’immagine di Cremona, patria di Stradivari e dei grandi liutai e dotata di 150 botteghe con enormi ricadute in termini economici, di turismo.

“SE IL PRIMATO CREMONESE NEI VIOLINI FINISCE, E’ L’INIZIO DELLA FINE” – Un duro intervento è stato fatto pervenire a Cremona Oggi dal noto liutaio Dimitri Musafia nel primo pomeriggio di venerdì. Parla di forte preoccupazione e chiede che ci si attivi per tutelare il primato cremonese nei violini: “Se questo primato finisce, è l’inizio della fine: dunque va difeso”. “L’odierno articolo apparso su Mondo Padano, che denuncia liutai chi traggono profitto dal nome di Cremona vendendo violini di qualità e provenienza straniera, è estremamente preoccupante per chi opera nel settore puntando sulla qualità – si legge nella lettera di Musafia -. Se negli anni scorsi vi erano solo sospetti di questo fenomeno, oggi c’è chi a Cremona esce allo scoperto e ammette di usare semilavorati industriali per realizzare violini. Con questo precedente, è difficile impedire ad esempio che domani si insedi a Cremona una grande fabbrica di violini da studio, magari con capitale cinese, il che porterebbe al definitivo tracollo del prestigio di Cremona nel mondo”.

“Il ‘made in Cremona’ – prosegue il liutaio – aggiunge plusvalore ad un violino cremonese non per pura associazione con Stradivari, ma perché Cremona dispone di mano d’opera specializzata, per formazione, tradizione e motivazione, senza pari al mondo. Un prodotto liutario Cremonese d.o.c. è dunque obiettivamente migliore, nella media, di uno di provenienza qualsiasi, e quindi esso comanda un prezzo superiore in grado di compensare gli alti costi di produzione. Se questo primato finisce, è l’inizio della fine: dunque va difeso”.

“La libertà dell’uno finisce dove comincia la libertà dell’altro. Qualora un’attività a Cremona danneggiasse la commerciabilità di radicate attività tradizionali, mettendo addirittura a rischio anche il prestigioso riconoscimento Unesco, il fatto – conclude Musafia – sarebbe di una gravità inaudita e richiederebbe una forte azione di difesa in primis da parte della Camera di Commercio, a tutela dei legittimi interessi economici di chi opera secondo la tradizione cittadina, e più in generale dell’occupazione, e poi da parte di chi di dovere”.

 

Non è la prima volta che Cremona è "sconvolta " da problemi che riguardano la liuteria e da scorrettezze di qualcuno ( vedi un clamoroso articolo di Strad ) poi si cerca di mettere la sordina e di far finta di nulla sperando che il clamore si acquieti e si possa continuare tutto come prima e come diceva una nota canzone " Come prima, più di prima ......"

 

 

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Nel clamore suscitato dalla scoperta di un deposito di violini in bianco, di provenienza cinese piuttosto che bulgara o romena, pronti da verniciare, a poche decine di metri dalla casa di Stradivari in corso Garibaldi, stupisce solo l’assordante silenzio delle associazioni e le dichiarazioni di comodo del tavolo di governance della liuteria. Cremona si scandalizza a parole, ma nei fatti prevale la logica del “quaeta non amovere”. Anche in liuteria, ignorando che stiamo danzando sul Titanic. Si ha l’impressione di assistere alla resa incondizionata di una città che non sa più né scandalizzarsi né tantomeno reagire. All’iniziale scandalo è stata apposta la sordina. Ma la liuteria classica non può essere ridotta ad un semplice fatto culturale od al polveroso recupero museale di un periodo storico irripetibile, con un’operazione nostalgica che avrebbe solo il sapore di trovata pubblicitaria...

Non è la prima volta che Cremona è "sconvolta " da problemi che riguardano la liuteria e da scorrettezze di qualcuno ( vedi un clamoroso articolo di Strad ) poi si cerca di mettere la sordina e di far finta di nulla sperando che il clamore si acquieti e si possa continuare tutto come prima e come diceva una nota canzone " Come prima, più di prima ......"

Un’ora di intervista per poche righe che dicono poco o nulla ..ma va bene lo stesso. Ci sono altre interviste unite alla mia del Consorzio del Comune del Mdv . Ora FINALMENTE tutti SANNO e anche se continuano in parte a minimizzare pare che TUTTI VOGLIANO RISOLVERE IL PROBLEMA.
BENE SI ACCOMODINO MA MINIMIZZARE NON E’ PARTIRE COL PIEDE GIUSTO.
Comunque già dimostrare di accettare l’esistenza del problema e dichiarare di volerlo risolvere è un primo passo. Purtroppo i cremones...

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Dipingere la musica: la sfida di Luca Ciuffoletti

 

 

 

 

TOKYO - Tradurre il linguaggio musicale in arti visive. È la sfida che Luca Ciuffoletti, violinista e compositore, ha deciso di intraprendere in modo quasi ossessivo, lasciando l'attivita concertistica e i riflettori del pubblico per realizzare opere pittoriche concettuali strettamente legate alla musica: vere e proprie visioni di note e partiture, in cui la forza espressiva è data dalla fusione tra elementi logici e matematico-geometrici, con elementi istintivi.

Da alcuni anni Ciuffoletti si è isolato nel suo “buon retiro” vicino a Tokyo, scrivendo poesie e maturando una sua personale filosofia che l'ha portato a riflettere sul suo approccio verso la musica, alla ricerca di un nuovo linguaggio artistico. «Il mondo del palcoscenico è ricco di contraddizioni - dice - La vita isolata all'interno del proprio studio, spesso in uno stato di meditazione, è la via migliore per esprimere se stessi in modo più sincero e convincente. Così ho deciso di cambiare, quasi all'improvviso. E dedicarmi a una vita più meditativa e di introspezione. Per cercare la possibilità di esprimere aspetti più intimi e nascosti della musica, che non è possibile esprimere appieno in un concerto».

«Nel momento in cui ero alla ricerca di un nuovo linguaggio artistico, la scelta sulle arti visive è stata naturale – prosegue Ciuffoletti - Una grande influenza ha avuto il fatto di essere cresciuto in un ambiente di artisti. I genitori non erano musicisti, ma la mamma è tutt'ora una grande pittrice, il papà era scultore ed esperto di arte: un ambiente familiare fatto di colori e di tante discussioni sull'arte».

Per lui (abruzzese, nato nel 1963) si tratta dell'evoluzione di un percorso esistenziale incentrato fin da giovanissimo sulla musica, attraverso un solido curriculum di studi e perfezionamenti (Conservatorio di Napoli, Accademia S. Cecilia di Roma, Accademia Chigiana di Siena) seguito da una carriera in tutto il mondo tra orchestre e concerti di musica da camera, con l'aggiunta di esperienze didattiche e organizzative (ad es. eventi musicali tra Italia e Giappone e progetti editoriali) .

Tutto questo è alle spalle: ora – oltre a dedicarsi alla composizione - ha elaborato in astratto una filosofia della musica in immagini e in concreto cinque serie di dipinti - un centinaio di opere - di cui illustra i vari livelli di lettura agli interlocutori con lunghe dissertazioni.

Ciuffoletti considera Bach la sua guida spirituale e si è dedicato a dare forme pittoriche sopratutto alle note del grande musicista tedesco del periodo barocco. «L'essenza del progetto è l'idea di realizzare disegni e quadri da una partitura e dagli elementi emozionali che vi si ritrovano - spiega - Il secondo elemento è quello di una contemporaneità nell'esecuzione: tutti i lavori sono realizzati durante l'ascolto musicale e il tempo di evoluzione del disegno è lo stesso della composizione. Il terzo elemento - punto centrale che a me interessa esplorare - è l'interazione tra impulso sonoro e traduzione della mente in gestualità e segni grafici: deve avvenire con una mente naturale, spontanea, completamente identificata con l'oggetto, senza elementi estranei».

I suoi lavori - dalla prima alla quinta serie - evolvono dalla logica verso l'istinto. Le prime opere sono molto complesse, ricche di regole matematiche ed elementi geometrici ben definiti. Man mano che si procede verso le sequenze successive, «la mente diventa più spontanea: le opere cambiano e si fanno in un certo senso si fanno più semplici e più astratte». A volte vengono aggiunte soluzioni cromatiche o altri elementi che creano una atmosfera un po' aliena, a sottolineare la natura metafisica e universale delle composizioni di Bach.

L'artista abruzzese ha presentato i suoi lavori in un evento a Roppongi Hills a Tokyo, in attesa di una serie di mostre che da aprile alla fine di luglio 2017 terrà in varie località italiane: Cremona (21-30 aprile), Bologna (1-10 maggio), Guardamiglio (12-14 maggio), Roma (19-21 maggio) Napoli (22-29 maggio) , Rende (1-15 giugno), Sesto Fiorentino (18 giugno-9 luglio) e Catania (11-20 luglio), Grosseto  1- 10 agosto   11- 16 agosto Avezzano  17-30 agosto Venezia organizzate principalmente dall'Anlai (Associazione Nazionale Liuteria Artistica Italiana) con il professor Gualtiero Nicolini.

 

 

 

LE NOSTRE UINIZIATIVE IMPORTANTI  

MOSTRA A SAN PIETROBURGO DI ANLAI  2015 

Cremona-S.Pietroburgo 
Nuova trasferta promozionale 
per la liuteria

1 marzo, 2015   // 0 Commenti

“Cremona si presenta al mondo, in questa città, San Pietroburgo, così ricca di cultura, arte e musica”. Queste le parole del sindaco del Comune di Cremona Gianluca Galimberti per inaugurare la mostra “Le eccellenze della Liuteria italiana e cremonese” nel Museo della Musica e del Teatro al Sheremetev Palace di San Pietroburgo, dove si possono ammirare strumenti attribuiti a Nicolò Amati e Francesco Stradivari. Durerà fino al 13 marzo, ed è organizzata da Top Italy in collaborazione con Comune di Cremona, Museo del Violino, Anlai, Academia Cremonensis e Cremona Mondomusica, i riflettori del Sheremetev Palace si accendono sui Maestri contemporanei. A testimoniare l’eccellenza della scuola cremonese è un quartetto di vincitori del Concorso Triennale Antonio Stradivari: i violini realizzati da Giorgio Cè, medaglia d’oro nella prima edizione, e Primo Pistoni, la viola di Nicola Lazzari e il violoncello di Alessandro Voltini. Ambasciatori delle botteghe di oggi sono gli strumenti di Elena Bardella, Sebastiano Ferrari, Elisabetta Giordano, Bénédicte Friedmann, Valery Prilipko, Yael Rosenblum, Rosario Salvi `Rusi’ e Andra Schudtz, gli archetti di Emilio Slaviero e le custodie di Maurizio Riboni.

La mostra segna un nuovo momento delle collaborazioni in ambito culturale tra Cremona e San Pietroburgo, iniziate lo scorso autunno con un concerto ed un incontro al Museo dell’Acqua. “È un importante ritorno per il Museo del Violino qui a San Pietroburgo – spiega nel corso della conferenza stampa Paolo Bodini, presidente del network Friends of Stradivari – Il legame con la Russia, paese dalla grandissima tradizione culturale e musicale, si arricchisce così di un nuovo capitolo. In questo momento al Museo del Violino stiamo ospitando tre strumenti storici della Collezione di Stato Russa che rimarranno con noi fino alla fine dell’EXPO 2015. È questo un altro segno dello sforzo di internazionalizzazione che la nostra Fondazione persegue con successo crescente da oltre un decennio. Per questa occasione siamo riconoscenti all’ANLAI che ha propiziato questa missione e a Massimo Svanera di Top-Italy che ha economicamente supportato questo evento”.

“Spero – sottolinea Leonardo Bencini, Console Generale d’Italia a San Pietroburgo – sia l’inizio di una sinergia nel segno della musica, che qui ha una tradizione forte e viva, ieri come oggi innervata di costanti relazioni con l’Italia. A questo scambio Cremona può dare un contributo significativo, cui il Consolato Generale d’Italia offre il proprio convinto sostegno”.“Le relazioni internazionali – osserva il sindaco Gianluca Galimberti – vanno coltivate con pazienza e costanza, ritornando in città culturalmente fortissime (come abbiamo fatto e faremo anche con Vienna) e stringendo con loro rapporti istituzionali che si costruiscono nel tempo e con proposte competenti e di qualità. L’incontro con i responsabili dei Musei di San Pietroburgo è stato importante. In particolare il confronto con il Console italiano è stato molto fruttuoso e ci siamo lasciati con l’impegno di costruire insieme altri momenti di promozione della città e del nostro territorio a San Pietroburgo e in Russia”.

Dopo la conferenza stampa e l’inaugurazione, nella sala da concerto del Museo sono risuonate note cremonesi: Sebastiano Maria Vianello Mirabello ha eseguito un concerto con il violino “Lake” (del 1611) di Antonio e Girolamo Amati, accompagnato al pianoforte dal fratello Gabriele.

Anche il sindaco Galimberti si è cimentato con emozione sul pianoforte appartenuto a appartenuto a Pëtr Il’ič Čajkovskij.

 

Mostra a Kazanlak Festival delle rose

 
 

Organizzata dall'Associazione Regionale Liutai Bulgari di Kazanlak su un idea dell'Anlai  in collaborazione con la stessa Anlai ,  la Scuola di Liuteria di Cremona ed il Comune della città si è aperta ieri a Kazanlak  durante il festival  delle rose una importante  mostra di liuteria che vede la presenza di  opere di maestri liutai di Cremona e di liutai bulgari diplomati in Italia  ovviamente per la quasi totalità a Cremona

In questo contesto ha valore la mostra della Scuola di Liuteria di Cremona e la presenza del m° Massimo Negroni in rappresentanza dell'istituto

Sono presenti ovviamente rappresentanti dell'ANLAI e l'on Marina Berlinghieri della Commissione Europa della Camera dei Deputati invitata ufficialmente e che parlerà il 2 giugno anniversario della Repubblica per sottolineare i legami Italia Bulgaria.

Attesa la presenza dell'assessore alla cultura del Comune di  Cremona Nicoletta De Bona e della dott.ssa Jotta che hanno assicurato la loro presenza in rappresentanza del Comune di Cremona 

 

 

 

 

6 maggio 2013 in Recensioni | Tag: Andrea Carcano , Consolato d'Italia a Detroit ,Matteo Fedeli

da Guytano Parchi

Di Severance Hall di Cleveland è stato incluso nel tour di otto città americana di Stradivari 1726 "Adams Collection Ex" violino Antonio interpretato da Matteo Fedeli con il pianista Andrea Carcano.Presentato da Il Consolato d'Italia a Detroit per commemorare l'Anno della Cultura Italiana in USA 2013, il programma di brevi pezzi servito bene per mostrare le ricche doti dello strumento ambita. Fedeli è consigliere, socio fondatore ed è stato primo violino dell'Accademia String Concert Orchestra di Milano dal 1995. Conosciuto come "l'uomo del Stradivarius," era un affascinante ed entusiasta ambasciatore, fornendo note di programma pronunciate dal palco di Reinberger Chamber Hall.

Apertura con Danse Hongroise di Rachmaninoff, violinista e pianista Carcano subito rivelato una stretta e sensibile collaborazione che ha prevalso per tutta la serata. Fedeli ha richiamato un tono corposo dallo strumento che è stato più impressionante nel suo registro più basso, rendendo la maggior parte di contrasti tra la ritmica e la lirica. Apres un R êve - un sogno di fuga romantica con un amante - è uno dei Fauré canzoni più famose e in effetti il violinista è diventato un cantante, sensibile fraseggio e la respirazione con sfumatura sottile e emozione sincera.

Le capacità del violino per brillantezza e la proiezione sono stati dimostrati da una lettura emozionante di Danse Macabre di Saint-Saëns. Sia il violinista e pianista soddisfacevano tutte le sfide tecniche mirabilmente.Penetrante analisi di Fedeli era certo necessaria al fine di comprendere leggenda del brano nel loro modo di suonare ha evocato immagini inquietanti e vivaci, la danza della morte, scheletri, il canto del gallo e gli altri elementi sono stati effettivamente e coloritamente convogliato.

Andrea Carcano ha avuto l'opportunità di mostrare le sue doti pianistiche in due trascrizioni, il primo è di Turandot Fraungemach Elegia n ° 4 di Busoni.Squame brillanti e corre, dispacciamento croccante di figure accordali più un acuto senso di equilibrio e consistenza adornavano la Greensleevesmelodia. Trascrizione di Ginzburg di Largo al factotum da Il barbiere di Siviglia di Rossini brulicava di arguzia, umorismo e spavalderia.

Il duo ha suscitato un po 'di energia nervosa attraverso il turbolento secondo movimento Allegro dalla Sonata di Franck in la maggiore. Onde sonore eruttato dal pianoforte, ma mai sopraffatto il violino. I più tranquilli, sezioni riflettenti giocato con un senso di spontaneità erano incantevoli.Anche in questo caso, Fedeli giocato con la sensibilità e il fraseggio di un cantante, piena di dettagli espressivi e di inflessione, mentre Carcano è stato il collaboratore consumata, l'aggiunta di colore e atmosfera così come propulsione ritmica lussureggiante.

Di Paganini Cantabile, notevole per le sue lunghe linee di legato e salti spettacolari, ha dimostrato di essere il pezzo perfetto per illustrare ulteriormente la qualità del tono splendido Stradivari del 1726 Antonio strumento. Lo splendore delle note nel registro più alto era un sogno.Paganini è di solito associata con fuochi d'artificio, ma questo pezzo servito come una tregua calmante, la calma prima della tempesta, come i musicisti poi ha approfondito John Williams 'diabolico del diavolo Danza dal film Le streghe di Eastwick . Tutti gli arresti sono stati tirati fuori nel corso di questo diabolico romp.

Sei brevi danze popolari comprendono di Bartók Danze Rumene, l'opera conclusiva di questo programma. Fedeli e Carcano giocato con un forte senso del ritmo e carattere, facendo emergere le qualità intrinseche zingari del lavoro. Il violino scrivere in questo cinque minuti di musica esotica comprende quasi tutti i trucchi e la tecnica del violinista gitano. Eccitante!

Kreisler è Liebeslied servito come il bis perfetta per questo programma di pezzi che ha illustrato la magnificenza della Antonio Stradivari 1726. Fedeli scese dal palco, passeggiando per il pubblico senza perdere un colpo e pianista Carcano era con lui musicalmente ogni passo del cammino. E l'immancabile corpo (violino?) Guardia era a pochi passi corti e, tenendo stretta vigilanza, come tutti si chinò ai loro posti da vedere lo strumento come si passava. Può essere interessante notare che il programma è stato stampato un souvenir replica fotografica del "Ex Adams Collection" violino, davanti e dietro.

 

Pubblicato il ClevelandClassical.com 7 maggio 2013

 

San Pietroburgo e l’ ANLAI

L’Anlai organizza dal 4 al 10 giugno p.v  un incontro  a  San Pietroburgo  per la liuteria italiana.

Il 5 giugno al Conservatorio della città sarà presentato lo strumento di Stradivari ex Bello  Marie Low, (costruito a Cremona  nel 1687 ) una delle opere unanimemente riconosciute  tra le migliori del primo periodo del  grande maestro cremonese. La bella e brava violinista svizzera Maristella Patuzzi  con l’audizione prevista farà conoscere a docenti e allievi del Conservatorio la voce impareggiabile dello strumento.

 Il 7 giugno quindi al Museo della musica si terrà  un memorabile concerto  ad inviti selezionali   sia per musicisti sia per collezionisti  in cui si esibiranno Maristella  e Mario Patuzzi  ( violino e pianoforte)  e alla presenza di importanti autorità del paese.

IN QUESTO CONTESTO L’ANLAI INTENDE ORGANIZZARE A FINE OTTOBRE UNA MOSTRA DI OPERE DELLA LIUTERIA CONTEPORANEA ITALIANA ( STRUMENTI AD ARCO E ARCHI) IN UNA LOCATION DI GRANDE RILIEVO DI SAN PIETROBURGO  PER ALMENO 2 GIORNI  CON INVITI SELEZIONATI E GRANDE CAMPAGNA PUBBLICITARIA. 

 

 

  A seguito dell'incontro sotto descritto con i rappresentanti del Governo del Barein  l'ANLAI organizza  la missione in Barein del prossimo febbraio 2014

Coloro che fossero interessati possono contattarci 

Pubblichiamo  intanto le clausole  necessarie da risapettare 

 

Missioni imprenditoriali - rappresentanza

Bahrain - BIGS (Bahrain International Garden Show) - 25 febbraio - 2 marzo 2014

Missione Imprenditoriale / FIERA

DESCRIZIONE INIZIATIVA

TOP ITALY, realtà dinamica e moderna, con una forte conoscenza del mercato arabo, attiva nella rappresentanza di

aziende nel mondo, con un u_cio di rappresentanza in Bahrain e collaboratori locali in Bahrain e Abu Dhabi,

organizza una missione imprenditoriale per le aziende italiane:

Bahrain - BIGS 2014

BAHRAIN: Grazie alla sua reputazione di paese del Golfo Persico relativamente liberale e moderno, il Bahrain è uno

degli stati della regione preferito dagli imprenditori e rappresenta senza dubbio un ottimo approccio al Golfo.

Mentre i loro vicini hanno puntato tutto sul petrolio, gli abitanti del Bahrain hanno diversificato la loro economia e sono riusciti a creare uno dei sistemi scolastici e sanitari migliori della regione. Gli anni d'influenza britannica hanno fatto sì che oggi l'inglese sia molto dffuso nel paese. Lo sviluppo è stato rapido, ma non ha spazzato via tutto. Il Bahrain, che è il luogo in cui ha avuto origine una delle civiltà più antiche del mondo e che alcuni ritengono essere il posto in cui si trovava il Giardino dell'Eden, pullula di siti archeologici, di musei storici e di suq. Il paese è generalmente considerato sicuro. Particolarmente interessante per Business, il Bahrain è uno fra i paesi in più forteespansione economica e rappresenta il più interessante paese per la costruzione di rapporti di lavoro.

Settori/prodotti principali: lavorazione e rffnazione del petrolio, costruzioni ed edilizia, fusione dell'alluminio, servizi bancari in regime di paradiso fiscale, turismo, cantieri navali, frutta, ortaggi, aziende avicole,latticini, gamberetti, pesce.

Partner economici: USA, India, Arabia Saudita, Giappone, Germania, Regno Unito, Francia, Emirati Arabi

BIGS: Rappresenta una delle più importanti fiere del comparto verde/ecologia del Golfo persico. Il BIGS non è solo una _fiera del verde ma di tutto ciò che ruota attorno all’ecosostenibilità, energie rinnovabili e ambiente. In occasione del BIGS cofluiscono in Bahrain investitori provenienti da Bahrain, Arabia Saudita, Quatar e emirati arabi.

Al BIGS sono attesi architetti, buyers, investitori di primissima importanza. La Fiera è organizzata e patrocinata dalla famiglia reale e sarà presente in Fiera Royal Highness Princess Sabeeka Bint Ibrahim Al Khalifa, moglie del re del Bahrain His Majesty King Hamad Bin Isa Al Khalifa. Il contatto di Top Italy è con Sana Al Shamian responsabile dei contatti internazionali della Fiera stessa oltre che autorevole esponente del ministero degli investimenti in Bahrain.

per info: http://www.bigs.com.bh

Saranno incentivati incontri collaterali liberi fra imprenditori, tipici del mercato arabo.

Il viaggio comporta la partecipazione alla _era BIGS; la missione imprenditoriale comprenderà momenti importantissimi di incontro e di attività commerciale ed alcuni momenti di visita del territorio

PROGRAMMA:

- 25 Febbraio Volo aereo (Partenza da MI h 10.00) - arrivo in Barhain ore 23.00 circa

- 26 Febbraio Apertura u_ciale della Fiera BIGS con presenza di autorità locali

- 27 Febbraio Inizio lavori in _era e incontri mirati presso gli stand della _era stessa

- 28 Febbraio Presenza in _era e incontri mirati presso gli stand della _era stessa

- 01 Marzo Presenza in _era e incontri mirati presso gli stand della _era stessa

- 02 Marzo Rientro in Italia (Partenza ore 00.20 arrivo a MI ore 09,55)

QUOTA DI PARTECIPAZIONE:

Partecipazione a BIGS e

Missione imprenditoriale (25/02 - 02/03)* 2.000 € + IVA

Pacchetto viaggio* 1.900€ (Iva regolamentata regime 74ter)

INFORMAZIONI

TOP ITALY - Brescia

www.top-italy.it

Tel 030 5785122

Fax 030 5785068

info@top-italy.it

I

Alla sede dell'ANLAI incontro con rappresentanti del Bahrein

Si è svolta presso l'Anlai una riunione con la presenza della signora Sana Al Kalifa responsabile dell'Ufficio Investimenti del governo del Bahrein cui hanno partecipato anche una decina di operatori del settore della liuteria e degli archetti, tra i più importanti nel panorama liutario cremonese e alcuni musicisti ( il m° Fedeli " l'uomo degli Stradivari" e il m° Vianello Mirabello in grado di poter suonare strumenti di Amati e di Guarneri del Gesù )
Entro la fine del mese sarà elaborato un progetto che prevede la partecipazione a una mostra commerciale nel Bahrein nel marzo 2014 e la presenza di una delegazione commerciale nel paese ma anche ad Abu Dhabi e in Dubai nel prossimo novembre.

 

Violini semilavorati cinesi,
Musafia: 'Se il nostro primato
finisce, è l'inizio della fine'

 

AGGIORNAMENTO – Violini semilavorati, verniciati e rivenduti dai liutai cremonesi. Il nostro quotidiano online ne ha scritto  in più occasioni, ‘Cremona1’ ne parla diffusamente da mesi nei telegiornali, il settimanale ‘Mondo Padano’ se ne occupa da tempo e questa mattina rincara la dose documentando il supermarket dei violini cinesi in corso Garibaldi a pochi metri dalla casa di Stradivari. La stampa nazionale se ne sta occupando da qualche giorno, il Tg5 e ieri sera il Tg1 hanno aggiunto altri particolari accostando addirittura i violini cinesi all’olio che arriva dalla Tunisia.

Insomma, per la città dei violini, patrimonio mondiale dell’Unesco del saper fare liutario, un’immagine disastrosa che rischia di affossare lo sforzo di avere l’unico museo al mondo dedicato al violino, laboratori universitari, capolavori che arrivano da tutto il mondo nella nostra città.

Va detto che a parte l’attivismo di alcune associazioni (l’Ali che ha proposto la carta di autenticità degli strumenti e l’Anlai che pubblicamente ha denunciato lo scadimento della professione), nessuno ha mai preso di petto la questione, né la Camera di Commercio, né il Consorzio liutai, né le altre associazioni di categoria e tanto meno il Museo del violino che ha tutti i titoli scientifici per diventare l’autorità in materia. E neppure quel tavolo della liuteria (pomposamente chiamata governance della liuteria) dove finora si è parlato di viaggi studio, missioni all’estero e poco altro. C’è necessità di fare chiarezza su quella che è, nel mondo, l’immagine di Cremona, patria di Stradivari e dei grandi liutai e dotata di 150 botteghe con enormi ricadute in termini economici, di turismo.

“SE IL PRIMATO CREMONESE NEI VIOLINI FINISCE, E’ L’INIZIO DELLA FINE” – Un duro intervento è stato fatto pervenire a Cremona Oggi dal noto liutaio Dimitri Musafia nel primo pomeriggio di venerdì. Parla di forte preoccupazione e chiede che ci si attivi per tutelare il primato cremonese nei violini: “Se questo primato finisce, è l’inizio della fine: dunque va difeso”. “L’odierno articolo apparso su Mondo Padano, che denuncia liutai chi traggono profitto dal nome di Cremona vendendo violini di qualità e provenienza straniera, è estremamente preoccupante per chi opera nel settore puntando sulla qualità – si legge nella lettera di Musafia -. Se negli anni scorsi vi erano solo sospetti di questo fenomeno, oggi c’è chi a Cremona esce allo scoperto e ammette di usare semilavorati industriali per realizzare violini. Con questo precedente, è difficile impedire ad esempio che domani si insedi a Cremona una grande fabbrica di violini da studio, magari con capitale cinese, il che porterebbe al definitivo tracollo del prestigio di Cremona nel mondo”.

“Il ‘made in Cremona’ – prosegue il liutaio – aggiunge plusvalore ad un violino cremonese non per pura associazione con Stradivari, ma perché Cremona dispone di mano d’opera specializzata, per formazione, tradizione e motivazione, senza pari al mondo. Un prodotto liutario Cremonese d.o.c. è dunque obiettivamente migliore, nella media, di uno di provenienza qualsiasi, e quindi esso comanda un prezzo superiore in grado di compensare gli alti costi di produzione. Se questo primato finisce, è l’inizio della fine: dunque va difeso”.

“La libertà dell’uno finisce dove comincia la libertà dell’altro. Qualora un’attività a Cremona danneggiasse la commerciabilità di radicate attività tradizionali, mettendo addirittura a rischio anche il prestigioso riconoscimento Unesco, il fatto – conclude Musafia – sarebbe di una gravità inaudita e richiederebbe una forte azione di difesa in primis da parte della Camera di Commercio, a tutela dei legittimi interessi economici di chi opera secondo la tradizione cittadina, e più in generale dell’occupazione, e poi da parte di chi di dovere”.

 

Non è la prima volta che Cremona è "sconvolta " da problemi che riguardano la liuteria e da scorrettezze di qualcuno ( vedi un clamoroso articolo di Strad ) poi si cerca di mettere la sordina e di far finta di nulla sperando che il clamore si acquieti e si possa continuare tutto come prima e come diceva una nota canzone " Come prima, più di prima ......"

Liuteria, quello smalto da ritrovare | MONDO PADANO.it

 

 

Un’ora di intervista per poche righe che dicono poco o nulla ..ma va bene lo stesso. Ci sono altre interviste unite alla mia del Consorzio del Comune del Mdv . Ora FINALMENTE tutti SANNO e anche se continuano in parte a minimizzare pare che TUTTI VOGLIANO RISOLVERE IL PROBLEMA.
BENE SI ACCOMODINO MA MINIMIZZARE NON E’ PARTIRE COL PIEDE GIUSTO.
Comunque già dimostrare di accettare l’esistenza del problema e dichiarare di volerlo risolvere è un primo passo. Purtroppo i cremonesi ci hanno abituato a tante belle promesse rimaste troppo spesso sulla carta . FORSE PER INCAPACITA ' ? Vedremo.
Quello che ci preoccupa è chi si affanna a dire sottolineare e ribadire “ abbiamo fatto tantissimo” ( e nessuno glielo contesta) dimostrando di capire poco del problema di cui si sta discutendo come di tante altre cose purtroppo della città
Quindi come faremo ? O meglio come faranno perché figuriamoci se delegheranno neppure in parte .
Ci penserà il Museo del Violino ? A che titolo ?
Bene auguri ma magari con chi di violini non ne ha mai costruito uno ? ( è solo una battuta non arrabbiatevi )
Se davvero riuscissero davvero a risolvere il problema saremo i primi a sottoscrivere e a congratularci
Speriamo che si rifacciano comunque almeno in parte alle nostre idee e alle nostre proposte non perché con modestia riteniamo che siano le uniche realmente possibili ma perché con altre strade abbiamo paura che non si vada da nessuna parte e che tra un po’ saremo ancora a discutere de.. i violini in bianco

 

 

 

 

Il caso - Da 2 anni nel cassetto la proposta per un nuovo marchio di qualità. Serve una certificazione di alto profilo per il made in Cremona

FINE OTTOBRE 2013  A DUBAI

 

L'ANLAI INTENDE ORGANIZZARE  UN INCONTRO DI MAESTRI LIUTAI E MUSICISTI NEGLI EMIRATI ARABI IN COLLABORAZIONE CON ORGANISMI INTERNAZIONALI.

GLI INTERESSATI SONO INVITATI A METTERSI IN CONTATTO 3483032596   o stradivari@stradivari.it 

 

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